"Buongiorno bellezza" mi sorrise Camille versando poi del caffè nella mia tazza
"Lei non lo beve, preferisce la cioccolata calda o il latte al cioccolato" sbadigliò Shawn entrando in cucina stiracchiandosi
Sorrisi lievemente a quell'affermazione. Era bello che si ricordasse cosa mi piacesse, neanche i miei se lo ricordavano.
"Avete dormito bene ragazzi?" domandò il nonno di Shawn seduto accanto a me occupato a leggere il giornale
"Se levi il fatto che russi con dei megafoni nella bocca praticamente, si" rispose ironico Shawn facendo ridere Camille
"Ha ragione papà, ti si sente da ogni angolo della casa" rise sedendosi con noi per fare colazione
"Ma smettetela" li rimproverò il nonno con fare divertito "com'è andata la festa ieri sera? Vi siete divertiti" domandò poi e io annuii
"È stata una serata tranquilla tutto sommato" mentì Shawn
"Dicono che le feste da ricchi siano così noiose" fece una smorfia lei facendomi ridere
"Non posso darti torto" annuii
"Ho letto sui giornali che quello stronzo di Smith sta aprendo nuove gioiellerie in tutta New York" disse poi guardando la figlia con uno strano sorriso
"Non ci pensare neanche papà, ti ho già detto che devi restare fuori dai casini" sbuffò Camille mentre si legava i suoi lunghi capelli rossi in una coda disordinata "devo tagliare questi capelli" sbuffò poi
"Smith Perry?" Domandai curiosamente
"Si, quel figlio di puttana. Chissà come sta suo figlio" rise poi e mi bloccai all'istanteMi vennero in mente le parole di Shawn: "Come sai mio nonno era dentro per rapina, non l'ho vissuto per molto".
Guardai Shawn di scatto e vidi il suo sguardo, si sentiva in colpa, era a disagio, il suo sguardo era un mix di sentimenti contrastanti.
La rapina del signor Lee 13 anni fa. Fu lui a sparare al figlio di Smith Perry e a condannarlo su una sedia a rotelle."Scusate, vado un attimo in bagno" mi alzai mentre Camille e suo padre iniziavano una conversazione sulla stazione di servizio.
Entrai nella camera di Shawn e mi chiusi la porta alle spalle rilasciando un sospiro, sobbalzai però quando la porta si aprí. Shawn entro velocemente e richiuse la porta subito dopo."Dimmi che non è quello che penso" lo supplicai incredula
"Invece si. Ieri sera quando il signor Smith si è presentato non ci volevo credere, ma purtroppo le cose stanno così" annuí
"O mio Dio" mi portai le mani sul viso "tuo nonno ha sparato nelle gambe a un diciottenne rovinandogli la vita, cazzo" mormorai istericamente
"Lo so cazzo, lo so. Ma cosa posso farci? Io avevo 7 anni appena e le scelte di mio nonno non sono le mie" mi ricordò incazzato
"Non ti sto accusando infatti, dico solo che fa uno strano effetto" sussurrai sincera
Non potevo di certo accusare Shawn e dargli la colpa di quello che era successo, però adesso guardare suo nonno faceva uno strano effetto, lo dovevo ammettere.
"Questo non cambierà le cose tra noi, vero?" Domandò cauto
"Certo che no, probabilmente mi sentirò leggermente in imbarazzo e fuori luogo con tuo nonno, ma la cosa non riguarda me e non starò di certo a farne una questione di stato" spiegaiIl mio telefono prese a vibrare e lo afferrai dal comodino per rispondere.
"Hey Laila"
"Come sta la mia ragazza preferita?" Domandò pimpante
"Sto bene. Con un gran mal di testa, ma bene. Come mai mi chiami, è successo qualcosa?" Domandai
"Mi ha telefonato quello psicopatico di Oscar, ha iniziato ad urlare a cellulare prestissimo e Dio, avrei voluto ucciderlo. Ho riattaccato stanca di ascoltarlo blaterare e lui ha richiamato sette volte, ti rendi conto, sette volte. Gesù, secondo me ha problemi. Ad ogni modo, alla fine ho risposto e mi ha detto che voleva invitarmi questa sera con te e Shawn, andremo in un locale, Blueberry se non sbaglio" esclamò tutta d'un fiato cambiando tono di voce ogni due per tre
"Oddio che mal di testa Laila. Non potevi solo dire che saremmo usciti questa sera?" Risi leggermente
"E che io quell'Oscar proprio non lo sopporto" sbuffò
"Lay, sei sicura sia odio quello che provi per lui e non qualcos'altro?" Domandai maliziosa lasciandomi cadere sul letto
"Cosa?" Gridò lei incredula "sei impazzita forse Christal Williams? Stare troppo tempo con quello Shawn ti fa male tesoro" costatò facendomi ridere
"Non essere sempre esagerata, Oscar non è poi tanto male, è simpatico ed è proprio un tipo che mi farei" annuii aspettando una sua reazione
"Boh insomma, non è di certo brutto, al contrario ha degli occhi bellissimi e poi è così muscolo" sorrise
"E tu lo ami così tanto" aggiunsi scoppiando a ridere
"Riaggancio, giuro" ringhiò per poi ridere anche lei "sul serio però, a me da solo tremendamente fastidio" annuì convinta
"Sarà" scrollai le spalle
"A te come va con il pugile?" Domandò poi
"Non posso lamentarmi, anche se ammetto che mi piace stare qui, sua madre è una apposto e per la prima volta non mi sento fuori luogo. Quando ero a casa mia mi sentivo un estranea" sbuffai
"Non affezionarti troppo però, lo sai che è tutta una cosa temporanea con lui" mi ricordò
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All Fiction
Teen FictionChristal Williams è forte, è testarda, è ribelle, ed odia il suo cognome. Vorrebbe essere una ragazza comune, e non la figlia del più grande e ricco imprenditore del mondo. Vorrebbe poter inseguire il suo sogno, ma non erano questi i piani che aveva...