11.

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POV DI SOFIA
Mi svegliai per la prima volta dopo giorni e stavo bene, il mio petto bruciava ancora per via della cicatrizzazione, ma stava passando.
Solitamente ci metteva molto meno tempo a guarire, la mia pelle si rimarginava subito, ma questa volta visto che aveva colpito il cuore, ci sarebbe voluto un pò più di tempo.
Non ha importanza, la cosa importante è che sono viva, pensai.
La prima cosa che notai nella stanza fu Hero.
Era ancora seduto sulla sedia accanto al mio letto e la cosa mi rese felice. Mi faceva piacere che fosse accanto a me, nonostante le nostre divergenze ci tenevo molto a lui e averlo al mio fianco era ciò che desideravo di più.
<<Ehy, sei già sveglia? >> chiese Hero.
<<Si, non riesco più a dormire >>
<<Fuori è ancora buio, che ore sono? >>
<<Le 4 e mezza.
Voglio andarmene da qui>> dissi, iniziando ad alzarmi dal letto.
<<Sofia ti prego rimettiti a letto, non fare cavolate. Ti sei appena svegliata dopo un brutto trauma perciò non andrai da nessuna parte>>
<<D'accordo mi rimetto a letto>>
<<Ecco ora va bene.. Comunque riguardo ciò che ti stavo dicendo prima>> aggiunse Hero, alzandosi dalla sedia.
<<Ti ascolto>>
<<Volevo darti delle spiegazioni per come mi sono comportato, dirti perché ho fatto ciò che ho fatto 5 mesi fa>>
<<Si, penso di meritarmele>>
<<Dopo che ho ucciso mio padre e dopo che c'è stata la guerra col mio vecchio branco, è come se avessi avuto un blocco mentale.
Non riuscivo più a ragionare o pensare bene, non ero stabile se posso dirlo così.
Nonostante tenessi tantissimo a te, sapevo che se ti fossi rimasto accanto non avrei fatto altro che peggiorare la situazione, perché in quel momento non sarei riuscito a darti ciò di cui avevi bisogno.
L'Hero che conoscevi era morto e quello nuovo non ti sarebbe piaciuto>>
<<Tu hai preferito fare di testa tua senza consultarmi, hai preso una decisione al mio posto quasi come se fossi una bambina.
Tu non sapevi come avrei potuto reagire, se me ne avresti parlato magari avrei cercato di starti accanto come potevo>>
<<In quel momento volevo stare solo, non me la sentivo di stare con nessuno, ma questo non toglie il fatto che io ti amassi>>
<<Capisci che ciò che dici non ha senso?
Se ami una persona non la lasci andare.. Comunque apprezzo il fatto che tu mi stai dicendo tutte queste cose>>
<<Ma? >>
<<Ma non lo so Hero, devo pensarci bene.
Voglio prima rimettermi al 100% e poi valutare>>
<<Certamente, ti lascio il tuo tempo>>
<<Grazie>>
<<Ora vado altrimenti le infermiere mi uccidono>>
<<Si, ci vediamo>>
<<Ci vediamo>>

Le parole di Hero mi avevano molto confusa, non mi aspettavo di vedere quella versione di lui.
Sapevo o comunque mi sentivo, dentro di me, che prima o poi sarebbe tornato per darmi delle spiegazioni, ma il fatto che provasse ancora qualcosa per me mi aveva lasciata spiazzata.
Io l'amavo e questo non potevo negarlo, l'amavo più di qualsiasi altra persona al mondo, più di quanto amassi me stessa.
Ma non ero pronta a tornare con lui, non me la sentivo, avrei dovuto rivivere una situazione di continue insicurezze, di dolore e sofferenza e al momento volevo solo avere un pò di serenità.
Tentai di addormentarmi più volte, ma senza riuscirci.
La mia mente pensava sempre a quelle parole, ero in uno stato confusionale formato da tanti pensieri e dubbi sul quale fosse la cosa migliore da fare.
Riuscì a prendere sonno ma vennì svegliata alle 8 dalle urla assordanti di Kim.
<<Ommioddio sei sveglia, non sai quanto mi rende felice.
Pensavo di averti persa per sempre, posso abbracciarti? >>
<<Certo che puoi, ma fai piano>>
Mi abbracciò, con delicatezza stranamente.
<<A me un abbraccio non me lo dai? >> mi chiese James, con un sorriso stampato sulle labbra.
<<Oh ma certo, vieni qui>>
<<Come ti senti? Mi hai fatto prendere un brutto spavento>>
<<Sto molto meglio, è rimasto solo un pò di bruciore.
Ma hai notizie di Anthony? >>
<<L'hanno arrestato Sofia, l'ho fatto rinchiudere io stesso. Non merita di essere libero>>
<< Verrà condannato?>>
<<Stavamo aspettando te per decidere, sei tu l'Alfa. Sei tu al comando>>
<<Non appena mi riprenderò faremo una sentenza, se fosse per me lo ucciderei già adesso>>
<<Non dirlo a me>>

Kim e James se ne andarono e mi lasciarono di nuovo sola.
Oggi sarebbe stato l'ultimo giorno che avrei passato qui, finalmente sarei tornata a casa mia e avrei dormito nel mio letto.
I pensieri vennero di nuovo a farmi visita, ed ogni angolo della mia testa non faceva altro che ricordarmi quanto amassi Hero e quanto lo volessi con me.
Cercai di addormentarmi nella speranza che nei miei sogni avrei trovato la risposta che tanto cercavo.






Ciao a tutti, questo è l'undicesimo capitolo della storia.
Ho deciso di farvi una sorpresa e pubblicarvi anche questo capitolo, in modo da farmi anche perdonare per il ritardo nella pubblicazione degli scorsi capitoli.
Spero tanto che vi piaccia e vi auguro una buona lettura 😘
-Sofia 💝

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