BELLEZZA COLLATERALE

24° BISOGNO

Abbiamo bisogno di credere in qualcosa per avere almeno un po' di speranza in noi stessi. Non siamo capaci di auto vederci come persone autorevoli, non siamo in grado di dare la colpa a noi stessi se succede qualcosa che non ci va a genio.

Non abbiamo il controllo su quello che ci circonda, ma solo di quello che possiamo fare, e di quello che abbiamo tra le mani.
Ci insegnano che credere in Dio sia una cosa da fare fin da piccoli, quando invece dovremo capire che le cose dipendono da noi, e non basterà una preghiera a salvarci dalle nostre responsabilità.

Non basteranno delle semplici parole rivolte verso il cielo, a negarci la morte.

Siamo il risultato di tante coincidenze, e dare la nostra vita in mano a qualcuno più grande di noi, solo per negare a noi stessi che non siamo in grado di darci da soli delle colpe, ci farà solo sprecare tempo importante.

Più di credere in Dio, dobbiamo credere a ciò che facciamo, cercando di non nascondere le colpe che abbiamo, e di essere consapevoli qualche volta, che avere speranza in noi stessi, è più utile di credere in un amico immaginario che ci guarda dall'alto, non facendo un singolo passo verso di noi.

Sovente o no non mi ritrovo più nel silenzio dei miei stessi pensieri, circondata da mille scatole vuote, piene d'aria.
Sono chiusa fuori, fuori dal mondo, dalla società.
Cado nelle mie stesse bugie, e chiedo scusa a me stessa per non essere stata abbastanza.

Abbastanza per riuscire a respirare in questa gabbia, dove l'aria è veleno, e gli abbracci sono pugni nel petto.
Ad un tratto non respiri, ed ogni insicurezza diventa un taglio.Cerco di non affondare, ma le catene pesano più di me.Affondo, con tutte le cose che per anni mi hanno rinchiusa.

Rinchiusa in me stessa, in ogni posto.
E nessuno lo sa ancora.
Non possono immaginare il dolore che si prova ad uccidersi da soli.

Con i propri pensieri, con le proprie mani.
Ma siamo solo anime
che volano via
dopo ogni respiro.

Andiamo via
così lontano
che quasi ci perdiamo.