Al chiaro di luna 2

19.

Pov di Sofia
Il giorno tanto atteso era finalmente arrivato.
Oggi io ed Hero ci saremmo sposati e non non stavo più nella pelle.
Ogni cosa era stata organizzata nel migliore dei modi, la stanza del ricevimento era abbellita da numerosi fiori ed al centro di essa, erano stati messi diversi tavoli che come ogni matrimonio passato, avevano incisi lo stemma del nostro branco.
Era tutto pronto, mancava solo la cosa fondamentale, ovvero gli sposi.
Non vedevo l'ora di vedere come si fosse vestito Hero, adoravo vederlo vestito elegante e sapere che lo stava facendo per sposarmi, mi rendeva ancora più emozionata.
Il mio abito, invece, era un classico abito bianco da sposa, con la gonna ampia che veniva ricoperta da numerosi nastrini.
Dopo aver indossato l'ultimo pezzo del vestito, mi recai nella stanza del ricevimento.
<<Sofia non dovresti essere qui, Hero arriverà a breve e sai che lo sposo non deve vedere la sposa.. >> disse Kim nel panico più totale.
<< Prima della cerimonia, lo so Kim, tranquilla. Ero passata solo a vedere come andassero le cose>> risposi, finendo la frase che lei stessa aveva cominciato.
<<Qui va tutto benissimo e lascietelo dire.. Sei splendida>>
<<Lo pensi sul serio? >>
<<Certo che si, vorresti dire il contrario? >> replicò, con gli occhi che iniziavano a diventare lucidi.
<<Grazie, per tutto.
Ora vado.. Ci vediamo dopo>>
<<A dopo>>

Nella restante ora che avessi prima della cerimonia, decisi di fare una preghiera per i miei genitori, per ringraziarli di ogni cosa che avessero fatto per me.
Mi spezzava il cuore sapere che nel giorno più importante della mia vita, loro non potessero esserci, ma sapevo dentro di me che in qualunque posto essi si trovavano, mi sarebbero stati accanto.
Il tempo di finire la preghiera e James arrivò.
<<Allora, sei pronta? >> mi chiese, prendendomi sottobraccio.
<<Per niente, ma non vedo l'ora >> risposi, con l'ansia che iniziava a farsi sentire.
Pov di Hero
Il mio cuore esplodeva dall'emozione, non vedevo l'ora di vedere Sofia vestita da sposa.
Avevo provato più volte ad immaginare la sua bellezza in un abito del genere, ma non c'ero mai riuscito.
Il mio cervello non sarebbe mai riuscito ad immaginare così tanta bellezza.
La marcia nuziale iniziò a suonare e nella stanza, finalmente, entrò Sofia.
Il suo abito mi lasciò senza fiato.
Era ancora più bello di quanto la mia scarsa mente lo avesse immaginato.
Lei era splendida in ogni cosa, a partire dai capelli  ondulati che gli scendevano sulle spalle, alle perle che portava al collo che gli facevano brillare il viso.
Era la rappresentazione della perfezione.
James la consegnò a me, facendo intrecciare la sua mano con la mia.
<<Siamo tutti qui riuniti oggi per celebrare il matrimonio tra Hero Hant e Sofia mckeen.
Prego accomodatevi>> disse il prete, iniziando finalmente la cerimonia.

Aspettavo questo momento da così tanto tempo, in passato pensai che non sarei mai riuscita a riconquistarla, a farla di nuovo mia, ed il pensiero che oggi sarebbe diventata mia moglie, mi rendeva l'uomo più felice del mondo.
<<Ora passiamo al sodo, Signor Hant, vuole lei prendere come sua legittima sposa la signora mckeen? >>
<<Lo voglio>> risposi emozionandomi.
<<E lei, Signora mckeen, vuole prendere come suo legittimo sposo il signor Hant? >>
<<Con tutta me stessa>> rispose Sofia, guardandomi negli occhi e sorridendomi.
<<Per il potere che mi è stato conferito dalla Chiesa e dallo Stato, vi dichiaro marito e moglie. Signor Hant, può baciare la sposa>>
Non me lo feci ripetere due volte.
Presi il viso di Sofia tra le mani e la baciai, sentendo il mio cuore che ormai batteva all'unisono con il suo.
Il resto della serata andò benissimo, ci siamo divertiti in ogni istante ed è stato tutto come entrambi avremmo voluto.
Ormai eravamo rimasti soli.
<<Perché non vuoi andare in luna di miele? È un rito di passaggio per gli sposi>> gli chiesi facendo del sarcasmo.
<<Perché a me non importa tutto questo, la mia luna di miele sei tu. Mi basta avere te per essere felice>>
<<Lo sai che ti amo? >>
<<Ti amo anche io>>
La guardai per un istante.
Quella donna era tutto ciò che avessi sempre voluto, non potevo desiderare altro se non lei.
I nostri corpi si unirono ripetutamente, l'amavo più di quanto avessi mai potuto amare in vita mia e la cosa mi spaventava, perché sapevo che senza di lei , non sarei mai riuscito ad andare avanti.

Ciao a tutti, questo è il diciannovesimo capitolo della storia.
Spero tanto che possa piacervi e vi auguro una buona lettura😘
-Sofia💝