Tu?!

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Pov's marta

È già da diversi giorni che facciamo gli allenamenti, ogni volta torno a casa sempre più sfinita... Per fortuna c'è vale che mi migliora le giornate, anche perché il periodo che sto attraversando non è rosa e fiori. Pensavo di aver ritrovato la felicità ma sento perennemente un vuoto dentro, un vuoto che riusciva a colmare solo il mio papà, che adesso mi manca tanto. A volte penso perché proprio a me, cosa ho fatto di male per meritarmi un dolore che porterò a vita. Ne ho anche parlato con vale, la nostra relazione si basa anche su questo, niente segreti, anche perché ci conosciamo troppo bene e capiremmo subito se ci nascondessimo qualcosa. La sua mamma lo ha abbandonato a 3 anni e per lui quella che sta vivendo adesso è una vita mai sperimentata, sta vivendo con una donna in casa e sono contenta che questa donna sia mia madre. Valerio mi conforta facendo andare piano piano il dolore ma ho sempre una domanda che tortura i miei pensieri.

Adesso sto leggendo un libro che ho trovato in camera di vale mentre lui indovinate un po? Gioca con la play. Siamo entrambi sdraiati sul letto. Leggo una frase che mi colpisce " e chissà quante altre vite vivrai nella tua".  È vero... Chissà quante volte dovrò ricominciare da zero. Vabbe non voglio pensarci adesso.

Ad un certo punto vale posa il joistick e si gira verso di me.

V: quanto cazzo sei bella!??!!
M: non incominciare che poi arrossisco
V: dico sul serio

Dice togliendomi il libro dalle mani e mettendosi a cavalcioni su di me.

V: sei troppo bella
M: daiii
V: zitta

Mi bacia avanzando facendo combaciare i nostri corpi, sussulto e vale si stacca e inizia a ridere

V: non ti imbarazzare

Dice incominciando ad alzarmi la felpa, lo lascio fare.

V: ora vai tranquilla eh?
M: zitto perché sarei capace di rovinare il momento facendoti diventare femmina se ce n'è bisogno
V: sai che quando fai la ragazza aggressiva mi ecciti di più?

Intanto mi stava già abbassando i pantaloni

M: mhh davvero?

Dico mentre gli sfilo la felpa mentre lui si sbottona i jeans.

M: però preferisco continuare senza parlare
V: hai perfettamente ragione

Mi bacia. E che bacio. Sta mettendo troppa forza, ma mi piace. Ma subito dopo avermi slacciato il reggiseno sentiamo mia mamma urlare <che ci fai qui!! >. Io e vale ci stacchiamo subito.

V: era tua madre
M: che cazzo è successo!!??
V: non lo so
M: vestiti e scendiamo
V: ok🙄🙄

Mi metto la sua felpa e un paio di leggins mentre lui mette solo una tuta grigia...
Una tuta grigia... Calma marta, a bada gli ormoni.

Appena arrivo sotto trovo Ernesto e mia madre seduti sul divano del salotto poi mi giro e trovo sulla poltrona l'uomo che mi ha letteralmente rovinato la vita... Mio padre

M: tuuu?? Che cazzo ci fai qui?!
Pm: marta amore mio
M: amore mio! Sei serio? Non ci posso credere
Pm: marta...
M: no fammi capire... Te 6 anni fa lasci me e mia madre da sole, ci ha fatto passare l'inferno, ci hai lasciato senza soldi, mia madre si è dovuta rimboccare le maniche, iniziare a lavorare mentre io ero dalla nonna, sono cresciuta Senza una figura paterna crescendo con l'idea che il padre in generale alla fine ti abbandona sempre, tu ti presenti a casa mia e mi chiami amore mio??!! Ma ti sei fumato qualcosa?
Mm: marta!
M: marta un cazzo mamma! Ti rendi conto di chi abbiamo davanti?
Pm: marta ti chiedo scusa per tutto davvero ma non ti permetto di trattarmi così, sono pur sempre tuo padre.
M: stai scherzando spero? Te ne esci con delle scuse false e poi pretendi che io ti rispetti dopo che tu hai trattato di merda me e mia madre?! Ma con quale coraggio!
Pv: vale saliamo.
V: ok

Si avvicina a me e mi dice

V: io ci sarò sempre
M: ti amo
V: non sai quanto io...

Passa il pollice sul mio viso, ormai le lacrime fanno a gara sul mio viso, non me ne ero neanche resa conto.

Ernesto e vale salgono e io mi rigiro verso quello che è mio padre se così si può definire.

Mm: come ci hai trovate?
Pm: ho girato mezza milano
M: e come sapevi che eravamo a Milano?
Pm: hai tante fanpage e ogni volta mettono nei post frasi del tipo "vorrei abitare a Milano dov'è marta" o cose simili quindi vi ho trovate. Marta, Valentina vi prego, perdonatemi, non intendo ricominciare ma almeno ottenere il vostro perdono
M: ma te lo scordi
Mm: dai marta...
M: cosa mamma!? Vuoi che io perdoni... Lui?! Tu lo perdoni!? Seriamente!? Eppure ti ha fatto soffrire
Mm: ma sta dicendo che se ne andrà ma almeno ottenere principalmente il tuo perdono
M: se dovessi perdonare lui dovrei perdonare altre 3000 persone che hanno fatto cose molto meno gravi che non ho perdonato. Non accetto le loro scuse figurati le sue!

Stavo piangendo, le poche forze che avevo le usavo per urlare.

Pm: marta io me ne sono pentito, non sono stato un buon marito, né il miglior padre del mondo, ho sbagliato ma ormai l'errore non potevo più ripararlo.
M: no è qui che ti sbagli. Tu mi hai fatto passare l'infanzia più bella che si potesse desiderare se non fosse che è stata distrutta in una semplice frase di mamma.

Flashback

M: mamma papà dov'è?
Mm: papà se n'è andato
M:e quando torna?
Mm: penso non ritornerà più...

Fine flashback

M: avevo 9 anni cazzo, 9!! Perché??
Pm: perché cosa?
M: perché te ne sei andato?
Pm: non so neanche io perché vi abbia abbandonate, ma non so perché ma sentivo che non sarei stato capace a mantenere una famiglia, ok potrete pensare sia un cretino, e lo so, lo riconosco, so di avervi fatto soffrire, ora che ho capito di aver sbagliato vorrei solo avere il vostro perdono. Vi chiedo scusa.
M: no
Pm: perché?
M: mettiti nei miei panni.
Mm: io ti perdono ma non pretendere che ti parli, dopo oggi non ti voglio più vedere, al massimo per strada, rifatti una vita e non distruggerne altre come hai fatto con la mia e quella di mia figlia.
Pm: quindi mia hai perdonato?
Mm: si ma sono ancora arrabbiata e dopo oggi non voglio più avere a che fare con te.
Pm: marta
M: no, non ne ne frega, tu vuoi avere la coscienza pulita, pensi tanto mi hanno perdonato! E invece io non ti perdono.
Pm: sei mia figlia marta. Questo errore me lo porterò sulla coscienza a vita non pensare che il perdono mi basti a non pensare l'atto orribile che ho commesso, ma sapere che mia figlia mi ha perdonato diminuirebbe un po.

Scoppio in un pianto fortissimo, è la mia valvola di sfogo, poi mi sento avvolgere dalle braccia di mio padre, rimango fredda ma poi rimango, non ha mai cambiato profumo, infondo è mio padre, mi ha dato la vita. Poi si unisce a noi mia madre. La mia vera famiglia, scombussolata e sofferente ma vera.

Pm: vi voglio bene
M: anche io, sei mio padre ma non ti ho perdonato, fatti bastare il fatto che ti abbia detto che ti voglio bene
Pm: grazie ❤️ ci vediamo...

Esce dal portone, mi giro verso mia madre e l'abbraccio. Piango, piango, piango, solo lacrime.

Mm:shh amore, passerà tutto tranquilla
M: perché... Come hai fatto a perdonarlo?
Mm: in realtà non lo so neanche io.

Tra la risposta di mia madre e la sua maglietta diventata nera per colpa del mio mascara colato ci scappa una risata.

Mm: ti chiamo quando è pronta la cena?
M: no, poi io e vale scendiamo quando abbiamo fame
Mm: ok amore.

Inizio a salire le scale ancora sconvolta.
Devo distrarmi.

Spazio autrice

Scusate per l'attesa di 4/5 giorni ma la scuola non lascia neanche il tempo di respirare. ( sto in terza media e sto tra i fogli della tesina per gli esami😂) cmq vi ringrazio per 5 mila letture anche se fra un po siamo a 6 mila. Vi amo tantissimo e grazie del sostegno.

Il mio fratellastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora