XVIII

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L'aliscafo attracca al porto. Il capitano annuncia ai passeggeri di essere arrivati e non appena il portellone si apre Zack scende prendendo il suo borsone in spalla.
Si dirige verso di noi. Alec gli va incontro e non appena sono molto vicini si stringono in un abbraccio.
È molto tempo che non lo vedeva è sono davvero felice per lui. Soprattutto lo sono anche perché finalmente lo conoscerò.
Zack viene verso la mia direzione.
"Ciao. Tu devi essere la famosa Madison?! Piacere Zack."esclama porgendomi la sua mano destra.
"Si. Sono proprio io."rispondo sfoggiando un sorriso.
Riprende il borsone e raggiungiamo la nostra auto. È ora di andare a casa.

Dopo pochi minuti siamo già lì. Alec parcheggia l'auto per poi arrivare alla porta d'ingresso. Entro le mani nella mia borsa e mentre mi avvicino esco le chiavi. Le inserisco nella serratura ed apro la porta.
"Mamma! Siamo a casa." urlo per farmi sentire. E pochi secondi dopo appare davanti a noi dando il benvenuto al nuovo ospite, insieme a Selena.
"Ei. Tu invece dovresti essere Selena?!"afferma Zack guardandola.
"Si. Piacere."risponde arrossendo.
"Ciao Zack. Che piacere averti qui. Sono la mamma di Madison."urla mia madre interrompendo gli sguardi dei due.
"Salve."le risponde imbarazzato facendole un sorriso forzato.
"Sono contenta che non avete tardato. Stavo per mettere il cibo in tavola." esclama.
"Menomale mamma. Stavamo morendo di fame."rispondo anticipandola e prendendo il mio posto a tavola.
Il pranzo si è svolto durante il più totale caos.
Alec parlava animatamente con Zack di questioni fra fratelli. Mia madre,Selena ed io parliamo di gossip.
Dopo aver finito di pranzare aiuto mia madre a pulire mentre gli altri rimangono seduti a tavola.
Continuo ad asciugare i piatti conservandoli man mano negli sportelli.
Mia madre mi guarda con apprensione,quasi come volesse dirmi qualcosa. Ma ha paura di farlo.
"Mamma va tutto bene?" chiedo guardandola in faccia.
"Beh si Maddy. È arrivato il momento che tu sappia il resto della verità." inizia mia madre mettendosi accanto a me.
"Cosa dovrei sapere ancora?" le chiedo.
Lei mi guarda, mi posa un bacio sulla fronte ed inizia a raccontare la sua storia.
"Quando tuo padre aveva appena aperto il primo dei suoi ristoranti, vivevamo tutti insieme a New York. Ma come ben sai , la Triade iniziò a farsi sentire. Tua zia Alice frequentava amici sbagliati e quindi ne rimase coinvolta mettendoci in mezzo.
Al tempo Alice era giovane. Usciva con un'uomo che adesso si trova nei piani alti della Triade. Ne era follemente innamorata tanto da schierarsi contro di noi.
Fu così che tuo padre fu costretto a farmi allontanare e inscenare la mia morte.
In questi anni non ho smesso di fare ricerche ed indagare sui loro movimenti e su quelli di mia sorella. Loro sono interessati alla grande catena di ristoranti di tuo padre perché per loro rappresenta un ostacolo negli affari."conclude abbassando lo sguardo.
"Ma mamma loro hanno preso il controllo del Blaike quando papà è morto." rispondo sempre più confusa.
"Si Maddy. L'hanno preso ma non lo posseggono. Perché come credo tu sappia,la proprietà di tutti i locali da tuo padre è passata a te." continua fra lo stupore generale di tutti.
"Già..." inizio a parlare mentre mille pensieri si susseguono nella mia testa.
"Sono a conoscenza di questo. Ma resta il fatto che i locali rimangono in mano loro."continuo arrabbiata conoscendo già la risposta.
"Si piccola." interrompe Alec guardando prima mia madre poi me.
"Ha fatto di tutto per farti rimanere lì dentro."ribatte ponendo fine ai miei pensieri.
"Lei non voleva averti fra i piedi quando incontrava quella gente,così come non voleva avere me. Era tutto un complotto per farti fuori."conclude.
"Sì. Ed io come una stupida mi stavo facendo coinvolgere dai suoi piani."rispondo abbassando lo sguardo.
"Non è colpa tua." afferma avvicinandosi di più a me facendo incontrare i nostri sguardi.
"Mamma?! Zia mi raccontava che dopo la morte di William, papà molto spesso si buttava nell'alcool e nella droga. Diceva di dover partire per lavoro quando in realtà non lo faceva. È vero?"domando tornando a guardare mia madre.
"No. Come ti ho già detto, ogni volta che lui partiva, realmente lo faceva per lavoro ma ne approfittava per venire da me."risponde con sicurezza.
Mi ha mentito. Me lo sarei aspettato.
Anche lei mi ha venduta a loro e adesso farà i conti con me. Dovrà dirmi tutta la verità e dovrà farlo davanti al mio cospetto.

Mi alzo e mi avvio verso l'esterno della casa. Ho bisogno di un po' d'aria. Cammino per il giardino verso il grande gazebo.
Al centro del tavolo vedo degli album appoggiati uno sopra l'altro. Ne prendo uno e vedo subito molte foto di mia madre da piccola con quella che dovrebbe essere mia nonna. Ci sono anche foto di mia zia Alice. Una di esse mi colpisce particolarmente.
In questa foto c'è raffigurata Alice da giovane con un'uomo che mi sembra molto familiare. È il nuovo proprietario del Blaike, l'uomo che ha ucciso mio padre.
Mi alzo di scatto e corro verso casa con la foto stretta tra le mani.
Non mi accorgo di una mattonella sollevata nel vialetto. Inciampo in essa cadendo a terra. Mi alzo continuando, indolenzita, ad andare verso l'interno della casa.

Trovo mia madre seduta sul divano. Mi siedo accanto a lei facendola sussultare.
"Mamma ho trovato degli album sul tavolo del gazebo. Ci sono molte foto tue e della zia."riferisco.
"Si cara. Cosa c'è? Hai un aria preoccupata."risponde confusa.
"Ho trovato questa foto. Chi è quest'uomo?" domando incuriosita aspettando la sua risposta.
"Lui è l'uomo di cui ti ho parlato prima. Lui e mia sorella stavano insieme. Perché questa domanda Maddy?" chiede.
"Lui è l'attuale proprietario del Blaike. Lo stesso stronzo che ha ucciso papà." concludo prendendo un lungo respiro.
"Che cosa?!" esclama alzandosi dal divano.
"Non è possibile. Come può esserci un'assassino a capo di tutti i sacrifici fatti da tuo padre. È inaccettabile. La proprietà è tua!" continua tornando a sedersi vicino a me, apparentemente molto turbata.
"Lo so mamma. Zia Alice mi ha consegnato i documenti del passaggio di proprietà da papà a me." riferisco alzandomi per prendere i documenti.
Ma mia madre mi afferra per un braccio fermandomi.
"Impossibile. Papà ha lasciato i documenti di passaggio direttamente a me. Li ho conservati con cura fino al giorno in cui c'è né sarebbe stato bisogno." afferma stupita.
"Vado a prenderli e te li mostro."rispondo voltandomi per salire al piano di sopra.
Entro in camera mia ed apro il cassettone che si trova sotto il mio letto per tirare fuori la valigia. Frugo tra i miei vestiti e finalmente trovo i documenti. Chiudo e sistemo nuovamente la valigia sotto il letto e torno sotto.
"Eccoli mamma!"esclamo porgendole i documenti. Li osserva attentamente e dopo qualche secondo alza lo sguardo verso di me invitandomi a guardarli.
"Ti ha fatto firmare il passaggio di proprietà per far sì che l'uomo che adesso lo gestisce ne diventi il proprietario."urla con gli occhi fuori dalle orbite.
Sono furiosa. Mi ha preso in giro nuovamente.
"Dobbiamo andare da lei al più presto. Appena torneranno gli altri, li informeremo di tutto." esclamo colma di rabbia.
Mia madre annuisce e si alza per uscire fuori casa.
Salgo le scale e vado a buttarmi sul letto. Indosso le cuffie e alzando il volume lascio che la musica faccia scorrere via tutti i miei pensieri.

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