3° ARTE

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Arte s. f. [lat. ars artis].

| L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana, svolta singolarmente o collettivamente,
che porta a forme di creatività e di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza. Pertanto l'arte è un linguaggio, ossia la capacità di trasmettere emozioni e messaggi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione. |

L’arte è un espressione dove ci imedesimiamo in quello che facciamo.

Circondato da anime vuote, prive di colori, in assenza di aria, nuotai in un mare di false esistenze, non capendo l'origine di tale orrore.Non dirò il mio nome, siamo tutti uguali di fronte a ciò che vediamo, e l'essere etichettati è inutile, data l'immensa uguaglianza delle persone intorno a noi.
Misi in tasca un vecchio pennello, che per anni avevo avuto affianco, senza rendermi mai conto dell'uso che ne potessi fare in passato.Le cose ci accompagnano quotidianamente, ma siamo troppo chiusi per capire il vero significato di ciò che ci circonda. Viviamo in un mondo dove il vedere le cose in maniera diversa, è l'essere pazzi.
Chi dice che i pazzi non vedano le cose in maniera più dettagliata, immensa di come vediamo noi il mondo?
Tutti troppo inutili, anche per le cose più futili di questo mondo.
Dicono che sia tutto collegato, che ogni azione sia stata già studiata da qualcuno più grande di noi, aldilà di tutte aspettative a noi conosciute.L'essere ombre avvolte, ci fa capire quanto sia bello rimanere al buio, e poi riscoprire la luce che per anni ci ha circondato, senza poter però farne mai del tutto parte.
Chi dice che le cose siano per forza così?
Facciamo parte della vita degli altri, e avvolte il loro vedere le cose quasi ci rispecchia, facendoci entrare in un mondo del tutto nuovo, dove i pensieri sono letti, in cui dormirci fa pensare a cose mai viste, non ancora vissute.
Siamo ombre, oppure gabbie rinchiuse al buio, intrappolate?
Saliamo le scale, ma non capiamo il concetto di andare avanti, facendo azioni che ci aiutano nel completare un'idea che ci siamo fatti, oppure di quello che dobbiamo ancora fare.
Studiamo la storia, non riuscendo a comprendere il comportamento della gente, che è vissuta prima di noi.
Camminiamo, non capendo come sia possibile che le cose vadano avanti, senza poter però andare mai indietro.
Perché possiamo mangiare una mela e sputarla, facendola ritornare al suo stato iniziale, ma non siamo capaci di far tornare al presente i nostri ricordi, rivivendoli?
Ogni cosa, tutti i momenti, ogni persona, ha un motivo, oppure è solo per puro caso che le cose esistono?
Perché torniamo a casa, non sapendo da dove veniamo veramente?
È l'idea che ci siamo fatti delle persone a trattarle in un certo modo, o siamo noi che le trattiamo in base all'idea che quella persona ha di noi?
Dicono che l'arte è un modo di vivere la vita, di osservare ogni minima cosa, e da lì creare il più grande caos mai visto.
Pensano e dicono, ma non sapendo che l'essere, e il fare arte, siano due cose opposte.
Quando fai arte, non esisti.
Quando esisti, non sei in grado di fare arte.
La semplicità delle cose, ci rende gli unici a essere ciò che riusciamo a dimostare ogni giorno.Oggi, domani, e mai.

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