CAPITOLO 23

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REBECCA

Avevo appena finito di mangiare e mi ero buttata sul letto a pensare a cosa era appena successo.

Quell'arpia della mia ex migliore amica desiderava il mio ragazzo, ma non l'avrebbe avuto. MAI.

Soltanto perché era il padre di suo figlio non voleva dire che doveva starci insieme per forza. Vero?

Più cercavo di convincermi che Alfredo non mi avrebbe mai lasciata e più avevo paura.

La fiducia c'era, ed era quella la cosa più importante, ma certe volte non basta. Certe volte fidarsi semplicemente del proprio partner potrebbe significare farlo sentire più libero.

Ma dovevo rilassarmi, calmarmi e fidarmi, così andai a fare un bagno caldo.

Allestii il bagno con delle candele profumate e le sparsi sul bordo della vasca. Riempii quest'ultima d'acqua e sapone fino all'orlo.

Presi dalla mia camera una luce da scrivania e lasciai che il bagno restasse leggermente illuminato da quella lampada che emanava colore giallo ocra.

Tolsi i vestiti, lasciandoli sul pavimento e mi immersi nella vasca.

Nel frattempo avevo preparato un bel film da vedere al computer e lo poggiai su una sediolina che in quel caso funse da tavolo.

Schiacciai play e mi rilassai per due lunghe ore.

Mancava poco che non mi addormentassi.

Riuscii a scacciare ogni pensiero cattivo per dare spazio alla tranquillità.

Quando uscii dalla vasca mi asciugai, misi una tuta pulita e asciugai i miei lunghi e folti capelli.

Appena finii, inviai un messaggio al mio ragazzo.

*amore sono a casa. Mi manchi, vieni da me?*

Mi rispose subito

*scusa amore sono da Elisa. Passo dopo*

C h e c o s a?
Stai da Elisa? Vaffanculo tu e quella troia di merda.
Ma dai! Fino ad ora non volevi neanche parlarle e ora vai a casa sua? Beh, sai che ti dico, stai pure lì, sto benissimo.

Quanto diavolo avrei voluto mandargli quel messaggio, ma non lo feci. Non ne ebbi il coraggio.

Mi addormentai dato che il mio ragazzo non dava segni di vita e quando mi svegliai lo ritrovai accanto a me.

《Finalmente. È un'ora che dormi》

Aprii leggermente gli occhi dato che erano ancora abituati ad essere chiusi.

《 Scusami. Ho visto che non mi scrivevi e mi sono addormentata. Cosa hai fatto da Elisa?》

《 Niente. Lei nemmeno c'era. Ero andato dal bambino. Volevo farmi vedere, volevo che cominciasse a sapere che io sono suo padre》

Porca miseria mi sentivo in colpa delle cose che avevo pensato. Forse non avrei dovuto pensare subito male, ma la gelosia è una cosa normale.

《 Oh.. e quando lo vedrai di nuovo?》

《 Appena ne avrò la possibilità e soprattutto appena la madre me lo permetterà》

《 Beh, allora anche tutti i giorni, figurati che vuole farti vivere lì》

《 Amore non essere gelosa. Io amo te, quante volte devo dirtelo?》

《 Il problema non sei tu. È lei. È lei che mi fa salire il sangue al cervello, Dio...》

《 Stai calma, io neanche la calcolo》

《 ci mancherebbe》

Ed ecco che parlando del diavolo, spuntarono le corna!

《E cosa vuole adesso?》

Disse Alfredo, piuttosto scocciato.

Evvai.

Elisa..》

Mise il vivavoce per far sì che ascoltassi anche io la telefonata.

《 Heyy》

《 Che vuoi?》

《 Ho saputo che sei passato da me...non c'ero, che peccato》

Giuro che io la distruggo. Peccato? Dio che nervoso.

《Si, ma tanto non ero venuto per te. Comunque bella madre eh, lasci tuo figlio con tuo padre per andarti a fare le unghie e andare al bar con le amiche》

《Non giudicarmi. Posso anche io concedermi qualche ozio dal momento che questo bambino lo sto crescendo io》

Lui non disse nulla, in attesa di una sua ulteriore battuta.

《Beh, comunque sia, sentiti libero di passare quando vuoi. Nonostante sia atato lontano da me tutto questo tempo, sono molto felice che tu sia rientrato nella mia vita》

《 Elisa, io non sono rientrato nella tua vita, ma in quella di nostro figlio. E poi quando mai siamo stati insieme io e te?》

Lei non rispose, cambiò semplicemente argomento.

《 Scusami ma adesso devo andare. Ci vediamo》

Alfredo troncò la telefonata per dedicarsi a me.
Ottima mossa, amore.

Quando chiuse il cellulare finalmente avevo il mio ragazzo tutto per me.

《Cosa vuoi fare questa sera?》

Mi chiese, gentilmente.

《 Non saprei.. tu che vorresti fare?》

《Voglio portarti in un bel posto》

《 Va bene》

Gli sorrisi e poi gli stampai un bacio sulle sue perfettamente-definite labbra.

Dopo circa un paio d'ore lui se ne andò per lasciarmi preparare per una serata per cui non ero affatto preparata.

Andai in bagno e feci riscadare l'arriccia capelli con l'intento di farmi i boccoli, che ovviamente non uscirono come desideravo nonostante avessi guardato ben quattro tutorial su youtube.

Feci un trucco molto semplice: BBcream al posto del fondotinta, mascara e rossetto rosso mogano opaco.

Andai in camera e, seguendo le istruzioni precedentemente datemi dal mio ragazzo :"mettiti qualcosa di molto elegante", sottolineando il molto.

Indossai una maglia presa in prestito da mia madre bianco perla con una gonna super attillata nera e un paio di scarpe col tacco senza plateau nere di vernice.

Alle orecchie un paio di orecchini di perle abbinati ad una collana altrettanto di perle.

Un tocco di ulteriore eleganza fu grazie ad una pelliccia nera prestatami dalla mia super mamma!

Quando scesi di casa, trovai Alfredo, di fronte a me e non potevo credere a cosa stavo vedendo....

un bacio al sapore di cloroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora