LEVI P.O.V.
Quel pomeriggio decisi di scendere da Erwin, quando lo trovai nell'Arena ad allenare Eren.
Osservai un po' finché Erwin non mi notò e mise in pausa il combattimenti.
"Levi. Spii?"
"Sì" dissi scendendo le scale. "Voglio vedere i tuoi punti deboli per poi colpirli"Rise appena e notai lo sguardo furente di Eren, che salutai, non ricevendo ovviamente risposta.
"Facciamo una pausa"
"Mi farai sbranare, un giorno, Erwin"Eren sbuffò e andò a sedersi sugli spalti e il biondo mi guardò.
"Com'è andata?"
Lo guardai stranito, poi capii. "Non ancora"
"Mh..."
"Comunque. Gli allenamenti sono allenamenti, perciò vi lascio" feci per salire le scale, quando la voce del moccioso mi fece bloccare."Ti sfido!" ringhiò.
Mi girai e lo guardai ironico, cercando di capire se davvero aveva tutta quella voglia di rimetterci le corna. Nel frattempo Erwin si sedette, pronto per lo spettacolo.
"A cosa?"
"A girarci i pollici" mi rispose, prendendomi per il culo.
"A girarci i pollici inteso che te li giro fino a staccarteli?" lo minacciai, avanzando di qualche gradino verso di lui.
"Angioletto." mi ammonì ancora e ancora. "Linguaggio."
"Non rompermi i coglioni, Erwin"Avanzai verso Eren, che era già sceso al centro del campo e allargai le mani appena fermai la mia avanzata.
"Quando vuoi."
Fu un attimo e me lo ritrovai davanti, pronto a sferrarmi un pugno che io schivai per un pelo.
Non dovevo sottovalutarlo, ricevuto.Allungai un braccio e gli colpii il fianco con il gomito e anche se il suo gemito di dolore mi raggiunse, non si fermò e mi aggirò, intento a darmi un calcio all'altezza del collo.
Un altro colpo che andò a vuoto, perché mi abbassai, con un piede gli tolsi la stabilità dal suolo e prima che potesse raggiungere terra, gli diedi un pugno, che lo fece allontanare parecchio.Cadde, con mia sorpresa, perfettamente in piedi e si passò il palmo della mano sullo zigomo dove l'avevo colpito, lanciandomi uno sguardo di fuoco, e in quel verde mi sembrò di vedere appena un riflesso di dorato.
Scomparve, e io chiusi gli occhi, per individuarlo prima del suo attacco.
Li riaprii di scatto, gli afferrai il polso girandomi alla mia destra, e lo sbattei a terra di schiena, immobilizzandogli il braccio dietro la schiena.Un'altra presenza mi portò ad allargare un'ala come scudo e notai che era la sua fenice che mi stava attaccando, così decidi di lasciare Eren, schivare le palle di fuoco del volatile, per poi afferrarlo senza fargli male, ma solo per fermarlo.
Appena lo lasciai, andò sulla spalla del demone, ora di nuovo in piedi, e gonfiò le piume, sicuramente arrabbiato.Il moccioso rise, e guardò me, mentre i suoi tratti cambiavano sempre di più, finché non presero le fattezza di un lupo.
"Interessante" pensai, divertito, e notai l'espressione di Erwin, che mi portò a pensare che neanche lui sapeva che Eren avesse raggiunto quel livello.Mi saltò addosso, atterrandomi, ma bastò un calcio ben assestato per togliermelo di dosso e gettarlo di lato.
""E' quasi un peccato picchiare questo bell'animale." Pensai, mentre la pietà non mi passava nemmeno per la testa.
Schivai un altro suo tentato attacco, gli diedi un colpo forte (forse troppo) con l'ala e lo scagliai verso il muro. Mi teletrasportai dietro Eren e, prima che raggiungesse il muro, gli diedi un calcio, sbattendolo a terra di nuovo e strappandogli un uggiolio, abbastanza forte e sofferente.Si rialzò anche dopo quel colpo, e soprattutto mentre stavo per avvicinarmi per vedere se fosse intero.
Inutile dire che voleva farmi fuori e quando, con la bocca infuocata e gli occhi rossi, mi saltò addosso, lo schivai e gli misi una mano sul dorso.
Il colpo che gli diedi non doveva essere di quella potenza.
E fu talmente forte che lo scagliai addosso agli spalti, distruggendoli, e alzando un polverone tale da far alzare in piedi Erwin, preoccupato.
YOU ARE READING
Stained Wings
FanfictionQuando lo toccava si bruciava. Era rovente sotto le sue mani pure, angeliche. Ma mai si sarebbe rifiutato di toccarlo, anche solo per un istante. Perché non avrebbe mai pensato di provare una tale pace fra le braccia di un demone. Questa è la storia...