capitolo 32

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Emma

"Emma, mi dici cos'hai?" Mi chiede Elisa mentre mi riaccompagna a casa dopo scuola "Non capisco di cosa stai parlando" mento "Emma è tutto il giorno che hai lo sguardo triste e non hai parlato come è tuo solito fare" "scusa, hai ragione. È che è successa una cosa e io non so cosa fare" dico e sento gli occhi pizzicare. La mia migliore amica mi stringe in un abbraccio e io lascio che le lacrime scendano sul mio viso.

"Vuoi dirmi cos'è successo?" Chiede quando ci stacchiamo. Mi faccio coraggio e le racconto tutta la storia.

"Ma che coglione!" Esclama quando finisco "c'è ti ha lasciato senza neanche una spiegazione!" "Già" ammetto. " Ma non gliela do vinta. Oggi provo a chiederglielo di nuovo; non si puo lasciare senza un motivo!" Sbotto convinta ed Elisa annuisce "brava la mia Emma cicci, fatti valere e poi fammi sapere tutto eh ahahahaha" dice per poi andare verso casa sua.

Entro in casa velocemente intenzionata a togliermi questo peso il prima possibile. Non appena apro la porta però vedo tutti seduti sui divani intenti a parlare. Si zittiscono subito quando mi vedono. "Ciao sorellina" dice Ondreaz abbozzando un sorriso poco convincente "ciao(?)" Dico un po' titubante "perché siete tutti qui riuniti manco fosse morto qualcuno?" Chiedo ironizzando un po' ma invano.

"Siediti qui un'attimo" dice Tony sbattendo la mano sul cuscino di fianco a lui. Mentre vado a sedermi sento gli occhi tutti puntati su di me. "Ok ora ditemi cosa c'è" ordino un po' spaventata dalla risposta che mi potrebbero dare.

Tony

"Emma, be ormai è da tre mesi e mezzo che siamo qui" inizia Ondreaz "abbiamo passato tanti momenti molto belli qui ma... Ma ora è arrivato il momento di tornare a casa per noi" conclude. Mia sorella inizia a scuotere la testa e i suoi occhi si riempiono di lacrime "No... no voi non potete andare via" dice "starete qui con me, alla mamma e a papà non dà fastidio. Dobbiamo fare ancora tante cose..." inizia a dire. Le prendo le mani e la abbraccio. Vedo Addison che si asciuga le lacrime, Nessa si stringe di più a josh. "Emma non possiamo, lo sai anche tu. In America abbiamo il nostro lavoro, la famiglia per loro" dico indicando i ragazzi "abbiamo tutto li" concludo accarezzandole i capelli "Ma qui avete me  papà e mamma" dice singhiozzando.

A quel punto Bryce si alza passandosi una mano sul viso e se ne va al piano di sopra. Non so se Emma se ne sia accorta visto che ha il viso affondato nella mia felpa.

Bryce

Non riesco a vederla così perché tecnicamente è tutta colpa mia quindi mi alzo velocemente e mi chiudo a chiave nella mia stanza.

Inizio flashback
  "no, lasciatemi dormire" dico sentendomi scuotere per una spalla.  "Bryce è il tuo telefono" dice una voce e mi sveglio. Mi siedo a malavoglia sul letto e prendo il telefono. Guardo il display e vedo che è mia madre quindi, per non dare fastidio a Emma mi alzo e vado in bagno.

"Pronto?" Dico assonnato "ciao Bryce Scusa se ti chiamo ora, suo che stai dormendo" dice la voce di mia madre "no non fa niente" ribatto "cosa c'è?" Chiedo "mi dispiace tanto amore ma non possiamo lasciatelo fare" dice riferendosi al massaggio che le ho mandato questa mattina "So che ora sei maggiorenne e tecnicamente puoi scegliere tu ma trasferiti in Italia, da solo perlopiù, ci sembra troppo. Bryce qui hai tutta la tua famiglia non puoi lasciarci" dice e sento che sta piangendo.

Sento il mio cuore infrangersi, sapevo che mi avrebbero detto questo ma non ho mai smesso di sperarci.

"Mamma ti prego sai quanto ci tengo a venire a viver-" non finisco neanche di parlare che sento mio padre prendere il telefono dalle mani di mia madre dandole uno schiaffo.

MY BAD BOY // Bryce HallDove le storie prendono vita. Scoprilo ora