Richiesta di MichelaBlack
AU di La famiglia della Forza, tanto per non inventarne uno da capo (-:
Non è lunghissima, spero che ti piaccia comunque!I momenti che chiamava con molta libertà addestramento erano sempre estremamente divertenti per Anakin Skywalker. Ora che i suoi figli avevano compiuto dieci anni, li riteneva (forse a torto, ma sperava di non arrivare a scoprirlo) abbastanza responsabili da cimentarsi in qualche piccola sessione di sparring. Erano uno spettacolo per gli occhi e un toccasana per l'umore; anche Padmé, ogni tanto, assisteva agli allenamenti degli altri componenti della famiglia.
In quel bel mattino estivo erano tutti e quattro in giardino: Padmé seduta all'ombra di un albero per ripararsi dal sole, Anakin in piedi come un vigile insegnante (ruolo che non gli era mai venuto molto bene) e i bambini in mezzo a uno spiazzo erboso con due bastoni che dovevano sostituire le troppo pericolose spade laser.
Anche se erano piccoli, secondo Anakin guardarli combattere era piacevole. Erano bravi per la loro età, non mancava moltissimo alla costruzione di una spada laser propria. Avevano già uno stile ben definito: Luke era molto veloce e spesso imprevedibile, con delle mosse sempre inaspettate, Leia usava molto la punta dell'arma e aveva una tecnica pressoché perfetta. Quello che ad Anakin premeva di più era insegnare loro a combinare le abilità naturali con l'utilizzo della Forza.
"Su, ragazzi, fermatevi un momento" intimò dopo aver seguito il loro riscaldamento iniziale per qualche minuto. "Proviamo la Shii-Cho, d'accordo? Dovreste saperla eseguire a occhi chiusi, ormai. Se siete bravi, l'anno prossimo possiamo iniziare con la forma Ataru".
I bambini esultarono felici, con la madre che scuoteva bonariamente la testa, non comprendendo il loro entusiasmo.
"D'accordo, allora" stabilì Anakin. "Cinque passi indietro. Tutti e due".
I gemelli obbedirono e si allontanarono di qualche metro camminando all'indietro.Anakin si spostò leggermente per non intralciare il duello. "Via!" esclamò mentre faceva partire un cronometro per vedere in quanto tempo uno dei due riuscisse a prevalere sull'altro.
Immediatamente i ragazzini scattarono in avanti per contendersi un primo vantaggio; i bastoni si scontrarono subito di piatto e si respinsero con un rumore sordo. Leia si riprese per prima dall'urto e attaccò spingendo con forza la punta del bastone in avanti. Luke non si lasciò sorprendere, arretrò leggermente e invece che parare il colpo facendo rimbalzare di nuovo le armi l'una sull'altra preferì allontanare il bastone facendolo passare dietro la schiena.
Leia impiegò una frazione di secondo per rendersi conto che la sua strategia era stata forse troppo diretta, e poté solo vedere di sfuggita suo fratello che, con una rapida torsione del polso, faceva volare via l'arma dalla sua mano, scagliandola dietro di sé.
Luke sorrise davanti al proprio trionfo e mantenne il bastone pochi centimetri sopra la spalla destra della sorella. "Ho vinto!" esclamò, la gioia pura negli occhi. Si accorse troppo tardi che Leia stava ridendo troppo per avere appena perso, e fu lì che sentì quello che era chiaramente il bastone della gemella volare dritto contro la sua nuca.
"Stop!" gridò Anakin, fermando il cronometro. "Luke è morto e sepolto. Condoglianze, resto della famiglia, è stata una grande perdita. E, Leia... credo che da domani dovrai fare sparring contro di me".
Padmé scoppiò a ridere davanti alla scena a dir poco comica, che si ripeteva sempre uguale a se stessa come un rituale alla fine di ogni finto combattimento. Anakin era un insegnante unico con un metodo travolgente, così diverso dagli altri maestri Jedi, ed era un piacere assistere alle sue lezioni.
"Questa la vinco io, mi dispiace" disse Leia, guardando con scherzosa superiorità il fratello che giaceva imbronciato sull'erba. "Anzi, no" aggiunse subito, come ripensandoci.
Luke sbuffo e accettò a malincuore la mano tesa della sorella, lasciandosi tirare in piedi. "Quella cosa non era Shii-Cho" borbottò a propria discolpa "non vale. Con lo Shii-Cho avrei vinto io".
Anakin sorrise e gli scompigliò affettuosamente i capelli - c'era una parte di lui che aspettava segretamente che Luke perdesse per poter ammirare la sua espressione adorabile di delusione. "Può darsi, ma sono sicuro che sai anche tu che tua sorella è stata molto pronta. Vero?".
Il bambino acconsentì e allungò con riluttanza una mano a Leia. "Sei stata brava" mormorò."Anche tu, fantademente" concesse la sorella stringendo la mano.
"Bene" disse Anakin "ora che abbiamo portato a termine questa aspra contesa, possiamo mangiare la merenda".
"Evviva!" gridarono i bambini alla vista delle focacce al formaggio che Padmé aveva materializzato da uno di quei posti a loro modo magici che solo le madri conoscono. I gemelli ne agguantarono subito due a testa mentre Anakin, sempre bambino dentro, prendeva quella che la moglie aveva lasciato apposta più grande.
Mentre sgranocchiava spensierato la focaccia, seduto su una pietra, Leia lo raggiunse di soppiatto.
"Papà?" disse timidamente.
"Dimmi" rispose Anakin.
"Io non volevo prendere Luke in testa" mormorò la bambina.
"Non preoccuparti, non gli hai fatto male. Fa parte del combattimento".
"Non è quello che intendevo".
"Che cosa intendevi?".
Leia abbassò gli occhi e diventò tutta rossa. "Io volevo che il bastone volasse sopra di lui e arrivasse nella mia mano" confessò.
Anakin sorrise e gettò un'occhiata a Padmé e Luke, che erano rimasti più lontani. "Non lo diciamo a nessuno, va bene? Domani pomeriggio mandiamo quei due da qualche parte e ci esercitiamo da soli sulla levitazione" disse in gran segreto.
Leia sguainò un sorriso smagliante e corse a prendere un'altra focaccia.
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Pillole di Star Wars
FanfictionOne Shots su richiesta dei lettori sulla saga di Star Wars! Per quanto riguarda i personaggi, faccio solo OT e PT, con quelli nuovi ho problemi di immedesimazione (-: #1 in #vader, #obiwan e #leia il 30/04/2021 ---‐...