CAPITOLO 27

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Finalmente quella iena era scomparsa dalla mia vista, mentre suo figlio era nelle mani dei miei amici, che continuavano ad assillarlo con stupide vocine, quelle che di solito si usano con i bambini.

Ero da sola con il mio ragazzo e stavamo litigando.

《 Come te lo devo dire che non mi interessa?》

《L'hai guardato..》
Mi guardava con un'aria innervosita, ma allo stesso tempo seducente tanto da farmi sciogliere anche quando mi attaccava.
《Ho guardato lei che spariva dalla mia vista e di conseguenza il mio animo è diventato molto sereno. Di certo non guardo lui. Pensa...se avessi voluto farlo adesso non sarei qui a discutere con te, tra l'altro, inutilmente. Starei con lui, dato che mi ha chiesto più volte di parlare, stare e uscire insieme..》

《 Lo odio... lo uccido... e se ti azzardi a guardarlo di nuovo uccido prima te e poi lui》, il suo sguardo era minaccioso, il mio animo felice per tutta quella gelosia che mi stava dimostrando. Adoravo il fatto che fosse geloso perché, in un certo senso era dolce. Mi faceva capire che ci teneva a me..
DANIELE

《allora, facciamo così...io passo accanto a lui, lascio cadere il mio cellulare per terra, con accesa la schermata dei messaggi scambiati con te, ma che fingiamo sia il numero di Rebecca. Adesso cambio il nome da "Elisa" a "Rebecca", anzi "Becca", e accanto ci metto anche un cuore..》
Avevo sete di vendetta. Volevo a tutti i costi che quei finti messaggi si trasformassero in realtà, e che "voglio stare con te. Appena riesco lascio Alfredo.." me l'avesse davvero scritto Rebecca.
《 Perfetto, in questo modo io potrò consolare Alfredo e tu potrai.... fare.... ehm...》

《 Io dopo che Rebecca si sarà lasciata con Alfredo, si metterà con me. È chiaro che è attratta da me... lo è sempre stata..》

《 Sai, io immaginavo più una cosa alla Othello-Iago-Desdemona ..》, perché era così ottusa Elisa?

《Stupidina, non abbiamo il tempo di elaborare un piano della stessa genialità di Iago..》

Fece solo una smorfia con le labbra, poi ci avvicinammo al bosco dov'era il resto del gruppo per mettere in atto il nostro piano...

REBECCA
C'ero quasi riuscita a convicere Alfredo che non avevo guardato davvero Daniele..così mi fece un sorriso, si avvicinò finalmente a me, mi strinse a se e mi baciò. Io misi le braccia attorno al suo collo, per mantenermi dal suo possente fisico. Era così alto che dovevo alzarmi sulle punte per baciarlo.

Una volta riappacificati, ci avvicinammo agli altri per svagarci un po'.
D'un tratto vidi Daniele ed Elisa ritornare verso di noi, ma quella non fu una bella visione.
Vidi dei movimenti strani e le loro facce erano quelle di due persone che avevano appena fatto qualcosa.
Elisa si riprese suo figlio e si accomodò nuovamente dul pezzo di legno sul quale era seduta prima.
Daniele si sedette accanto ad Alfredo e poi d'un tratto si alzò.
《Becky, vieni qui un attimo?》
La voce di Robi mi indicava di andare verso di lui, così feci come mi disse..

Ad un tratto qualcuno urlò《Ragazzi, dai smettete di rubarmi il cellulare, per favore. Ridatemelo》
Era la voce di Daniele. Di solito i nostri amici sfilavano i cellulari dalle tasche degli altri per scherzare, quindi ormai ne eravamo abituati.
Daniele si mise a cercare il cellulare, dopo che ognuno di noi gli aveva confessato di non aver rubato niente.
《Eccolo》
Alfredo aveva trovato il telefono di Daniele, ma ad un tratto l'espressione sul suo volto cambiò. Era sconvolta, magari aveva letto qualche messaggio un po' privato e ne era rimasto basito.

Ad un tratto Alfredo mi guardò, con aria di odio, di rabbia. Quasi mi faceva paura.
La mia faccia esprimeva terrore. Mi avvicinai ad Alfredo per capire cosa stesse succedendo, cosa avesse letto.

《Brava》
Rimase impassibile, questa fu l'unica cosa che disse.
《 C..che cosa?》
Le gambe mi tremavano, il cuore mi batteva a mille. Che diavolo aveva letto?

Girò lo schermo verso di me e lessi il mio nome che inviava un messaggio a Daniele. Io non avevo mai mandato nulla, tanto meno non avevo scritto che avevo intenzione di lasciare Alfredo per lui.
Ero sicura che aveva progettato tutto con Elisa.
Tremavo così tanto di rabbia, non sapevo cosa dire, come giustificarmi con Alfredo.
Io non avevo mai inviato nulla, ma mi chiedevo come aveva fatto a inviare i messaggi col mio numero.

Alfredo mi guardò, posò il cellulare nelle mie mani e se ne andò.
Iniziai a piangere, senza mai fermarmi. Ero disperata, per colpa di un idiota adesso avevo perso l'amore della mia vita.
Cominciai a rincorrerlo dietro, a pregarlo
《Ti giuro, non ho inviato niente》, urlai, piangendo
《Girati, Alfredo. Girati!》
D'un tratto si girò con le lacrime agli occhi, pieni di rabbia.
《 Tu sei una bugiarda, non ti voglio vedere mai più》
《 Ti prego, aspetta. Aspetta!》
Mi aggrappai a lui, lo tirai verso di me.
《 Perché non ti fidi di me?》
《Adesso vado la e lo uccido di botte. Ha rotto il cazzo con queste cose da bambini. Voglio vedere se quel numero è effettivamente il tuo》
Si spostò verso la direzione opposta, e io lo seguii.
《 Daniele, dammi un attimo quel telefono》
Fece come gli disse
Aprì la rubrica, chiamò quel numero e io aspettai che il mio telefono squillasse.
Non fu così.
Ad un tratto vidi la faccia di Elisa completamente rossa.
Sentii un cellulare squillare.
Elisa si guardava intorno, come se non sapesse di chi fosse quel telefono.
Vidi Alfredo avvicinarsi a lei, le mise le mani in tasca e poi cacciò un cellulare.
Squillava.
Era il suo. Era stata lei e sicuramente Daniele le era stato complice.
Non potevo crederci; stavano per far lasciare me e Alfredo per i loro stupidi capricci da bambini.
《Sei incredibile》
Alfredo scuoteva la testa, era stupefatto da ciò che aveva appena assistito.
《 I..io》, Elisa non trovava le parole, tremava
《 Tu sei pazza, psicopatica, falsa, manipolatrice》
《 S..scusa》
Decisi di intromettermi ed incolpare Daniele
《Tu... sei spregevole. Quando penserai di farti una vita?》
《 È perché ti amo..》, si giustificò
《Mi ami? Se mi ami dovresti volere la mia felicità e sai benissimo che non è con te, ma con Alfredo》, continuai 《perché adesso non ti metti con Elisa? Dovreste andare d'accordo insieme, dato che siete entrambi malati di mente》, feci un sorrisino e alzai un sopracciglio
Daniele abbassò la testa come per scusarsi. Alfredo si allontanò dalla coppia di psicopatici e venne verso di me.
Mi prese per mano e mi disse di seguirlo.
Era ancora sconvolto.
《 Scusami per non averti creduto..so che Daniele ti piaceva e quindi ho pensato che appena è tornato da te tu avresti accettato.. la verità è che ho paura do perderti》
Che dolce..
《Non mi perderai mai, amore mio. Sei la persona più importante per me, non posso fare a meno di te..》
Mi sorrise e mi baciò.
Finalmente era arrivata la quiete dopo la tempesta ed era piacevole.
Rimanere da sola con lui, anche soltanto guardarlo mi rendeva felice. Come potevo mai lasciarlo? Non ci pensavo proprio.
Era lui, io lo sapevo. Ne ero convinta, perché lo sentivo.
Ma dato che ero stanca di pensare sempre al futuro, volevo pensare un po' al presente e vivere ogni singolo attimo e prenderlo con cura.

un bacio al sapore di cloroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora