capitolo 1

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Emma

Guardo la sveglia ancora assonnata "merda" esclamo. Sono in ritardo. Di nuovo. Entro subito in doccia e mi lavo velocemente. Esco e cerco qualcosa da mettermi. Come al solito perdo 3 ore solo per scegliere i vestiti. Dopo diversi cambiamenti opto per questo outfit

 Dopo diversi cambiamenti opto per questo outfit

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Vado in bagno a lavarmi i denti e a truccarmi. Un filo di eyeliner, mascara a volontà, gloss trasparente e una bella coda di cavallo ed eccomi pronta. Metto le mie adorate nike air Force e prendo lo zaino. Scendo in cucina e vedo mamma che sta cucendo qualcosa e il suo compagno che mangia. Prendo una tortina e il giubbotto ed esco di casa.

Arrivo trafelata alla fermata del bus e per poco non lo perdo. Tutti sono già saliti e quindi spero che i miei amici mi abbiano tenuto il posto. Li vedo, sono nei posti in fondo. Elisa e Giulia stanno parlando di qualcosa tra di loro; suppongo ragazzi visto che tutto il mondo va dietro a quelle due. Giada sta ripassando con Tommaso e Gabriele storia mentre Rebecca, che è girata verso Thomas sta discutendo animatamente con il ragazzo.

"Amori miei eccomi arrivata" esclamo mentre mi siedo con la grazia di un'elefante sul posto accanto a Thomas. "Ragazzi potete anche disdire il funerale. Non era morta ma solo in ritardo" dice ironico Tommaso. Gli faccio il dito medio "ciao anche a te" rispondo con un sorrisetto sulle labbra. Poi iniziamo a parlare del più e del meno.

Arriviamo a scuola ed io, Elisa e Giulia andiamo verso la classe di scienze. È solo martedì e la mia voglia di andare a scuola è già morta. In realtà non penso che sia mai esistita ma vabbè. La lezione passa molto lenta ma con quelle due ritardate non ci si annoia mai. "Oh belle. Avete visto che Mattia, quello del 5 anno, che mi stava guardando il culo stamattina" inizia Giulia "Umm, no. A me sembrava più che lo stesse guardando a me ma non voglio rovinare i tuoi sogni" ribatte Elisa provocandomi una risata che si spegne subito dopo l'occhiataccia di Giulia. Praticamente mezza scuola va dietro a Elisa e mezza a Giulia. E come biasimarli. Sono due ragazze molto belle. La prima ha la pelle scura, i capelli corvini e gli occhi nocciola. La seconda ha un'incarnato molto chiaro, gli occhi marroni chiarissimo e i capelli color miele.

Finalmente è arrivata l'ora di pranzo. Entro nella mensa e vedo, come al solito, tutti già seduti al tavolo. "Grazie per non avermi aspettato" dico fingendomi offesa a Giada e Rebecca "non è colpa nostra se ci hai messo 2 ore in bagno" risponde la prima. Alzo gli occhi al cielo. "Emma, te lo ricordi che domani devo venire da te e devo stare a casa tua per 3 giorni, vero?" Mi chiede Thomas "certo" rispondo, come posso dimenticarlo. I suoi genitori vanno per tre giorni in Spagna per il loro quindicesimo anniversario di nozze e lui verrà da me. " uuuuhhh. Che cosa fai 3 giorni a casa di Emma..." dice Elisa con una faccia pervertita. Arrossisco e anche Thomas non sembra a suo agio. Odio quando fanno così, soprattutto con Thomas. Non è che mi piace ma è solo una persona molto importante per me. Mi ha aiutata molto, soprattutto l'estate scorsa quando ho avuto dei problemi di famiglia. Da lì siamo diventati migliori amici, ma forse provo qualcosa di più per lui. Ma non penso che lui provi lo stesso quindi cerco sempre di chiudere a chiave i miei sentimenti in un cassetto.

Appena arrivo a casa non trovo nessuno. Lancio lo zaino sul letto e controllo il cellulare. Trovo alcuni messaggi nella segreteria telefonica. Due sono di Tommaso che mi ricorda di studiare per il lavoro di coppia di tecnologia. Uno è da parte di Rebecca e mi dice che ha lasciato il libro di matematica nel mio zaino e l'ultimo è di mia madre che mi avverte che lei e il mio patrigno non torneranno prima delle 21.00.

Inizio a fare i compiti per i giorni seguenti. Dopo essere stata due ore su quelli di matematica, sono una causa persa in questa materia, decido di fare una pausa. Vado in cucina e prendo un ghiacciolo. Solo io posso mangiare un ghiacciolo il 17 dicembre. Guardo il display del cellulare e vedo che sono solo le 17.25. Inizio a guardare un po' instagram ma mi scoccio subito. Decido di chiamare i miei fratelli.

Ci sarebbero da dire un mucchio di cose su di loro. Ma per iniziare, forse, dovrei dire che nessuna persona della mia città e neanche i miei amici sanno che loro sono i miei fratelli. Mia madre si è messa con il loro padre quasi 6 anni fa. Loro abitano in America con la loro madre e il suo compagno mentre io abito in Italia con mia madre e il suo compagno, nonché loro padre. Ogni estate andiamo da loro ma l'estate scorsa non sono potuta andare e, a causa di impegni vari, non ci vediamo di persona da quasi 2 anni. A già, un'ultimo particolare; loro due sono abbastanza famosi. Sono i fratelli Lopez. Già...

Mia madre ha conosciuto il loro padre in America mentre faceva uno stage. Lei era separata da mio padre da quasi 2 anni visto che quel bastardo prima l'ha tradita e dopo se ne è andato senza lasciarci nulla. Io avevo solo 9 anni quando ci sono conosciuti e i miei fratelli avevano uno 14 anni e l'altro 17. Nonostante la differenza di età siamo diventati subito molto legati. Quasi ogni giorno gli scrivo o li chiamo. Mi mancano davvero tanto.

Non voglio dirlo agli altri perché ho paura che molte persone, ora a me indifferenti, possano usarmi solo per arrivare a loro e hai loro amici. So che prima o poi dovrò dirglielo ma sono più propensa al poi che al prima.

Prendo il telefono e digito il numero di Tony. Dopo qualche secondo risponde. Fortunatamente sono brava in inglese e poi con il mio patrigno parlo l'americano, quindi riesco a comunicare con loro molto facilmente. Parliamo di quello che abbiamo fatto in questi giorni. Lui e Ondreaz, come al solito, sono nella hype house. È una casa dove vivono molti ragazzi che fanno tik tok. Dopo Tony parlo con Ondreaz, Addison, Avani e Charli. Avevo conosciuto molti di loro quando ero andata in America e mi sono trovata subito molto bene con loro. Altri, tipo Charli, li ho conosciuti attraverso delle videochiamate via Skype e muoio dalla voglia di conoscerli di persona. Dopo un ora passata a parlare con loro decido che è il momento di concludere i compiti. Evviva...

Verso le 20.00 decido di prendere una pizza che arriva poco dopo. Decido di mangiare sul divano così da poter guardare qualche serie TV. Opto per una puntata di élite. Dopo 3 puntate decido di andare a farmi una doccia così almeno domani, forse, non sarò in ritardo a scuola. Alla fine scelgo un bagno caldo al posto della doccia, così mi posso rilassare per bene. Accendo qualche candela profumata e metto la musica. Dopo un'infinità di tempo mi sforzo di uscire dalla vasca.

Vado in camera mia e mi metto una felpa nera gigante e dei pantaloni della tuta grigi. Preparo lo zaino e mi stendo nel letto. Mi metto a leggere. Non ho la più pallida idea del perché gli altri ragazzi non leggano molto e solo se glielo impone una professoressa. Leggere è una delle mie attività preferite perché ti rilassa e perdipiú puoi imparare molto leggendo. I miei pensieri vengono interrotti da mia madre che è appena tornata "ciao amore, come stai?" Chiede "bene" rispondo con un sorriso. Mentre lei esce dalla stanza vedo il mio patrigno che si abbraccia per salutarmi; ridacchio e gli faccio un cenno con la mano. Riprendo a leggere e mi addormento con ancora il libro on mano.

MY BAD BOY // Bryce HallDove le storie prendono vita. Scoprilo ora