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CLAUDIA POV
Ormai sono settimane che io e Cesare ci incontriamo e la storia è sempre la stessa: viene da me, parliamo del più e del meno e dopo poco ci ritroviamo nella mia stanza, il più delle volte resta anche a dormire perché dice che il mio è il letto più comodo che lui abbia mai provato, però la mattina va sempre via prima che io possa svegliarmi e anche se lo sento rivestirsi e uscire di casa, faccio comunque finta di dormire.
Dalila non è contenta di questa situazione perché dice che l'amore è bello solo se c'è sentimento e forse è vero, però devo ammettere che Cesare è bravo anche senza coinvolgimento emotivo e a me sta bene così.
Gabriele invece ancora insiste per uscire, mi ha anche lasciato un foglio col suo numero che ho prontamente buttato, sarò anche perfida, ma non so come fargli capire che non è il mio tipo e che inventerò tutte le scuse del mondo pur di ritardare il più possibile questa uscita con lui.
Apprezzo lo sforzo, ma non fa per me.
- Claudia, ti posso parlare? -
Il mio datore fa capolino dalla porta dell'ufficio e io prontamente mi alzo e mi dirigo da lui, ci sarà sicuramente qualche problema con le consegne.
- Mi dica. - chiudo la porta alle mie spalle.
- In questi giorni ho notato che sei molto più attiva a lavoro e grazie a te abbiamo incrementato le consegne. -
La sua affermazione mi stupisce.
- Volevo conoscere il tuo segreto. -
Mi viene da sorridere. - Non credo di averne. - dico. - Probabilmente è solo un buon periodo. -
- Forse c'è qualcuno di nuovo nella tua vita? - la sua domanda la trovo inusuale e indelicata.
- Mi scusi? - chiedo facendo finta di non aver capito.
- So che ti stai frequentando con il mio amico Gabriele. -
A quella frase mi scappa una risata.
- Nono, assolutamente. -
Il suo viso si fa serio.
- Lui mi ha detto che vi siete scambiati i numeri e che volete uscire per conoscervi meglio. - dice unendo le sue mani sulla scrivania.
- Mi dispiace, mi ha solo chiesto di prenderci un caffè, ma come amici e in tutta onestà, ho più volte rifiutato le sue avance. - confesso.
- Peccato. - sentenzia il mio capo. - Avevo intenzione di farti una proposta. -
Capisco che la situazione sta diventando strana.
- Se tu uscissi con lui, capiresti che è un ottimo partito e non te ne pentiresti. - continua lui nel vedere il mio viso preoccupato.
- Dove vuole arrivare? - chiedo schietta.
- Esci con lui, divertitevi e io ti prometto un bonus sulla busta paga per ogni consegna che viene portata a termine in anticipo. -
Rifletto su ciò che ha detto e so di non essere una che si svende quindi mi alzo dalla sedia sulla quale sono seduta e prima di uscire da lì digrigno i denti.
- Ho del lavoro da fare, perché senza di me, questa baracca non va avanti e lei lo sa benissimo. Si tenga i suoi soldi, non sono così povera di spirito. -
Gli sento solo dire qualcosa sul suo amico che forse dovrebbe convincermi a uscire con quello lì, ma esco dalla stanza e quindi non do peso a nulla.
Sono da poco uscita da una relazione che mi costringeva a fare cose che non volevo, adesso invece sono libera e non voglio ritornare in quello stato dove nulla mi era concesso e dove devo assecondare i piaceri degli altri.
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CESARE POV
Ho un'idea che mi balena in testa da questa mattina e quindi ho deciso di chiedere aiuto a Tonno per un consiglio.
Lo vedo seduto alla sua postazione con le cuffie alle orecchie mentre è intento ad editare un video, così gli vado vicino e tiro via il filo delle cuffie.
- Ma che cosa fai? - mi dice voltandosi di scatto.
- Mi devi aiutare. -  sono di fronte a lui ancora con il filo tra le mani e mi ritrovo ancora a giocare con le labbra e quel poco di peluria che mi è rimasta sul viso.
Mi guarda confuso.
- Vieni. - gli dico prendendogli un braccio e trascinandolo poi in bagno, chiudendo la porta a chiave.
- Che ti succede? - è curioso.
- Mi trovo in una situazione strana e vorrei un consiglio. - butto fuori.
- Dimmi pure. - dice poggiandosi al lavandino e incrociando le sue braccia al petto.
- Vorrei chiedere a Claudia di prenderci una birra. -
In quel preciso momento vedo un sorriso nascere sul volto di Tonno.
- Bene. - dice lui.
- Però io le ho promesso che non avremmo avuto legami e che saremmo rimasti solo amici. - mi gratto il collo nervosamente. - È per questo che mi trovo in difficoltà e ho bisogno del tuo aiuto. -
- Vez, anche io e te ci prendiamo una birra assieme, questo però non significa che abbiamo una relazione. -
- Con lei è diverso, quasi ogni sera finiamo a letto insieme. - gli faccio presente.
- Tanto finirete a letto comunque, che sia con o senza birra. Se proprio non vuole uscire, bevetevela sul divano di casa. -
Per quanto questa frase sia ingenua, penso sia una delle migliori cose che Tone potesse dire.
Infondo io lo faccio solo per parlarle, non ho secondi fini, anche perché alla fine finisce sempre che ci ritroviamo in camera sua. Vorrei solo ritornare ad avere un discorso con lei, come facevamo quando eravamo alla ricerca della casa, qualche battuta, qualche scambio di opinioni, dirci qualcosa insomma.
Mi nasce un sorriso sul viso e di riflesso abbraccio il mio amico per avermi dato un ottimo consiglio.
Il momento però viene interrotto da Nicolas che bussa alla porta del bagno.
- Vi muovete? Devo fare la pipí! -



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Salveeeee,
Spero vi piaccia anche questo capitolo tanto quanto è piaciuto a me scriverlo, vi avviso solo che domani succederanno cose... 😁
Ciaooo ❤️

Come quando mi hai portato le margherite. /COMPLETA/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora