Capitolo 3.

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"Tu sei pazza" annuì sempre più convinta Laila
"E tu sei davvero lenta, muoviti con quel vestito" la richiamai annoiata

Eravamo in uno dei numerosi negozi del centro commerciale, aveva provato non so quanti abiti per poi comprarli tutti.
Io mi ero limitata ad aver acquistato un paio di scarpe e una cinta, avrei voluto comprare un bel vestito nuovo ma non trovavo nulla che mi attirasse completamente.
"Come sto?" Domandò uscendo dal camerino facendo una piroetta.
Era un bel vestito, blu con il corpetto a cuore e una gonna lunga con spacco, ma aveva decisamente troppi diamanti sopra.
"Mo sembra...esagerato" feci una smorfia
"Lo avete uguale ma con meno brillanti?" Domandò lei alla ragazza incaricata di aiutarci
"Temo di no, ma se vuole ne abbiamo uno simile bianco" tentò sorridente
"Per favore, non devo mica sposarmi" sbuffò tornando nella cabina "ah un'altra cosa" cacciò solo la testa indicandomi con un cenno "le faccia provare il vestito viola esposto in vetrina" sorrise per poi tornare dentro
"Certo" andò a prenderlo la ragazza

Tornò dopo poco con un vestito lungo fino a metà coscia, aveva il corpetto con uno scollo a V profondo fino alla vita, una gonna a ruota morbida e una cinta brillantinata incorporata.
"Wow" sussurrai estasiata
"Provalo" gridò Laila dal camerino

Entrai nel camerino e provai l'abito: mi piacque da subito ma il colore mi lasciava un po' perplessa.
"Non lo so, i colori chiari non mi sono mai piaciuti" mormorai uscendo ritrovandomi davanti Laila stretta in un tubino nero
"Oddio, sei favolosa" sussurrò
"Se vuole lo abbiamo anche rosso" ci informò la ragazza
"Facciamo così, prendili entrambi e poi quando si presenta l'occasione vedrai quale sfruttare" mi supplicò Laila
"E va bene" sorrisi

Alla fine, oltre al vestito rosso e quello lilla, ne presi a che uno nero del tutto diverso. Mi limitai a quello non avendo proprio l'umore adatto per fare shopping, cosa che però non si poteva dire di Laila, che si diede alla pazza gioia.
"Aggiunga anche questi" afferrò un paio di occhiali che passò al ragazzo dietro la cassa
"È tutto?" Domandò lui gentilmente e io annuii prima che Laila potesse prendere altro e quindi perdere altro tempo "sono 467 mila dollari" esclamò stampando la ricevuta
"Meno roba del solito" constatai divertita
"Tenga" le passò una delle innumerevoli carte di credito che aveva con se

Dopo aver pagato uscimmo da quel negozio e presi la mia migliore amica sotto braccio.
"Lo so che lo fai solo perché vuoi impedirmi di entrare in altri negozi" mi canzonò e io scoppiai a ridere
"Sono stanca morta, ti prego torniamo a casa" la supplicai poi
"D'accordo" acconsentì facendomi esultare

Una volta in macchina Laila tornò all'attacco porgendomi la fatidica domanda.
"Quindi non lo vedrai più?" Chiese a bruciapelo
"Penso proprio che il mio piano sia saltato" sbuffai "è un totale disadattato" mormorai sentendomi offesa
Dopotutto non si era rivolto a me nel migliore dei modi.
"Ti ha davvero detto che voleva solo usarti?" Rise "scusa tesoro ma gli hai detto che tu volevi fare esattamente lo stesso?" Domandò ovvia
"In quel momento ero disorientata" mi giustificai
"Certo come no" scosse la testa divertita

A distrarmi fu il suono del mio cellulare
Da papà:
Abbiamo appena chiuso il tuo fondo e le carte di credito. Se non cambi atteggiamento resti al verde.

Freddo e diretto, come sempre.
"Cazzo" imprecai dando un calcio sul cruscotto davanti a me
"Hey anche se ne ho una decina, ci tengo alle mie auto" mi fece presente
"I miei mi hanno tagliato le carte di credito" sbuffai
"Che problema c'è? Prendine alcune delle mie, ne ho talmente tante" scrollò le spalle
"Sei la migliore. Te le restituisco appena tutto questo finisce" sussurrai
"Puoi anche tenertele tesoro, lo sai che tu vieni prima di tutto" mi mandò un bacio e io ringraziai il cielo per avermi mandato un amica tanto straordinaria.

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