XXI

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Zia Alice non vuole parlare. Continua a resistere e ad opporsi prendendoci in giro. Sono stufa adesso. Passiamo alle maniere forti.

"Ti ascolto zietta."affermo alzandole la testa con la mano guardandola negli occhi. Provo una indescrivibile sensazione di disgusto verso di lei.
"Ti ho già detto che non parlerò." ribatte sorridendo soddisfatta.
"Vedrai che parlerai." rispondo facendo lo stesso suo sorriso. Ora ho davvero perso la pazienza.
"Eri in combutta con il dottore per farmi rimanere lì dentro. Inoltre mi hai fatto firmare documenti falsi per il locale di mio padre." concludo allontanandomi per fare avanti e indietro per la stanza. Nessuno apriva bocca.
"Va bene. Avrete la verità, ad una condizione, appena avrò finito di parlare dovrete liberarmi e lasciarmi andare."afferma rompendo quel silenzio.
"D'accordo."rispondo mentre gli altri mi guardano spiazzati per la mia risposta. E' palese che non la lascerò andare. Ci ha ingannati dal primo giorno e farò lo stesso con lei, illudendola con le sue stesse armi.
"Ti ascoltiamo."ribatto invitandola ad iniziare il racconto.
"Nella nostra famiglia non eravamo solo noi due. Avevamo anche un fratello." inizia Alice guardandoci uno per uno.
"Il suo nome era Max. All'età di 16 anni iniziò a frequentare dei ragazzi più grandi di lui. Voleva essere sempre al centro dell'attenzione.
Col passare del tempo si metteva sempre più spesso nei guai, piccoli furti e risse continue. Fu' così che senza dire niente a Kate, lo mandai nella clinica gestita dalla famiglia del dottor Simon.
Nostra madre né fu colpita terribilmente. Sentiva la mancanza del suo unico figlio maschio. Si ammalò gravemente e per molto tempo cercammo di aiutarla,di curarla come meglio potevamo ma purtroppo non ci fu nulla che potessimo fare. Morì a causa di un male.
Dopo la sua morte mi sentivo terribilmente sola. Abbandonata a me stessa. Mio padre non era mai presente. Così tramite delle compagne di scuola iniziai a frequentare un uomo più grande di me. Il suo nome era Drake Turner.
Né ero follemente innamorata e mi piaceva stare con lui. Ma faceva parte della Triade dove ci entrai anch'io voltando le spalle alla mia famiglia.
Poco dopo la mia entrata nella gang tua madre conobbe Cedric e allo stesso tempo la Triade si interessò ai locali che possedeva. L'ho sempre odiato Maddy. A tal punto da passargli i contatti alla Triade di nascosto perché sapevo che fine avrebbe fatto. Quel giorno sono stata proprio io a convincerlo a non pagare facendolo ammazzare.
Ma c'è stata una falla nel mio piano, la tua nascita.
Non sapevo tu fossi ancora viva. Pensavo fossi morta appena nata. La tua comparsa a casa mia insieme a quello stupido di Alec fu come un illuminazione. Il mio piano poteva ancora andare avanti. Così ti ho ingannato facendoti firmare dei documenti di passaggio falsi per poi drogarti e mandarti da Simon facendoti credere pazza. Non ero sicura che Kate fosse ancora viva, considerando che parlavi di averla vista, ma credevo fosse l'effetto della droga. Ma vedo che era tutto reale. Appena essermi liberata di te e Alec, cercammo tutti i mezzi per completare il passaggio di proprietà a Drake. Sarei diventata ricca se non fosse per voi stupidi ragazzini. Dovreste andare a scuola, non rompere il cazzo negli affari degli adulti." conclude sospirando.

Mi avvicino a lei colma di rabbia. Vorrei ucciderla in questo stesso istante, ma non sono come loro. Non mi abbasserò mai ai loro livelli. La mano mi trema. Sembra avere una mente propria. Non riesco più a controllarla e tiro uno schiaffo in pieno volto ad Alice. Mi guarda sorpresa.
"Hai fatto male i tuoi conti sorella."si intromette mia madre spostandomi con il braccio.
"I documenti di proprietà originali sono nelle mie mani. Quelli che hai fatto firmare a Maddy sono solo delle copie lasciate da Cedric per depistarti. Aveva già capito le tue intenzioni per questo motivo ha lasciato tutto a me. I tuoi fogli non valgono niente."continua guardandola con disgusto.
"Comprando un avvocato tutto è valido." risponde facendole l'occhiolino.
"Sempre se riuscirai a scappare per avvertire la tua gente. Se non ci riuscirai come potrebbero sapere cosa sta succedendo in questo momento." ribatte mamma sorridendole soddisfatta.
"Mi vendicherò di tutto questo. Pagherai a caro prezzo tutto ciò che hai fatto Alice. E' una promessa." urlo abbastanza da far voltare tutti i presenti verso di me.

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