Alzo lo sguardo dall'albero fiorito verso l'immensità della volta celeste, che rispecchia totalmente il mio attuale stato d'animo: l'incalcolabile grandiosità della risolutezza con cui espimerò i miei sentimenti nei tuoi confronti.
Ora o mai più. Con il cuore che minaccia di uscire dal petto, pronuncio le parole più audaci della mia vita.
- Henry, in realtà ti devo davvero dire una cosa importante - sussuro, mentre ti volti verso di me, impallidendo e sgranando gli occhi. Sembri addirittura più spaventato di me: non sembra un buon momento per dichiararmi...
- Char, qualsiasi cosa sia, non dirla adesso. - mentre con lo sguardo cerchi di tagliare l'oscurità fuori dalla finestra, credo cercando qualcosa di cui nemmeno tu sai la natura.
- Sento che qualunque argomento di cui tu mi voglia parlare sarà pericoloso. Per noi - Non ci posso credere. Se il tuo sesto senso ti suggerisce di non venire a sapere della mia identità, un motivo c'è di certo. Ma quale? Perchè non posso dichiararmi a te normalmente, senza questo genere di inconvenienti?
Dopotutto forse sono stata io, che con codardia, non ho accettato di svelarmi totalmente dal principio. Dopotutto non è colpa tua, o della tua identità di Kid Danger, o dei tuoi nuovi poteri. Dopotutto è colpa mia.
- Ascolta, Char, so che non mi capirai, ma prima di scoprire cosa vuoi dirmi devo venire a conoscenza dell'identità della mittente. Ci sono quasi, e non posso mollare proprio ora. E' importante, lo sento -
- in effetti ci sei vicino... - dico, più che a te, a me stessa. Mi rendo subito conto dell'errore, e cerco di rimediare, ma tu mi precedi nel parlare.
- in che senso? - domandi
- bhe, ci sono ormai poche sospettate nella lista, e basta andare ad esclusione. - mi correggo.
- secondo te come sarebbe? -
- chi? - ti prego, non dirmi che mi stai chiedendo di descrivermi. Improvvisamente mi viene in mente un'idea: descrivendo me stessa potrei dichiararmi, finalmente!
- non ne ho idea, Henry: ne so quanto te... - dico soltanto, dopo aver pensato al fatto che il tuo sesto senso mi dice di non farlo.
- secondo me sarebbe bella. Meravigliosa. Con occhi dolci e un cuore grande. Qualcuno che rispetti le scelte altrui, le mie scelte, e rinunci a un'occasione per me, per le mie idee. La mittente... - sospiri guardandomi con una punta di nostalgia - ... sei tu -
Le lacrime iniziano a rigarmi il volto, per gioia o tristezza, nemmeno io lo so. Mi hai scoperta. Ora sai chi sono. I singhiozzi mi scuotono le spalle, mentre ti avvicini e mi tieni stretta forte. Poggio la testa al tuo petto ed odo distintamente il battito terribilmente calmo del tuo cuore.
- Non avere paura, Charlotte, chi non ti terrebbe stretta? Un'amica come te non la allontanerei mai. - la tua voce dolce mi colpisce dritta al cuore, mentre mi rendo conto di una nota triste nella tua voce.
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|| Non avere paura || Chenry - dialogo primo
FanfictionHenry, ragazzo e supereroe della città statunitense di Swellview, riceve una dichiarazione anonima il giorno di san Valentino tramite la Posta del Cuore della sua scuola. Attratto dalle parole di una ragazza che dice essere innamorata di lui, cerca...