L'inizio di tutto

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Percy era il miglior spadaccino che io avessi mai conosciuto...non scherzo.

Avevamo combattuto uno contro l'altro per ore, sotto gli occhi dei così detti " sostenitori" ( erano così?😅).
Avevo disarmato Percy due volte ( tra cui una con la magia...)
Erano passati cinque anni da quando avevo sconfitto il Basilisco nella camera dei segreti...ma nonostante ciò ero ancora discretamente abile con la spada.

" Ora dobbiamo solo aspettare i voti dei sostenitori" disse Percy, dopo un lungo allenamento.
Non sapevo perché ma ero preoccupato.
Forse era per la voce che avevo sentito nel sogno.
Forse era perché non ero ad Hogwarts.
Forse era perché avevamo un favorito contro di noi.
Ero talmente immerso nei miei pensieri che non mi resi conto che stavo per entrare nel bagno delle ragazze.
Per fortuna Percy mi strattonò e ci dirigemmo verso la nostra camera.

Il Giorno dopo avremmo affrontato gli Hunger Games.

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Il fatidico giorno arrivò.
Hagrid ci salutò dall'altra parte di una teca di vetro e come ultima cosa mi disse: " non morire, o ti ucciderò io"
Non so quanto fu efficace la frase,
Perché Percy si mise a ridere.
Pessima idea.
Hagrid lo fulminò con lo sguardo e disse che se mi avesse abbandonato in mezzo a tutto quel casino avrebbe liberato il suo amatissimo cane a tre teste per ucciderlo.
Mooolto gentile Hagrid...
Almeno Percy abbassò la cresta per un po'...

La mia tuta era di un colore rosso rubino e con delle strisce giallo ocra sulle maniche.
Erano i colori tipici di Griffondoro.
Percy aveva la tuta di un blu scuro e con la scritta " figlio dello scuotitore" sulla schiena.
La scritta era in greco antico.
Percy era leggermente dislessico e capiva solo quella lingua.

Io nascosi la mia bacchetta nella manica della tuta e Percy fece lo stesso.
Non era così stupido infondo.
Scherzo.

Il nostro caro amichetto del distretto uno era interamente nero pece.
Stava parlando con altri tributi.
Aveva detto che era stato uno dei pochi a sopravvivere negli scorsi
Hunger Games...
Era stato quasi ucciso da Katniss Everdeen.

Percy sbiancò a quel nome.
Io pure.
Quella ragazza era esattamente quella che aveva dato il via a una ribellione.

Se c'era anche lei in questi giochi...
Eravamo nella merd...ehmm
Nella cacca forte
(No Hermione...NON ho detto una parolaccia.e lo so Ron...
Non dovevo fidarmi di quel tipo)

Un braccio mi prese e mi spinse dentro una specie di ascensore.
Essa mi trasportò in superficie...
Ma io avrei preferito restare giù.
La mia solita fortuna...

Non sapevo dove mi trovavo e, modestamente, non avevo neanche voglia di saperlo.
Eravamo in una specie di giungla.
Davanti a me su estendeva un enorme campo con una specie di retro- aereo.
Era pieno di zainetti e di armi.
Dopo ciò si estendeva una giungla immensa.

Un tabellone appari sul retro-aereo
E iniziò un conto alla rovescia.

Meno dieci ... Nove...otto...

Io e Percy ci scambiamo uno sguardo.
Solo ed esclusivamente gli zaini.
Le armi ce le avevamo.

Sette...sei...cinque...

Pensai a Ginny.
A Ron.
Ad Hermione.
Glielo dovevo. Non dovevo morire.
Non così.

Quattro... Tre... Due... Uno...

Quando il tabellone si azzerò fu la fine del mondo.
Erano iniziati i 76 Hunger Games.

Due Eroi... Lo Stesso Destino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora