Il figlio di Poseidone

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Era un giorno qualunque.
O almeno se si parla negli Hunger Games.
Percy aveva mangiato solo mele e la sua ferita sulla gamba peggiorava.
Non potevo guarirlo.
Era stato ferito da un'arma magica.
Non si poteva guarire con magia semplice.
Forse Hermione ce l'avrebbe fatta.
Io ho di certo.
Il pensiero di Hermione mi fece arrivare a pensare a Hogwarts.
Mi sfondzai di non piangere...

"siamo mattinieri ehh... " disse il mio clone senza occhiali.
cercò di alzarsi ma il suo accurato piano fallii
gemette di dolore appena flette la gamba.

"resta a dormire Jackson...la tua gamba non può essere curata con la mia magia quindi se non vuoi avere una gamba amputata sarà meglio che tu ti riposi.
vado a prendere del cibo. NON ti muovere da li."

Prima che Percy potesse ribattere, io mi allontanai...
verso la mia possibile morte.

trovai un furetto.
la prima cosa che pensai fu Malfoy.
Faccia da furetto.
il mio secondo (ok...forse anche primo...) acernimo nemico.

Arrivai in un lago che avevo visto il giorno prima...
Ad ogni pesce pensavo che fosse la faccia di Lord Voldemort.
Infilzai un pesce.

Questo è perché mi hai reso orfano uccidendo i miei genitori...

Ne infilzai un altro...

Questo è per avermi ucciso il padrino...

non so per quanto andai avanti
ma mi ritrovai in lacrime.
Continuavo a spappolare un pesce pensando a tutte le persone che erano morte per salvarmi.
Le lacrime bagnavano il mio volto e le ferite bruciavano .

"Ecco un semidio in difficoltà..."
disse una voce.
Dopo una battuta di pesca non credo sia piacievole incontrare sconosciuti davanti alla propria porta di casa...
o almeno non per me.

"Bene mio caro semidio...vediamo che cosa riesci a fare..."
disse sempre la voce.
io mi avvicinai di soppiatto e estrassi la bacchetta.
ma il mio aiuto non serviva o almeno per ora.

Percy evocò (non chiedetemi come...)un onda gigante proveniente dal piccolo laghetto in cui io avevo pescato i pesci per la cena.
Immaginatevi la mia faccia...

"Non ne sarei così sicuro..." disse Perseus ( non ditegli che ho detto il suo vero nome... Per favore)
Ma erano troppi, perfino per lui.

" Vediamo quanto sei invincibile con questa spada!"
Un ragazzo si buttò su Percy.
Il semidio perse la concentrazione e la massa d'acqua evocata finì sui suoi aggressori.
Ma solo una piccola parte.

Allora mi buttai nella mischia.
" Hey!" dissi.
Hermione mi avrebbe ucciso per questo.
" Posso divertirmi anche io?"
Tutti si girarono verso di me.
Mossa sbagliata.
Urlai incantesimi a caso e ne abbattei uno a uno.
Erano cinque.

" Un aiutino?" disse Pers...Percy.
" Nessuno ti aiuterà caro mio" disse il ragazzo.
" Dimentichi una cosa...
Attento a volare alto..."
Che brutta freddura....che brutta freddura.

Feci levitare l'aggressore.
Percy si alzò ansimante e insieme lo buttammo in acqua.

"Ok, basta adesso Jackson..."dissi io.
Ma lui non mi ascoltava.
Continuava a ordinare all'acqua di non farlo uscire dal laghetto.

Tirai una sberla a Percy che sembrò rinvenire.
L'aggressore uscì dal laghetto e disse :" state attenti, vedranno che io non torno più e ne manderanno altri e poi altri ancora, finche non sarete morti."
detto ciòsi buttò dalla scogliera vicino al rifugio.

Percy mi guardò con occhi enormi e poi disse, rivolto al pesce : "Stasera sushi?".

Due Eroi... Lo Stesso Destino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora