Lasciando cadere tutto a terra, si alzò, si girò e corse incontro a una di quelle persone che l'avevano fatta cadere. Gli occhi dell'alto ragazzo si spalancarono dallo shock quando Alice lo colpì violentemente allo stomaco e al petto. Egli cadde, respirando affannosamente e tossendo... sangue. Si sedette sull'asfalto, stringendosi la pancia, ma Alice lo colpì alla testa con il ginocchio. Iniziò a tossire ancora più sangue quando... Alice afferrò la sua gamba e, con il piede, la ruppe. Un rumoroso "crack" fece eco tra le pareti della scuola. Stava per fare lo stesso con il braccio, quando vide un secondo ragazzo correrle incontro. Schivò il suo pugno, colpendolo poi alla schiena con il gomito, facendolo cadere sul terreno. Il ragazzo più basso si rialzò e Alice lo colpì nuovamente sullo stomaco, sfigurando poi la sua già danneggiata faccia, colpendolo più e più volte, finché non vide il suo naso e la sua bocca sanguinare. Egli cercò di fermarla, ma era troppo debole e non poteva fare altro che subire ogni singolo colpo. «ALICE, FERMATI!» sentì qualcuno gridarlo, correndo verso il posto. Guardò in alto, con un pugno sollevato pronto a colpire ancora, ma si fermò quando vide le facce terrorizzate dei presenti, Ann compresa. Uscì dalla terribile fase in cui era entrata e guardò verso il basso, sulle nocche sporche di sangue e la faccia deturpata del ragazzo. "Che cos'ho fatto? Non ero io, non l'ho fatto io! Perlomeno non ne avevo intenzione!" pensò, con le lacrime agli occhi. Sì alzò velocemente, allontanandosi dalle malridotte vittime, correndo via dal terreno della scuola e poi attraverso la foresta. Corse nel suo bagno, cercando nell'armadietto medicine per disinfettare le ferite che si era provocata. Versò dell'alcool sui tagli e lavò via il sangue. Guardò le piccole e bianche bolle di schiuma formarsi in ogni taglio sulle sue mani e sul gomito. Una volta bendate, si appoggiò con le mani sul tavolo e cominciò a fissarsi nello specchio del bagno. «Che cos'ho appena fatto? Ho avuto... una crisi? L'ho mai fatto prima?» sussurrava a se stessa, con la testa piena di domande. «Oh, no... certo che no. Dovevo solo proteggerti..." rispose la bocca riflessa, usando la sua stessa voce. Alice saltò all'indietro, con gli occhi spalancati e il viso pallido. Il suo riflesso le aveva appena parlato.
«Cosa? Chi sei, tu?!» chiese, tremante.
Dopo una lunga pausa, la gracchiante voce le parlò un'altra volta:
«Sono la tua migliore amica. Non ricordi?» risposero le sue labbra.
Delle lacrime scesero giù per le sue calde guance. La sua testa divenne improvvisamente pensante, cadde a terra, stringendosela e urlando. La voce era dentro la sua testa e gridava le stesse frasi più e più volte. "Non ti ricordi di me, Alice? Sono la tua migliore amica... la tua unica amica."
Le settimane seguenti, la voce non tornò. Ma Alice non era più la ragazza che era una volta, diventò violenta, si arrabbiava per qualsiasi cosa, aveva improvvisi momenti di riso usciti dal nulla e spesso ricorreva alle mani o rubava cose agli altri. Era strano, si sentiva come se la sua mente fosse stata sostituita da quella di qualcun altro. E, ovviamente, dopo essere stata espulsa, non ebbe altra scelta se non restare nella sua stanza, non mangiando, non parlando, evitando completamente ogni tipo di interazione. Questo continuò per parecchi mesi, fino a che le sue emicranie peggiorarono, arrivò a pregare, urlando e piangendo, perché tutto questo finisse. Non poteva andare da un medico o uno psicoterapeuta, loro l'avrebbero sicuramente etichettata come malata e l'avrebbero rinchiusa in un manicomio. Non poteva permettere che accadesse.
Un giorno un violento scontro, dovuto al fatto che il signor Rogers fosse ubriaco, le provocò diversi tagli sulle braccia. Mentre piangeva e la sua mente pressava ancora di più nella sua scatola cranica, iniziò a sentirsi sempre più debole, finché non vide tutto nero.
Quando si svegliò, si ritrovò sdraiata sul pavimento della sua camera, i suoi muscoli le dolevano, come se fossero a stati fatti a pezzi, per poi essere ricuciti assieme. Si alzò, il mal di testa era sparito, ma si sentiva tanto stanca ed affamata. Scese per le scale, incespicando verso la cucina, per poi aprire violentemente il frigorifero. Niente, era quasi completamente vuoto. Sospirando, si coprì la testa con il suo cappuccio, si infilò le sue scarpe nere e uscì di casa. Dirigendosi verso il più vicino negozio di alimentari, passò davanti a un negozio di televisori e una notizia in particolare trasmessa in una delle TV catturò la sua attenzione: «Ultime notizie! È stato ritrovato il corpo di un uomo, ferito a morte da un'arma contundente. Saranno date più informazioni alle 23:00.» disse la ragazza mora del TG.
Alice continuò a camminare verso casa, tenendo le buste della spesa lungo i fianchi; il freddo vento autunnale soffiava su di lei. Quando entrò a casa, non c'era traccia del signor Rogers. Sollevata, gettò le buste sul tavolo della cucina, prendendo poi una lattina di zuppa da prepararsi per cena. Accese la TV, scegliendo poi il canale del telegiornale, in cui appariva la stessa donna mora che aveva visto nella TV in vetrina, che teneva nelle sue mani curate dei fogli. «Un uomo è stato ucciso alle 18:15, oggi, il suo corpo è poi stato trovato in un vialetto di Richards Street. L'uomo era di razza caucasica, la cui età si aggirava ai 40 anni. La maggior parte degli arti e persino la testa non sono stati ritrovati, così non è stato possibile riconoscerne l'identità...» la donna continuò ad aggiungere insignificanti dettagli. Dopo aver finito la zuppa, salì al piano superiore. Si fermò quando sentì l'odore di qualcosa di putrefatto. Continuò a salire, finché non si ghiacciò. Un martello giaceva nel corridoio, coperto di sangue. In preda al panico, corse nella sua stanza e sbatté la porta alle sue spalle. Respirava pesantemente e il battito del suo cuore le rimbombava nelle orecchie, finché non emise un urlo raccapricciante.
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•A BREVE LA QUARTA PARTE! BUONA DOMENICA!•
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CREEPYPASTA 2
HorrorEcco a voi il continuo del libro ☆ Creepypasta ☆ ^.^ Il libbro fatto apposta per coloro che amano le storie HORROR e le CREEPYPASTA: oltre a ciò due piccole serie: -LE TOP 5 PIÙ INQUIETANTI -I POSSESSORI (una serie horror) Ps. Non tutte le storie...