CLAUDIA POV
Ieri alla fine abbiamo visto la casa in centro, ma in realtà sembrava più un buco con delle finestre e per il prezzo che mi avevano proposto, sinceramente, ho rifiutato appena è finito il giro dell'abitazione.
Non pretendo una reggia, nemmeno posso permettermela, ma vorrei almeno poter distendermi sul divano della cucina senza il rischio di trovarmi con un piede nel water.
L'agenzia alla quale ho chiesto aiuto mi ha promesso un ulteriore appuntamento per domani, un appartamento un po' più distante dal centro e con un'accessibilità economica maggiore.
Per ora sono ancora qui da Dalila, dormiamo nello stesso letto e ogni mattina mi sveglio ringraziandola in silenzio, perché se non ci fosse stata lei, adesso sarei ancora a casa di Damiano, tra cocci rotti e lacrime.
- Claudia, metti le scarpe che usciamo! - la sento dalla cucina. Questa mattina ha intenzione di trascinarmi in giro per il centro perché, a detta sua, ha intenzione di sperperare tutta la busta paga, ma in realtà so che lo fa solo perché ho bisogno di distrarmi e di riprendere in mano la mia vita.
Infilo le scarpe e prima di uscire metto le mani nei capelli per dargli un po' di movimento e renderli più vaporosi, per quanto sia possibile.
Tra i portici di questa città, mi sento meglio, a mio agio, quasi un senso di pace culla i miei pensieri tristi e li lascia assopire e finalmente dopo una settimana riesco anche a sorridere, in modo rilassato e sincero.
Mentre Dalila stringe la mia mano per attirare la mia attenzione verso una delle vetrine del centro, mi volto e noto un viso familiare, ho un tonfo al cuore.
Lo vedo di spalle, con un braccio che circonda il collo di una mora riccia, le rivolge un sorriso e appena lei si volta verso di lui, scatta un bacio.
Un fulmine colpisce il mio cuore.
Lui le dice qualcosa e piano si allontana, lascio la mano della mia amica e appena lui è lontano, vado dalla ragazza riccia.
- Ciao, scusami, avrei una domanda da farti. - la ragazza mi guarda curiosa. - Sono la cugina di Damiano. - mento. - Vivo fuori e sono venuta per fare una sorpresa alla mia famiglia, ma a quanto pare è stato lui a farmi una stupenda sorpresa. Non sapevo avesse la ragazza! -
Lei sembra rincuorata e la vedo avvicinarsi per un abbraccio, la lascio fare.
- È un piacere conoscerti, sei la prima della famiglia che ho il piacere di incontrare! - mi dice sorridente.
- State assieme da poco? - le chiedo tenendole la mano.
- Sei mesi. - ammette e il mio cuore si infrange sul pavimento di questo portico.
- Sono felice per voi.. - ammetto amaramente. - Comunque sono Claudia. - sorrido.
- Piacere, Gaia! - la ragazza sembra davvero felice e mi dispiace per lei, perché è palese che non sappia di essere una povera malcapitata.
Le sorrido ancora una volta. - Adesso vado, prima che lui ritorni, voglio fare la sorpresa a tutti oggi! - la vedo annuire e ancora una volta avvicina i nostri corpi.
- È stato un piacere! - dico correndo via da lei.
Io e Damiano abbiamo condiviso un anno di relazione e adesso scopro che la metà del tempo lui ha avuto un'altra, accusando poi me di tradimento.
Questa cosa mi fa male, ma fa nascere in me qualcosa.
Fino ad ora mi sentivo sbagliata, ma adesso so che l'unico sbaglio che ho commesso è stato lui.
È finita!
Ritorno da Dalila che ha osservato la situazione da lontano.
- Chi era quella tipa? - chiede con sguardo curioso.
Le spiego tutto e lei mi abbraccia d'istinto.
- Non mi importa! - dico mentre ho ancora la mia faccia tra i suoi capelli. - Adesso so di non avere nulla che non va. -
Più tardi quel giorno però accade qualcosa di inaspettato.
Mentre sono sul letto distesa, il mio telefono vibra.
[Damiano:
Sono tornato a casa e tu non c'eri. È vuota senza di te e io non so che fare. Ho sbagliato, è stato solo uno scatto di gelosia, puramente immotivato. Ti prego, torna!]
Mi si gela il sangue e quindi decido di prendermi una piccola rivincita.
Rispondo:
[Ti aspetto al bar sotto casa, brindiamo al nostro ritorno.]
Corro a prendere la borsa e prima di uscire lascio un bacio sulla fronte di Dalila.
- Ci vediamo a cena, porto lo spumante, dobbiamo festeggiare! - a queste parole mi guarda incuriosita, ma non replica e così io scappo al mio appuntamento.
Appena arrivo ordino un bicchiere di coca cola e aspetto che lui si faccia vivo. Nemmeno il tempo di pensare a come agire e lo vedo entrare, si siede di fronte a me con un sorriso enorme.
- Mi sei mancata! - dice.
- Divertente.. - ammetto con sorriso beffardo. - Non ho bisogno del tuo amore, ho già pianto abbastanza, potrai provare a fare qualsiasi cosa per farmi ritornare da te, ma non avverrà mai e vuoi sapere il perché? - il suo viso è spaventato e il suo sguardo sconcertato.
- Se pensi che io sia nata ieri, ti sbagli! Se pensi che mi interessi di te, ti sbagli ancora di più! Ho preso la mia decisione e credo sia giusto tagliati fuori dalla mia vita, non ho bisogno di te! - non sono arrabbiata quando lo dico, al contrario, sono sollevata.
Lui prova a dire qualcosa che nemmeno ascolto.
- Sta zitto, me ne frego! - lo interrompo.
Mi alzo, gli vado vicino. - Salutami Gaia. - lo vedo sgranare gli occhi, prendo la mia coca cola e gliela verso in testa.
Esco dal locale divertita e felice.
Claudia è tornata.
STAI LEGGENDO
Come quando mi hai portato le margherite. /COMPLETA/
FanfictionCesare, Claudia e Dalila. Persone destinate a scontrarsi, a viversi, a piangersi e ad amarsi.