1. Benvenuta nella Radura

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È tutto buio.

Sembra quasi che mi manchi il respiro.

Provo a parlare, ma la gola brucia così tanto che mi porto le mani ad essa.

Una voce rimbomba nella mia testa, una voce maschile, sincera, leggermente rauca e con un tono di speranza: "Ricorda perché l'ho fatto..."

Chi è... Perché mi sembra così familiare... Dove mi trovo??? 

Cerco di rialzarmi mentre le pareti di metallo stridono attorno a me e luci blu e rosse lampeggiano ad intermittenza, fino a quando tutto si ferma di colpo, facendomi cadere a terra con violenza.

L'odore dell'umidità si espande per l'aria insieme al rumore metallico che rimbomba, seguito da un tonfo che fa vibrare leggermente il pavimento sotto di me.

Sento dei bisbigli attorno a me mentre apro gli occhi, e il grigio della grata di metallo mi circonda. I miei capelli biondi mi cadono disordinati davanti al viso.

Mentre svariate voci parlano tutte assieme, una si distingue per la sua chiarezza e la tonalità più sottile: "Newt, allora? chi è?" alzo lo sguardo spostando i capelli indietro con uno scatto.

"Oh caspio... una ragazza!" esclama una voce accanto a me. Mi volto di scatto e il mio sguardo cade su un ragazzo di circa 16 o 17 anni. È biondo, con capelli spettinati che gli ricadono sulla fronte, e occhi color nocciola che brillano di curiosità. È alto e magrolino. Istintivamente, striscio indietro, appoggiando la schiena contro una cassa di legno.

Tra i mille pensieri che mi affollano la mente, uno si fa strada con insistenza mentre guardo attorno a me: non riesco a individuare nessun oggetto che potrei usare come arma, né per difendermi né per attaccare.

"Hey, tranquilla. Sei al sicuro ora," dice il ragazzo con una voce calma e rassicurante. Ma, come una melodia spaventosamente familiare, quelle parole riempiono l'aria attorno a noi. Per un istante, colgo nel suo sguardo la stessa sensazione che provo io, e non posso fare a meno di pensare... strano. Sento di aver già incontrato quegli occhi color nocciola più volte, come un richiamo profondo che risuona dentro al petto.

Cerco di parlare, ma non riesco. La situazione non cambia di una virgola. Il ragazzo si avvicina. "Non puoi parlare... ma non preoccuparti, ora usciamo da qui. Va bene?" mi chiede, sorridendo mentre mi porge la mano.

Lo fisso con una certa diffidenza. Chi è? Cosa vuole da me? Dove siamo? Dovrei fidarmi di lui?

Con questi dubbi che mi affollano la mente, inclino leggermente la testa verso sinistra, fissando i suoi occhi marroni e il suo sorriso accogliente e sottile. Mi sembra così familiare... ma perché?

Esito un istante, ma appena la mia mano tocca la sua, un brivido mi percorre il corpo. Sembra che anche lui abbia provato la stessa sensazione, notando la stessa reazione. Mi aiuta ad uscire da quella situazione.

Una volta fuori la prima cosa che noto è l' essere completamente circondata da ragazzi, intanto che il biondino di prima mi guida tra tutta quella gente sento commenti tipo:

"Ma è veramente una ragazza?!"
"Porco caspio, se tutte le ragazze sono così dovrebbero mandarne altre"
"La prenoto"
"Zitto testa di caspio non ti cagherá mai" e altri commenti simili.

Il biondo si ferma davanti ad un ragazzo di colore, alto, muscoloso, con gli occhi scuri che mi osserva per un attimo con sguardo severo e poi sorride leggermente "Forza Pive tutti a lavoro, Newt porta la Fagiolina da Jeff e Clint ha una ferita sulla gola" sorride poi va via.

"Si Alby, vieni Fagio" dice il ragazzo, che ho capito si chiami Newt, mettendomi una mano dietro la schiena.

Ci incamminiamo verso un capanno di legno, nel tragitto mi guardo intorno, ci sono delle mura altissime che, formando un quadrato, circondano tutto, alcuni alberi, casette di legno, un grande prato, orti... Ma la mia attenzione viene catturata ancora dalle mura dove ci sono delle sottospecie di porte gigantesche aperte...

In pratica siamo in un quadrato fatto da mura gigantesche con al centro piante e casette in legno...?

In che razza di posto sono finita?

"So che hai molte domande ma non ti preoccupare dopo ti farò fare un giro, ma adesso ti porto dai medicali" dice Newt, vedendo la mia espressione tra lo stupito e curioso. Annuisco piano e mi rivolge un caldo sorriso comprensivo, che mi esprima una strana calma, ed entriamo in un capanno di legno con dei lettini e scaffali.

"Jeff c'è la nuova Fagiolina" dice Newt, poi sento una voce "Arrivo Newt, un sec-..." la voce si blocca di scatto e da dietro una parete vedo spuntare un ragazzino sui 15/16 anni dalla carnagione scura, ricciolo, bassetto e magrolino, "Hai detto Fagiolina? Con la A??" il ragazzo si avvicina.

"Porco caspio Newt, è davvero una ragazza?" dice incredulo, ma perché fanno così? Dai non sarò mica la prima ragazza che vedono.

"Tu che dici? Comunque, non riesce a parlare e ha una ferita sulla gola" dice Newt.

"Okay... Em io sono Jeff... Siediti pure su quel lettino" dice per poi andare a prendere un cerotto e dell' acqua, intanto io mi siedo sul lettino guardando Newt, che è in piedi appoggiato ad una parete di legno a braccia conserte, sorridente, Jeff torna e si siede affianco a me, prende un panno e lo mette nell' acqua.

"Puoi spostare i capelli per favore?" chiede gentilmente alzando il panno e strizzandolo, guardo Newt che mi annuisce e sposto i capelli con le mani.

Guardo Jeff che comincia a guardare il mio collo con espressione ferma, perché continuo ad osservare Newt? Perché mi sembra così familiare?

"Em Newt...? Forse dovresti venire un attimo qui..." dice Jeff, Newt si avvicina e si siede accanto a me con un'espressione dubbiosa in volto, "Guarda, è un taglio... Come se le avessero tagliato la gola, ma sta già guarendo, non è di minuti o ore fa... Ti fa male?" dice Jeff indicandomi il collo e con la mano faccio il segno così così. "Quando credi possano averglielo fatto?" chiede puntando gli occhi sulla ferita "Giorni fa, anche se per dirlo dovremo guardare domani e nei giorni a venire, per capire il tempo di guarigione... Da lì potremmo capirci qualcosa... Ma per ora posso darti una pastiglia anti dolorifico" continua Jeff "Sicuro possa mangiare?" Chiede Newt e il ragazzino annuisce "O non sarebbe qui. Chiunque ci sia dietro tutto questo la stava già curando" dice osservando ancora il mio collo e cammina verso degli scaffali frugando in un cassetto.

Noto l'espressione di Newt che da dubbiosa passa a preoccupata "Potrà parlare?" chiede il biondo passando lo sguardo da me a Jeff, "Si ma non si deve sforzare finché non sentirà più male e poi da lì vedremo" dice Jeff dandomi la caramella e cominciando a tamponare la ferita con un panno per poi metterci un cerotto abbastanza lungo.

"Bene così" dice Newt alzandosi "Vieni Fagio ti faccio fare il giro della Radura, ciao Jeff" "Ciao Newt, Fagio" li saluto con un cenno della mano e seguo Newt.

Anche lui è familiare...

Ciao a tutti cari lettoriSpero che questo inizio vi piaccia

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Ciao a tutti cari lettori
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Kate22Venus 💙

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