capitolo 15

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Emma

Apro velocemente senza bussare. Il mondo mi crolla addosso.

Non ci credo. Non voglio crederci.

Lui è lì, seduto sul suo letto. Seduta sulle sue gambe c'è una ragazza. Una ragazza che conosco molto bene. Giulia. Si stanno baciando.

Lei ha le mani sul suo volto mentre lui le cinge i fianchi.

Sento le mie guance bagnarsi di lacrime.

Dopo qualche secondo si accorgono di me. Si staccano e Giulia scende dalle sue gambe. "Emma" dice lei ma non la lascio continuare. Vado verso la porta d'ingresso mentre le lacrime continuano a scendere. "Arrivederci" dico rivolta alla madre di Thomas mentre esco sbattendo la porta.

"Emma, Emma aspetta" urla Giulia piangendo seguita da Thomas "ti possiamo spiegare" urla il ragazzo. Basta; questa è la goccia che fa traboccare il vaso. "Cosa cazzo pensi di spiegarmi?! Ho capito benissimo. Avrei dovuto capirlo che avevi un'altra. Sono stata solo una stupida a fidarmi di voi" urlo continuando a piangere " Dai Emma aspetta. Non abbiamo fatto nulla oltre a quel bacio" dice Thomas avvicinandosi "Non provare ad avvicinarti! Tu ora non fai più parte della mia vita e ti conviene non aggravare la situazione!" Urlo rivolta al ragazzo "e, anche tu, stammi lontana. Non voglio più avere a che fare con te" mi rivolgo a Giulia che scoppia di nuovo in lacrime.

Non mi interessa più nulla di loro. Provo solo tanta, forse troppa, rabbia.

Mi volto e inizio a camminare via da quella strada ma sento che qulcuno mi segue "Non provarci neanche a seguirmi. Ora mi fai solo schifo, avete rovinato tutto" urlo alla ragazza che mi stava seguendo.

Inizio a corre senza una meta precisa. Mi ritrovo in un parchetto. Mi siedo su una panchina e inizio a piangere a dirotto. Come hanno potuto farmi questo?! Almeno poteva avere il coraggio di lasciarmi!

Dopo quasi un'ora decido di alzarmi. Gli occhi mi bruciano per le lacrime versate. Mi incammino verso casa mia con un solo pensiero per la testa. In meno di 10 minuti sono nel mio cortile. Prima di entrare mi metti il cappuccio e chiudo il giubbotto fino al naso. Non voglio che gli altri mi vedano così.

Apro la porta d'ingresso ed entro. "Ciao amore, com'è andata?" Mi chiede mi madre dal divano. "Tutto bene, ci siamo divertite" mento cercando di mantenere un tono di voce stabile. I miei fratelli mi salutano e, per fortuna non mi seguono di sopra. Vado in camera mia e la trovo vuota. Lascio il borsone e la giacca sul letto. Do un'ultima occhiata all'orologio sul comodino. Sono le 18.30.

Vado verso la porta della sua stanza. Resto lì davanti per quasi 10 minuti. Alla fine mi decido a bussare. Sento dei passi e poi la serratura che si apre "cazzo raga, vi ho detto di non rompermi i coglioni che" si interrompe appena mi vede. Ha i capelli spettinati, come al solito, indossa una felpa e dei pantaloncini che mettono in risalto le sue gambe allenate.

"Che cazzo hai fatto?" Chiede tirandomi dentro alla stanza mentre mi scruta con quegli occhi nocciola. Deve aver notato i miei occhi arrossati. Cerco di formulare una frase ma senza dei grandi risultati. Mi limito, quindi, ad appoggiare la testa sul suo petto e ad iniziare a piangere silenziosamente. Lui resta stupito dal mio comportamento ma dopo qualche secondo mi stringe a e appoggia la sua testa sulla mia.

Restiamo così per molti minuti. Quando mi stacco da lui vedo che, nel punto in cui ero appoggiata, il tessuto è stato bagnato dalle mie lacrime. "Scusa" dico con un sorrisetto "Non fa niente. Mi vuoi dire che cosa è successo?" Chiede. Scuoto la testa. "Va bene, posso fare qualcosa per te?" Chiede mettendomi due dita sotto il mento e alzandomi il viso fino a far incontrare i nostri occhi.

"Baciami" dico. È l'unica cosa che voglio.

Bryce

"Baciami" dice guardandomi negli occhi. Sento il mio cuore battere molto più velocemente. La guardo con occhi sgranati. Lei se ne accorge "Baciami Bryce, ti prego".

Ho aspettato talmente tanto questo momento che non mi sembra vero...

Metto una mano sulla sua guancia mentre l'altra la metto sul suo fianco. Lei mi si avvicina ancora di più. I nostri nasi si sfiorano mentre ci guardiamo negli occhi. Non ce la faccio più. Annullo la distanza che c'è tra di noi con un bacio dolce. Lei ricambia subito. Le sue labbra sono proprio come me le ricordavo.

Ci mettiamo sul letto. Mi metto sopra di lei tenendomi sollevato sugli avambracci mentre lei affonda le mani nei miei capelli.

Ci stacchiamo per riprendere fiato. Ha le guance e le labbra arrossate e ha i capelli spettinati. È bellissima. I nostri cuori battono allo stesso e contemporaneamente mentre ci guardiamo per un tempo che sembra un'eternità; ma io no voglio che finisca.

Emma

Ci stacchiamo per riprendere fiato. Ha i capelli arruffati e le sue pupille sono dilatate. È bellissimo. Ci guardiamo per un momento che dura un'infinità.

Ci rialziamo e lui mi chiede "Ora mi dici perché piangevi?" "Be, durante questo fine settimana, parlando con Elisa mi sono accorta che mi piaci. Quindi ho deciso di andare da Thomas per lasciarlo ma poi... poi lui era lì che si baciava con Giulia e... lei é una delle mie migliori amiche e non so cosa fare" La voce mi si spezza. "Hey, hey, hey. Stai calma. Risolversi tutto, non ti preoccupare" dice per poi lasciarmi un bacio delicato sulle labbra.

"Ma quindi ora noi..." inizia "Ci stiamo frequentando, penso" concludo "Però aspettiamo a dirlo ai tuoi fratelli sennó mi ammazzano" dice facendomi ridere.

"Ragazzi, è pronta la cena!" Urla il mio patrigno dal piano di sotto. Usciamo dalla stanza e andiamo a mangiare.

***

"Raga, vediamo un film?" Propongo mente ci mettiamo sul divano. Tutti annuiscono. Alla fine scegliamo di vedere "call me by your name". Addy e Nessa siamo molto contente nel vederlo; ci credo: c'è Timothée Chalamet. Mi metto sul divano di fianco a Tony, poco dopo mi raggiunge Bryce e, mentre guardiamo il film, ci teniamo la mano.

Verso mezzanotte andiamo ognuno in camera propria. Io salgo per ultima visto che dovevo ritirare alcune cose.

Mentre passo davanti al bagno sento una mano che mi prende per il polso. "Ahia" dico mentre cerco di liberarmi "scusa piccola, non volevo farti male" dice la persona. È Bryce. Sorrido come un'ebete quando dice piccola e poi lo bacio. "Sai, un giorno magari potremmo organizzare di andare alle terme; però solo io e te" dice quando ci stacchiamo. "Contaci" dico dandogli un'ultimo bacio veloce per poi uscire.

Arrivo in stanza e Addy dorme già. Mi metto sotto le coperte e mi addormento quasi subito.

Come tutte le altre notti sogno quegli occhi nocciola con la differenza, però, che ora sono miei.

MY BAD BOY // Bryce HallDove le storie prendono vita. Scoprilo ora