La verità è che non ci conosciamo.
Percorriamo ogni giorno le stesse strade, incontriamo le stesse persone, ma siamo ignari di ciò che siamo realmente. Proiettiamo le nostre paure su gli altri, non ci accorgiamo del dolore che possiamo provocare a qualcun altro. Esseri umani significa anche questo.Viviamo attraverso uno schema, un enorme circuito formato da collegamenti, che ci permettono di interagire con chi ci sta intorno. Ma davvero tutto ciò è necessario? Davvero siamo cristallini, trasparenti, quando entriamo in contatto con un nostro simile? Siamo capaci di ragionare, ipotizzare e pensare. Troviamo soluzioni, cerchiamo di migliorare la vita e di renderla più efficiente, eppure non siamo in grado di auto rigenerarci quando sentiamo dolore. Non un dolore fisico, ma un sentimento che si manifesta molto spesso durante la nostra vita.
Siamo solo spettatori o davvero possiamo controllare tutto ciò che vediamo davanti a noi?Abbiamo bisogno di qualcuno.Non importa chi, non importa quando.
L'avere affianco qualcuno, ci rende invulnerabili alla solutine da cui cerchiamo sempre di allontanarci. Parliamo, creiamo dei contatti, ma siamo solo burattini comandati dal nostro cervello, che delle volte, decide al posto nostro. Siamo in cerca d'amore, di gratitudine.La vera verità, quella che fa più male, non è il fatto che non c'è un senso a tutto questo, ma che non siamo in grado di vivere senza dargliene uno. Che sia astratto, tattile. Ci dev'essere, deve esistere.Senza siamo come il vento in estate o il caldo in inverno. Non siamo in equilibrio, perdiamo la concezione di ciò che è e di ciò che dev'essere. Un solo tocco ci rende fragili, come se fossimo fatti d'aria.Ora vi dico la verità, la vera verità.Abbiamo paura.Paura dei cambiamenti.Paura di tutto. Di essere accarezzati dalle mani sbagliate, di essere amati da qualcuno che non amiamo.
Ogni cosa al di fuori,per noi, è pura materia grezza.
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BELLEZZA COLLATERALE
Short StoryQuando la scrittura incontra noi, noi incontriamo noi stessi. Testi e altre cose da leggere.