capitolo 11

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Emma

La sveglia inizia a suonare. Guardo che giorno è e noto che è il 30 gennaio. Tra qualche giorno dovrebbero tornare i miei fratelli dal tour.

Mi alzo e vado a lavarmi. Metto questo 

Lascio i capelli sciolti e mi metto un filo di trucco

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Lascio i capelli sciolti e mi metto un filo di trucco. Mi arriva un messaggio di Thomas in cui mi dice che è quasi a casa mia. Prendo una tortina al volo ed esco. Lo vedo arrivare. "Hey bellissima" dice mettendomi una mano sul fianco "ciao bellissimo" rispondo al complimento. Mi bacia.

La giornata a scuola passa normalmente e presto mi ritrovo sul bus per tornare a casa. "Emma, comunque quando tornano i tuoi fratelli organizziamo una serata tutti insieme" propone Elisa girandomi verso di me "certo" rispondo cercando di non pensare a quanto mi manchino.

Scendo dal bus e vado verso casa. Oggi Thomas non mi può riaccompagnare visto che deve accompagnare sua madre dal medico.

Arrivo al cancello. Prendo le chiavi dallo zaino e lo apro. Con un'altra chiave apro la porta d'ingresso. Lancio lo zaino sul divano " Hey, cos'è quell'aria triste?" Dice una voce davanti a me. Per poco non urlo. Sono tornati prima del previsto! Corro e salto in braccio a Tony. Delle lacrime di gioia mi rigano il viso. " Va che mi offendo" dice Ondreaz per poi stringermi in un'abbraccio. Stritolo Addy e Nessa e poi abbraccio anche Josh, Tyler e Nick. Bryce è un po' in disparte.

Bryce

Ha abbracciato tutti. Manco solo io. Una parte di me spera che lei mi abbracci ma l'altra mi dice di smetterla di illudermi, perché non lo farà. Mi guarda per un tempo che sembra infinito. Poi, prima che io capisca cosa stia succedendo, mi abbraccia. Per qualche secondo resto immobile poi ricambio. Visto che è più bassa di me sta sulle punte. Affondo il mio viso tra i suoi capelli scuri. Sanno di vaniglia. Vorrei che questo abbraccio non finisca mai, ma dopo poco si stacca. Sento già la sua mancanza.

Speravo che, con queste settimane senza di lei, quelle farfalle nello stomaco che mi venivano quando mi guardava sparissero ma, aimè, non è successo. Sono tornate non appena ha aperto la porta.

Non so cosa mi fa questa ragazza ma so che non ne posso fare a meno.

Il resto del pomeriggio lo passiamo a chiacchierare e a raccontarci quello che abbiamo fatto. Verso le 18.00 decido di tornare di sopra per sistemare le mie cose.

Apro la porta della mia stanza e noto che è del tutto diversa da come l'avevo lasciata. È pulita e in ordine. Controllo subito sotto il letto. Tiro fuori la mia chitarra e controllo che non l'abbia toccata nessuno. Apro la custodia e vedo che i testi sono tutti rilegati in una cartellina. Cazzo, qualcuno li ha letti. Li sfoglio tutti, devo trovarne solo uno. Lo trovo ma è diverso: alcune note della melodia sono cambiate e c'è un'altra parte di testo. Leggo le parole e continuo a non capire chi le ha scritte, so solo che sono bellissime. Prendo il registratore nella speranza che quella persona si sia registrata. Trovo una nuova traccia. La attivo. All'inizio si sente solo la chitarra poi una voce; la riconosco subito. È la voce che, da un po' di tempo, è presente nei miei sogni. È la voce di Emma. La ascolto senza fiatare mentre leggo il testo. Ha capito perfettamente il senso che volevo dare alla canzone. Poi, durante le ultime note, la ragazza smette di cantare e inizia a piangere. Mi passo una mano tra i capelli. Non sto capendo più nulla: perché l'ha continuata? Come mai non me lo ha detto? Perché alla fine si è messa a piangere?

MY BAD BOY // Bryce HallDove le storie prendono vita. Scoprilo ora