Epilogo.

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CHRISTAL

"Una tesla per mio padre era troppo poco, quindi adesso mi ha comprato una Jaguar I-Pace" sbuffò Margot come se fosse una seccatura incredibile
"Spendono tanti soldi in auto che neanche ci interessano" concordò con lei Jennifer, la figlia di uno dei più importanti proprietari di varie catene di hotel a cinque stelle

Laila mi aveva trascinata ad una festa a casa di Bobby promettendo che ci saremo divertite, ma alla prima occasione se l'era svignata con Oscar in una delle numerose camere da letto della casa, lasciandomi seduta in giardino accanto al tavolo da pranzo con tutti i nostri 'amici'.
"È una grande opportunità a dire il vero" stava spiegando Peter standosene seduto a capo tavola e parlando con una ragazza al mio fianco "Mio padre paga per farmi passare gli esami e io gestirò la sua azienda quando lui non sarà più nelle condizioni di farlo" spiegò fiero e dovetti trattenere una risata, e questo non sfuggì ai loro occhi dato che mi guardarono "Cosa c'è di divertente?" mi provocò guardandomi male
"Dici sul serio Peter? Ti farai comprare l'esame da tuo padre?" lo canzonai divertita
"I soldi non sono tutto nella vita Christal, lui mi darà solo una mano dove io non riesco. Ma non darò certo di matto perchè loro mi taglieranno i fondi, non sono come te, per me i soldi sono solo pezzi di carta inutili" cercò di conquistare gli altri dato il modo in cui si stava pavoneggiando
"Ed è per questo che hai accettato i soldi di mio padre per uscire con me?" lo misi in ridicolo davanti a tutti, che trattennero una risata beffandosi di lui

"Non crederti troppo superiore Williams" sorrise con fare superiore "Dimmi, siamo tutti curiosi di sapere il motivo delle tue azioni? A cosa ti servivano i soldi dei tuoi genitori? Qual era il tuo scopo?" mi provocò
Strinsi i pugni sotto il tavolo e lo guardai truce
"Voglio studiare musica e fare carriera solo grazie alle mie forze e al mio talento" esclamai e per un momento ci fu un brusio divertito per tutto il tavolo
"Musica?" scoppiò a ridere Peter "Chi ti credi di essere, Lady Gaga? Madonna?" riprese a ridere "Dio, questa si che è bella"

Mi vennero in mente le parole di Shawn quando glielo avevo detto: 'Ti ammiro per questo. Sei pronta ad andare contro tutto e tutti pur di realizzare il tuo sogno. Fare musica per loro sarebbe tragico? A me sembra una figata, non ci vedo nulla di male'.
Lui non aveva riso, non si era preso gioco di me e della mia passione, ma Shawn era diverso da tutti loro, come diceva sempre: i ricchi sono troppo stupidi per essere felici

"Sai Peter" mi alzai infilando le mani nelle tasche del giubbotto "Non hai mai pensato che tutto quello che farai nella vita sarà soltanto grazie ai soldi di tuo padre? Nessun traguardo che raggiungerai sarà merito tuo" esclamai per poi voltarmi e andar via

"Christal" mi sentii chiamare e mi trovai Laila che mi rincorreva con il fiatone
"Hey" mi accigliai "Non eri dentro con Oscar?"
"Beh si, ma poi ti ho visto andar via e ti ho rincorsa" esclamò riprendendo fiato "Cos'hai?"
"E che..." tentai ma non riuscii a trovare le parole giuste
"Hey, sono io Christal, dimmi tutto amica" mi sorrise rassicurandomi
"Ho più di 700 milioni nel mio conto e mi sento una merda" esclamai e lei rilassò le spalle come se fosse tutto chiaro "Non ho fatto niente per guadagnarmeli, me li hanno dati e basta. Ora cosa farò, pagherò dei produttori per far pubblicare un mio album? Ma se andrà male non c'è pericolo, sono piena di soldi, posso anche fallire" mormorai ironica, ma non troppo
"Perchè volevi quei soldi?" incrociò le braccia
"Per poter studiare musica" esclamai decisa
"E allora perchè non sei a fare l'audizione per la scuola di Brooklyn?" mi canzonò sorridendo
"Come fai a sapere dell'audizione?" la indicai confusa
"Ho letto la email sul tuo computer" scrollò le spalle "Ma te lo dico io perchè non sei lì, perchè hai fottutamente paura. La tua è solo una maschera Christal, la verità è che sei terrorizzata ed è più che normale, credi che quando ho sostenuto il mio esame non ero nervosa? Me la stavo letteralmente facendo sotto, ma ho preso un bel respiro e mi sono fatta coraggio facendo poi un passo avanti" mi sorrise prendendomi per mani
"Io..." Mormorai "tanto ormai é troppo tardi. L'audizione era oggi alle 14"
"Sono solo le 12, siamo ancora in tempo" saltellò sul posto euforica "Aspetta fuori, recupero Oscar e ci facciamo accompagnare" mi stampò un bacio sulla guancia per poi correre dentro la casa

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