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Alle 16.00 ho l'appuntamento con l'agenzia immobiliare per andare a vedere casa, dista pochissimo da casa di Dalila e quindi decido di andare a piedi ma mentre mi sto preparando il mio telefono squilla.
- Salve sono Sonia dell'agenzia immobiliare, c'è stato un problema con gli appuntamenti e purtroppo abbiamo fissato due clienti allo stesso orario. Le vorrei dare due proposte: possiamo spostare l'appuntamento tra tre giorni, oppure se a lei non crea disturbo, possiamo mostrare casa ad entrambi e trovare poi una soluzione. - dice la voce dall'altra parte del telefono.
Mentre stavo per accettare di spostare il mio appuntamento, mi faccio un piccolo esame di coscienza e penso che perdere altri tre giorni, prolungheranno solo eccessivamente il mio soggiorno da Dalila, che anche se mi ha giurato di avere piacere nel convivere con me, non mi sembra giusto nei suoi confronti.
- Mi va bene l'appuntamento con l'altra persona. - dico frettolosa.
- Perfetto, allora a tra poco. - la signorina riaggancia senza nemmeno aspettare il mio saluto.
Poso il telefono e mi precipito a fare la doccia.
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- Spero che la casa sia perfetta. - dico tra me e me mentre cammino verso il punto d'incontro dove avevamo fissato l'appuntamento e mentre faccio gli ultimi passi, vedo Sonia vestita di tutto punto che parla con quello che forse è l'altro acquirente. È di spalle e l'unica cosa che vedo è una felpa nera col cappuccio tirato su, un paio di jeans scuri e delle vans gialle. Ha un non so che di familiare.
- Ah eccoti. - dice Sonia notandomi, facendo girare il ragazzo che poco prima mi dava le spalle.
Oh no! Spero non si ricordi di me.
- Io ti conosco. - esclama. - Sei quella con lo stesso nome di mio fratello. - ormai sono vicina a loro.
- Claudia. - rispondo.
- Si esatto! - mi dice in un sorriso.
Come fa a ricordarsi di me? Incontrerà spesso persone che gli chiedono una foto, ha una memoria di ferro.
- Perfetto, vedo che già vi conoscete. - dice l'agente immobiliare frettolosamente. - Venite, vi mostro casa. -
Cesare, con un gesto della mano mi fa cenno di passare per prima.
In poco meno di mezz'ora abbiamo controllato ogni stanza della casa, che sembra essere esattamente ciò che cerco, perché è accogliente, a poca distanza da Dalila e a qualche ventina di minuti di macchina da dove lavoro, il prezzo è ottimale e quindi col cuore che va a mille penso proprio sia quella giusta.
- Ti piace vero? - mi chiede Cesare, mentre siamo ancora in cucina ad osservare le ultime cose.
Si poggia sul lavello, con le mani nelle tasche mentre si morde il labbro inferiore.
- Si, molto. -
- Questo è un serio problema. - dice continuando a giocherellare con le sue labbra. - Piace molto anche a me. -
Mi avvicino e mi appoggio anche io al lavello.
- Allora dobbiamo trovare una soluzione. - lo guardo.

CESARE POV
Mi sta osservando e sembra non avere più lo sguardo che aveva qualche giorno fa, è visibilmente stanca, ma non sembra più un giocattolo rotto e questo mi rincuora, forse ha risolto il problema che aveva.
- Tu cosa proponi? - le chiedo, facendo sfregare ancora una volta il labbro superiore al pizzetto che pian piano sta ricrescendo riccioluto. È una cosa che faccio spesso, a volte senza neanche rendermene conto.
- Allora vi piace la casa? - interviene l'agente immobiliare, prima che Claudia possa rispondere alla mia domanda.
Entrambi annuiamo alla donna che abbiamo di fronte e lei sorridente si volta, soddisfatta del suo lavoro.
- La smetti di guardarle il culo? - La domanda di Claudia mi fa distrarre da ciò che osservavo e sorridente mi volto verso di lei.
- Che male c'è? - dico e la vedo sorridere di rimando.
- Nulla, ma credo che tu ti stia facendo distrarre e dobbiamo capire come fare con la casa. - si è voltata verso di me e mi guarda negli occhi con un sorriso compiaciuto.
- Allora possiamo andare? A breve ho un altro appuntamento di lavoro. - Sonia ci distrae ancora e una volta usciti dall'appartamento e aver salutato la donna, resto da solo con Claudia.
- Quindi.. Come mai sei in cerca di una casa? - a questa domanda la vedo tentennare.
- In realtà alloggio momentaneamente da una mia amica e non posso più restare. Tu? -
- Io mi sono rotto di vivere con i miei, ho bisogno di uno spazio mio e con il lavoro che ho, finalmente posso permettermelo. - ammetto. - Tu sai che lavoro faccio vero? - glielo chiedo, perché in fondo non ho realmente capito se mi conosce.
- Certo. - ride. - Guardo i vostri video, siete simpatici. - mi guarda e sono sollevato.
- Perché sei dalla tua amica? - forse la domanda è un po' scomoda, perché il suo sorriso diventa serio tutto d'un tratto. - Scusa, non sono affari miei. - dico prontamente.
- No, figurati. È che... - prende un profondo respiro. - Il mio ragazzo ha un'altra e dato che convivevamo, sono dovuta andare via. - dice poi.
- Cavolo, mi dispiace. - le poggio una mano sul braccio e non so nemmeno io perché lo faccio, ma penso che la cosa l'abbia fatta stare male e quindi vorrei rincuorarla.
- Adesso sto bene. - le ritorna il sorriso. - È per questo che voglio questa casa. - noto quasi un accento di sfida, che fa nascere anche a me un sorriso beffardo sul volto.
- Sono interessato anche io. - le faccio presente.
- Si, ma io non mollo così facilmente. - incrocia le braccia sul petto. - Se voglio qualcosa, deve essere mio. -
- Stai parlando della casa o di me? - mi avvicino un po' e la vedo sorridere, ma appena penso di averla messa in imbarazzo, mi risponde con qualcosa di inaspettato.
- Forse di entrambi. - sorride ancora un po'. - Adesso però devo andare. -
Le faccio un cenno con la testa e la vedo allontanarsi, ha un bel corpo.
- Smettila di guardarmi il culo. - le sento urlare.
Sorrido e penso che forse non sarà così facile avere questa casa.




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Salveeeee,
Volevo solo salutarvi e ringraziarvi per le tante stelline. Buona lettura ❤️

Come quando mi hai portato le margherite. /COMPLETA/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora