Capitolo 3

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Niccolò
Le prendo il viso con una mano.
-Guardami-le dico. Lei alza lo sguardo. Sta per piangere-Ti amo-ripeto.
A lei scende una lacrima. Le stringo un po' di più il viso con la mano e poi poso le mie labbra sulle sue. Un contatto veloce, che interrompo dopo poco.
-Ti auguro di essere felice-dico.
-Nic aspetta.-dice lei.
-No tranquilla. Lo so che non puoi farci niente e che un bambino è una cosa seria e che è giusto che viva con suo padre. Ormai è andata così. In qualche modo farò. Ma per favore non chiedere più il mio aiuto perché sarebbe davvero difficile per me.-dico.
-Niccolò scusami. Io non sapevo che tu provassi tutto questo per me-dice.
-Vabbè. Adesso vado via. Cerca di stare bene-dico.
-Anche tu-dice lei. Mi dà un bacio sulla guancia e per un secondo la stringo a me. Poi decido di abbracciarla. Mi immergo nel suo profumo. So già che non sarà semplice dimenticarla.
Poi sciolgo l'abbraccio. Le dò un bacio in fronte e me ne vado.

Chiara
Mi sdraio nel letto. Sono proprio una deficiente. Ho sbagliato tutto. Tutto. Prendo il telefono. Ho un messaggio da Adriano.

Adriano❤️
Buongiorno amore mio💗

Buongiorno

Hai dormito bene?

Non tanto

Come mai?

Non so

Mi vesto e vengo da te, ok?

No. Oggi voglio stare da sola

Perché?

Può succedere che ogni tanto io voglia stare da sola

Non ti era mai successo

E adesso è successo

Oh ma che hai?

Non ho dormito

E allora vai a dormire e torna quando te sarai calmata

Chiudo il telefono e mi metto a dormire.

Adriano
Io certe volte non la capisco.
Vado in studio a lavorare e verso sera torno a casa mia.
Mando un messaggio a Chiara.

Va meglio?

Chiara💝

Vuoi che venga da te?

Se vuoi

Non voglio ma se me lo chiedi potrei cambiare idea.

Vieni da me stasera?

Non so...

🙁🥺

Va bene piccola, arrivo

🙂🖤

Perché il cuore nero?

È fighissimo

È triste

*🙂💛

Meglio

Vado in macchina e dopo venti minuti arrivo da Chiara. Mi fa entrare e ci mettiamo sul divano.
-Quando vuoi dirlo ai tuoi?-chiedo.
-Boh. Non è presto?-dice.
-Secondo me no. E poi è giusto che sappiano-dico.
-E tu verresti con me?-chiede.
-Certo-dico io.
-Grazie-dice.
-Allora andiamo domani?-chiedo.
-Che ansia! Ora chiamo mia madre e le chiedo se possiamo andare domani-dice. Prende il telefono e chiama la madre.
-Ciao mamma... sisi... senti domani posso venire da voi a pranzo con Adriano?... perfetto... va bene... sisi... ok... a domani... baci-dice.
-Allora?-chiedo.
-Domani andiamo a pranzo da loro-dice lei.
-Bene-dico.
-Parli tu-dice lei puntandomi un dito contro.
-Come parlo io?-dico spaventato.
-Sì sei stato tu a insistere-dice.
-Parliamo insieme?-cerco di contrattare.
-Fifone. Ok parliamo insieme-dice. Le dò un bacio. Stiamo ancora un po' a farci le coccole e poi andiamo a dormire.

La mattina mi sveglio prima io e mi alzo dal letto. Vado in terrazzo e mi siedo sulla sedia.
Sento chiamarmi da dentro casa.
-Adriano-
Mi volto e vedo Chiara che si rigira nel letto e mi cerca. Allora torno dentro.
-Sono qui-dico.
-Ah. Mi stavo spaventando-dice.
-Perché?-
-Perché non ti vedevo-dice.
-Io ci sono sempre-dico prendendole la mano.
-Non lasciarmi-dice lei. Mi metto a ridere.
-Non ho intenzione di farlo-dico. La bacio. Ci alziamo e andiamo in bagno a farci la doccia. Ci spogliamo ed entriamo. Chiara regola l'acqua.
Ci laviamo e poi usciamo dalla doccia. Dopo essermi asciugato mi vesto. Chiara si sfila l'accappatoio ma resta a guardarsi allo specchio e a toccarsi la pancia. Mi metto dietro di lei e la abbraccio. Metto la testa sulla sua spalla e le dò un bacino.
-Che c'è amore mio?-dico.
-Guarda che pancia. Sto diventando una cicciona!-dice lei. Io scoppio a ridere.
-Che ti ridi? È una cosa seria-dice.
-Scusa ma mi fai ridere.-dico. Lei mi guarda interrogativa.
-Chiara, qua dentro sta crescendo un bambino. È normale che ti cresca la pancia. E poi guardati. Sei ancora più bella così-dico.
-Non è vero.-dice lei.
-Questa pancia per me è bellissima-dico mettendoci una mano sopra. Poi mi abbasso e la bacio.
-Adesso vestiti che fra un po' dobbiamo andare dai tuoi-dico.
Lei si veste. Facciamo colazione e poi usciamo.

Chiara
Appena superiamo la porta mi viene la nausea. Riapro la porta e corro in bagno. Adriano mi segue e mi tiene i capelli. Poi mi sciacquo il viso.
Adriano mi mette una mano sulla spalla.
-Se vuoi dai tuoi ci andiamo un altro giorno-dice.
-No, sto bene- dico.
-Ok. Allora andiamo?-chiede.
-Sì-
Andiamo in macchina e arriviamo a casa dei miei genitori. Bussiamo e ci apre mia madre. La salutiamo. Noto che Adriano è molto agitato. Poi salutiamo mio padre e ci mettiamo a tavola.

⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

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