Si avvicinò con le mani ancora piene di cenere e qualche fiamma ancora accesa sopra la sua giacca. Un odore di fumo si fece spazio tra i nostri respiri affannosi.
In quella stanza si poteva sentire il vero silenzio dei nostri battiti, che ogni passo più avanti si facevano sempre più forti.
Ogni suo sguardo mi faceva sentire come un vecchio velo, posato e dimenticato.Mi avvicinai e con un panno gli asciugai ogni ferita sulla sua pelle.
Parte del suo volto era distrutto, senza mostrare alcun segno di debolezza.
Potevo notare le sue mani che si stringevano sempre più forte, nonostante le ustioni su tutto il palmo.Ogni suo indumento era ridotto in cenere, tranne la sua giacca che per anni portava con fierezza con sé.
Presi tra le mani il suo volto che ormai era prosciugato dalle sue stesse lacrime.Invece di vedere due occhi, vidi l'anima di un uomo.
Un uomo che mi promise di riaccendere il fuoco che tra di noi, si era spento ormai da anni.E quale espressione migliore per provarlo, se non dare fuoco al suo stesso corpo per alimentare l'amore che in passato riuscì ad unirci?
Un gesto talmente esagerato da lasciare un segno in ogni persona.
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BELLEZZA COLLATERALE
Short StoryQuando la scrittura incontra noi, noi incontriamo noi stessi. Testi e altre cose da leggere.