76: Anakin, Obi-Wan

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Richiesta di gocciadirugiada06 . Mi permetto di inventarmi di sana pianta un AU in cui Obi-Wan scopre che Anakin è sposato (-:

Anakin Skywalker sedeva sul balcone, con la testa tra le mani, in piedi al peggiore sconvolgimento emotivo che avesse mai provato.

Obi-Wan, il suo maestro, il suo migliore amico, il fratello maggiore che non aveva mai avuto, lo aveva scoperto. L'aveva visto mentre baciava con passione Padmé fuori dal Palazzo del Senato, convinto di essere ben nascosto a occhi indiscreti.

Era un vero disastro. Anakin non voleva affrontare Obi-Wan, non voleva confessare di aver mentito per ben tre anni. Si sentiva male, come se stesse per vomitare. Il suo maestro gli aveva sempre detto tutto, ora si sentiva di certo tradito. La lealtà del giovane Jedi dondolava tra l'amore per Padmé e la devozione verso Kenobi.

"Anakin, è alla porta".
La voce dolce della moglie, insieme alla mano gentile sulla sua schiena, lo riportò alla realtà. Il giovane si alzò lentamente, come se fosse molto anziano, e prese tra le mani il viso della donna: anche lei era chiaramente molto preoccupata.

"Padmé.. ti prometto che andrà tutto bene, d'accordo?" disse, cercando di apparire più sicuro di sé di quanto non fosse realmente.

Lei annuì e lo abbracciò forte, come prima di una lunga separazione. Da quel momento, niente sarebbe più stato come prima.

Anakin sospirò mentre stringeva forte la moglie, poi la lasciò andare gradualmente e si incamminò verso l'ingresso dell'appartamento di Coruscant. A ogni passo sembrava che le sue gambe pesassero il doppio.

Obi-Wan, come annunciato da Padmé, era già sulla porta; dal suo viso non si capiva se fosse perplesso, arrabbiato, felice o semplicemente in pace. Le sue labbra erano tirate in una linea sottile, le sopracciglia impercettibilmente sollevate sopra occhi grigio-azzurri dall'aria più curiosa del solito. Il maestro Jedi teneva le mani incrociate dietro la schiena e il capo leggermente inclinato da un lato.
"Anakin" disse semplicemente, senza sorridere e senza corrugare la fronte.

"Maestro" rispose il più giovane. Non se la sentiva, al momento, di chiamarlo per nome. "Ti devo delle scuse".

"Ti ascolto, Anakin" disse Obi-Wan.

"Mi dispiace per quello che è successo prima" disse Anakin. "Non solo... per quello che è successo in tutto questo tempo. Avrei voluto dirti tutto, ma avevo paura...".

"Allora dimmi tutto adesso" propose il maestro Jedi.

I due uomini entrarono nell'appartamento - Padmé era sparita silenziosamente - e presero posto comodamente sul divano.

"Quindi la senatrice... è la tua amante?" domandò a bassa voce Obi-Wan.

Anakin sgranò gli occhi, risentito. "No!" esclamò. "No, affatto. È mia moglie".
Prese un lungo respiro, guardando il pavimento. "Ci siamo sposati in segreto a Naboo, subito dopo l'inizio della guerra. Ci eravamo innamorati durante il periodo in cui dovevo proteggerla... Non siamo riusciti a lasciarci. Mi dispiace, Maestro, ma in qualche modo... sentivo che non sarei riuscito a vivere senza di lei. Mi dispiace" 

Obi-Wan annuì gravemente; sembrava perso nei suoi pensieri e molto, molto concentrato.

"Rimpiangi la tua decisione di sposarla?" disse dopo un lungo silenzio.

"No, maestro" rispose semplicemente Anakin, gli occhi blu improvvisamente duri e freddi come ghiaccio. "Non la rimpiangerò mai".

"Anche se dovessi lasciare l'Ordine?" .

"Certamente. Lasciare l'Ordine mi spezzerebbe il cuore, ma lasciare Padmé... no, non posso farlo. E se rimanessi un Jedi senza avere lei, diventerei il peggiore che si sia mai visto".

Obi-Wan, ancora una volta, annuì senza dire nulla. Pareva estremamente pensieroso; si stava persino massaggiando i baffi, cosa che faceva solo di fronte a una decisione molto importante.

"Può rimanere un segreto?" implorò Anakin, teso a causa di tutto quel silenzio. "Ti prego, Obi-Wan. Nessuno deve saperlo. Se il consiglio non lo scoprirà, tutto andrà liscio...".

"No" lo interruppe il maestro. "Io non riuscirei a continuare con un segreto così grande, e presto neanche tu. Vivresti nel sospetto e nella paura, diventando un bersaglio facile per il Lato Oscuro. Qualcun altro lo scoprirà come ho fatto io, qualcuno che non sarà così ben disposto e che non esiterà a distruggerti la vita. Sarà troppo tardi".

Quel silenzio più pesante di un trasporto cloni cadde di nuovo sulle loro spalle. Anakin sapeva bene che il suo maestro aveva ragione, ma aveva così tanta paura... la sua vita privata sarebbe diventata all'improvviso di tutti, e il pettegolezzo, la popolarità l'avrebbero schiacciato.

"Hai intenzione di denunciarmi al consiglio?" chiese, sull'orlo delle lacrime.

"Sì e no" disse il maestro, alzandosi. "Voglio raccontare la tua storia al consiglio e aiutarti a far approvare questa tua decisione di sposarti. Ci vorrà molta fatica, ma capiranno". Per un istante il viso perfetto della duchessa Satine si dipinse nella mente di Obi-Wan, e fu più che sufficiente a non fargli rimpiangere ciò che aveva appena detto.

Anche Anakin si alzò, gli occhi luminosi e lucidi. "Veramente, maestro?".

"Certo".

"È una strada lunga".

Obi-Wan strinse la spalla di Anakin con un sorriso fraterno. "Per questo voglio farla con te".

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