CESARE POV
Questa mattina mi sono svegliato consapevole del fatto che ho necessità di fare la spesa, il frigo piange e non posso correre a casa dei miei genitori ogni volta che ho bisogno di cibo.
Mi dirigo così in studio pensando ad un buon modo per convincere Tonno a venire a farmi compagnia, ma so già che mi ritroverò solo a dover fare la spesa.
Al mio arrivo i ragazzi ci sono quasi tutti, mancano solo Nicolas e Frank, quindi approfitto della situazione di stallo in studio per parlare con Tonno.
- Bel puledro... - comincio.
Lo vedo voltarsi verso di me mentre mastica la sua colazione, con viso confuso.
- Quando finiamo, vieni con me? - chiedo supplichevole.
- Dove? - biascica dopo l'avido morso dato al suo cornetto.
- Devo fare rifornimento, perché il mio frigo piange. -
D'improvviso scoppia in una risata che mi lascia di sasso.
- Mai nella vita, Cesi! - riesce a dire ancora masticando. - L'ultima volta abbiamo passato un'ora solo per scegliere i cereali più salutari e alla fine nemmeno li hai presi, con te non ci vengo più! - sembra serio nonostante il sorriso che ha in volto.
Sono fregato.
Quando sono ormai quasi le 19:00 e stiamo tutti uscendo dallo studio, mi faccio coraggio, saluto tutti e mi avvio verso la mia missione.
Durante in tragitto a piedi mi rendo però conto che la spesa sarà difficile da portare a termine, perché d'improvviso una massa urlante di ragazzine mi circonda.
Passo quasi una decina di minuti con loro, sono simpatiche e molto più educate del previsto, chiedono qualche foto e sono felice, mi capita poche volte, ma quando succede ne sono contento.
- CESARE FOTOOOO! - sento urlare dalla biondina al mio fianco, mi volto, ma scorgo più lontano da noi un viso famigliare, mi blocco.
Che cavolo ci fa lei qui? Perché è ferma di fronte a me? E soprattutto perché ho smesso di sorridere?
- Cesareee! - mi riporta alla realtà quella voce stridula al mio fianco. Mi volto e sorrido per la foto, ma qualcosa mi urta, in un attimo giro il mio viso nuovamente a lei.
- Vuoi una foto? - le chiedo.
È visibilmente nel panico, non sa cosa rispondermi ed è bloccata. Non mi risponde e quindi volgo le mie attenzioni nuovamente alla ragazzina che ancora aspetta di fare una foto con me.
Quando ho finito di essere il vip della situazione, ringrazio il gruppo urlante che pian piano va via e in quel momento mi accorgo che Claudia è ancora lì.
Le mani mi sudano e sono indeciso sul cosa fare, una parte di me, mi dice di andare via, ma decido di fare qualcosa che per un attimo fa scatenare un terremoto nel mio stomaco.
Mi avvio verso di lei e quando sono ad un passo mi fermo giusto il tempo per dirle:
- Devo fare la spesa, vieni! -
Mi in cammino nuovamente, ma lei resta ferma.
- Cosa significa? - le sento dire.
- Voglio compagnia, ti muovi o no? - affermo continuando a camminare, pochissimo dopo sento i suoi passi raggiungermi.
- Come ti è andata la giornata? - dico guardandola un istante.
- Una merda. - afferma portandosi le braccia incrociate al petto.
- Ancora problemi con il capo? -
Quella domanda scioglie i suoi muscoli che fino a poco fa erano tesi, probabilmente non riesce a reggere la situazione tra di noi e forse pensava che fossi arrabbiato ancora con lei. In realtà non porto nessun rancore, lei ha fatto le sue scelte fin dall'inizio e anche io avevo preso le mie, pur non dicendole nulla.
Mi parla della sua giornata, di questo strano tipo che ormai la perseguita e della bugia che si è dovuta inventare, entriamo in un minimarket per una spesa veloce data la tarda ora e ci perdiamo nei nostri racconti, mi consiglia anche quale tipo di cereali potrei provare, buoni ma salutari.
Alla faccia tua, Tonno! Penso tra me e me.
Di tanto in tanto ci scappa qualche sorriso e quando prendo tra le mani un pezzo di tofu, rido nel vedere la sua buffa faccia contrariata. È in quel momento che penso che sarebbe bello passare con lei una giornata senza pensare a nient'altro.
Pago alla cassa e usciamo sorridendo, ma scoppiamo in una risata più forte del dovuto quando ci rendiamo conto della busta che ho appena distrutto, facendo cadere a terra tutto il contenuto.
- Buonasera.. -
Dice una voce mentre stiamo ancora raccogliendo i resti della mia spesa.
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Come quando mi hai portato le margherite. /COMPLETA/
FanfictionCesare, Claudia e Dalila. Persone destinate a scontrarsi, a viversi, a piangersi e ad amarsi.