4. Il segreto.

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LEVI P.O.V.

Arrivò anche il giorno della gara di volo, alla quale si fece vivo Erwin, portando con sé Eren.
Andai ad accoglierli.
"Non ci speravo nella vostra presenza, mi avete sorpreso"
"Ciao anche a te, Levi"
"Ciao. Ciao, Eren"

Girò la testa dall'altra parte. Sicuramente non voleva neanche venire, e non potei evitare di farmi scappare un sorrisetto divertito.
"Vi accompagno ai vostri posti" e così feci, aspettai che loro si sedessero, e poi mi girai, con l'intenzione di andarmi a sedere anch'io, quando una mano mi bloccò, afferrandomi per l'avambraccio.

Mi girai e notai che era Eren.
"Sì?" chiesi, alzando un sopracciglio.
"Volevo dirti..." e si avvicinò al mio orecchio. "Che Erwin mi ha scopato per bene. E a giudicare da quanto godeva, forse non sono proprio un moccioso" e piantò i suoi occhi nei miei, aspettando una reazione.

Non gli diedi alcun cenno, semplicemente lo guardai, fulminandolo con lo sguardo (non potei evitarlo) e mi girai dandogli le spalle. Mi alzai in volo e, ignorando Erwin che mi stava chiamando, mi andai a sedere al mio posto.

EREN P.O.V.

Risi sotto i baffi e tornai a sedermi accanto al mio Maestro, che ora mi stava fissando con uno sguardo di rimprovero sul viso.
"Che cosa hai fatto?"
"Io? Nulla. Perché?" dissi, innocente.
Non rispose, e tornò a guardare l'inizio della gara, cominciata da poco, che ora vedeva in testa un angelo donna, con una coda.

Sbadigliai dalla noia, quanto erano monotoni gli angeli, tutto ruotava intorno al divertimento senza ferire il prossimo.
Mi chiedevo come facessero a non addormentarsi in eventi come questo.

Quell'angelo donna, comunque, tagliò il traguardo, e Levi recuperò la corona per la vincitrice e gliela mise sulla testa.

Le disse due, tre parole, e lei gli saltò in braccio, per poi stampargli un bacio a stampo sulla bocca, cosa che mi confuse.
"Sono...un po' confuso" mormorai, girandomi verso Erwin.
Aveva uno sguardo di fuoco mentre li guardava, e io non potei evitare di digrignare i denti.
"Io non molto. Loro due sono fatti così."
"E allora perché vi stanno rodendo le ali?!"
"Non so di cosa tu stia parlando" mi liquidò.

Levi prese la parola e tutti si girarono ad ascoltarlo.
"Che dire. Complimenti ad Hanji per aver vinto. Di nuovo." si rivolse a lei. "Hai rotto un po' i coglioni, quando ti ritiri?"
Lei rise e tutti cominciarono ad alzarsi.
"La festa è finita, andate in pace" ironizzò l'angelo e si allontanò per seguire la sua compagna.

Il Maestro si alzò immediatamente e lo seguì, sotto i miei occhi in parte confusi e in parte pieni d'ira.
Ma Levi, dopo quello che gli avevo confessato, lo avrebbe sicuramente respinto ancor di più, e così avrebbero dato un taglio a quella storia, cazzo!!
Sorrisi internamente, diabolico.

LEVI P.O.V.

"Levi"

Mi girai verso Erwin e lo guardai, cercando di nascondere il fastidio e l'anormale rabbia che io, angelo, non avrei dovuto affatto provare in quel momento.
"Dimmi"
"Ho una domanda da farti. Pensavo che tu avessi contatti solo con me, per quanto riguarda l'Inferno. Che rapporti hai con Kenny?"

In quel momento l'irritazione sparì, e lo guardai, mentre mi sentivo lo sguardo di Petra addosso.
"Non è il luogo"
"Ma a me serve solo una risposta"
"E' un conoscente, nulla di più"
"Non ci credo. Un angelo come te non si cercherebbe mai compagnie del genere"

Alzai gli occhi al cielo.
"Ho detto che non è il luogo"
Fece un bel respiro, che fosse anche lui nervoso?

"Allora ci spostiamo dove sua Altezza pensa che sia più consono?"
"Oh, Gesù. Va bene, così aggiungo anche qualcosa io al discorso. Petra, con te parleremo stasera a letto"
"Ma Levi..."
"Ti spiegherò, promesso. Ma dopo" mi girai ed entrai, con Erwin alle spalle che mi seguiva, finché non raggiunsi lo studio, dove entrammo e chiusi la porta a chiave.

Stained WingsWhere stories live. Discover now