Capitolo 21

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Mi sveglio la mattina con Niccolò che mi cinge la vita con un braccio. Ci siamo rimessi solo l'intimo dopo ieri. Decido di non alzarmi ancora e rimanere tra le sue braccia.
Quando si sveglia ci alziamo e ci mettiamo il costume per andare in spiaggia. Arriviamo e ci mettiamo a prendere il sole. Ad un certo punto decidiamo di fare il bagno e mi accorgo solo ora di un'altalena bellissima proprio sopra l'acqua. Corro in quella direzione e Niccolò mi segue a fatica.
-Dai muoviti, vecchietto-dico.
-Vecchietto a me non lo dici, capito? O ti sei dimenticata quello che abbiamo fatto ieri sera?-dice.
-Lo ricordo benissimo. Ma se non riesci a correre stai messo male-dico.
-Farò finto di non aver sentito-dice.
Mi metto sull'altalena e mi dondolo.
-Ti faccio una foto-dice Niccolò. Tira fuori il telefono dalla tasca del costume e mi fa una foto per poi mostrarmela.

-Carina, grazie-dico

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-Carina, grazie-dico. Lo bacio e poi anche lui si mette sull'altalena vicina alla mia. Restiamo così per un po' e poi torniamo alla spiaggia. Facciamo il bagno e stiamo tutto il giorno lì.

Tre giorni dopo

Niccolò
Ci svegliamo e andiamo in spiaggia come tutti i giorni. Ad un certo punto mi allontano per andare a fare il bagno e quando ritorno vedo Chiara che prende il sole. Dio, è bellissima. Quando si accorge che la sto guardando si mette le mani davanti alla faccia.

Mi avvicino a lei.
-Ma perché ti nascondi? Sei bellissima, amore mio-le dico.
-Ti amo, Nicco-dice mentre mi guarda. Quello sguardo dolcissimo mi fa sciogliere.
-Anche io, piccola. Non sai quanto-dico. Mi accarezza una guancia e io la bacio.
Andiamo a fare il bagno.
Per stanotte ho in mente qualcosa.

Si fa sera e decidiamo di tornare a casa.
-Vestiti come vuoi ma stasera non stiamo a casa-dico.
-Dove andiamo?-chiede.
-È una sorpresa-dico.
-Tu e le tue sorprese mi avete stufata. Non puoi dirmi dove andiamo?-dice.
-Calmati. Volevo fare una cosa carina. Se non ti va, restiamo qua-dico.
-Non è che non mi va... è che stai facendo troppo per me. Tutte queste sorprese, cene in location da paura, soggiorni in posti fantastici... io non faccio nulla per te. Mi mette a disagio. La gente potrebbe pensare che sto con te solo per queste cose. Non voglio che mi giudichino-dice.
Mi siedo sul letto vicino a lei.
-Tu lasciali parlare. Se faccio queste cose è perché lo voglio. Non mi hai mai chiesto niente. E non è vero che non fai niente per me-le alzo il viso per farmi guardare negli occhi-Tu mi rendi felice ogni giorno. Ogni giorno quando mi sveglio e ti trovo affianco a me nel letto. Ogni volta che mi sei vicina. Ogni volta che tengo stretto il tuo corpo fra le mie braccia. Ogni volta che i nostri sguardi si incrociano. Mi fai stare bene, qualsiasi cosa tu faccia. Non ho bisogno di nient'altro. Ti amo così come sei-dico.
Lei ha gli occhi lucidi.
-Niccolò io non mi merito tutto questo. Sei troppo perfetto-dice.
Avvicino il mio viso al suo e socchiudo gli occhi. Faccio sfiorare le nostre labbra per un secondo.
-Che poi io di perfetto non ho proprio niente, divento perfetto se ti ho tra la gente-sussurro a qualche millimetro dalle sue labbra per poi baciarle con dolcezza mordendole il labbro inferiore di tanto in tanto. Un bacio lento e sincero che viene ricambiato da lei con la mia stessa intenzione.
Quando mi stacco le asciugo la lacrima che le scorre su una guancia.
-Stasera non voglio vederti così. Voglio farti divertire. Voglio vedere il tuo bel sorriso. Mi prometti che sorriderai?-dico.
-Lo prometto-dice.
-Adesso mettiti quello che ti pare ma ti voglio strafica stasera. Voglio farti un po' di foto.-dico.
-Foto?-chiede.
-Sì. Da mettere in qualche video musicale magari. O magari solo da tenere in galleria-dico.
Lei va verso l'armadio dove abbiamo sistemato i nostri indumenti ed estrae un vestito corto rosa cipria con qualche paillette. Forse un po' troppo corto e scollato... ma qui ci siamo solo noi e mi piace l'idea che solo io possa guardare il suo meraviglioso corpo.
Va in bagno ad indossarlo e io mi cambio in camera. Metto una camicia bianca e dei bermuda. Lascio un bigliettino sul letto a Chiara.

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