Caleb
Saranno le quattro del mattino ed io non sono riuscito a prendere sonno, il pensiero di Rosy e quel poliziotto mi fa ribollire il sangue nelle vene. Il fatto che lei ieri l'abbia salutato con il sorriso stampato in faccia e mi abbia guardato ha scatenato la gelosia che mi divora le interiora, anzi me le sta prendendo a morsi.
Ripasso la mano nel ciuffo di capelli spettinati per la ventesimo volta, poi rivolgo lo sguardo verso lo schermo acceso della TV del bar notturno in cui sono seduto da quasi due ore, con la birra davanti che ormai è diventata calda sul tavolo. Noto la cameriera gironzolare dietro le mie spalle con fare indeciso, mi volto a guardarla e solo allora mi rivolge un sorriso e l'ennesimo - Gradisce qualcos'altro? -
Scuoto la testa alzando in piedi - Tieni il resto- gli lascio il doppio, probabilmente, della cifra dovuta sulla superficie in metallo e la lascio al suo sgomento da sola nel baretto.
In realtà non è solo Rosy il pensiero che mi ha fatto stare sveglio, alle cinque ho appuntamento con delle persone che dovevo vedere poco dopo il suo ritorno a casa, dopo il ricovero, ma che non ho potuto incontrare per tutto ciò che è accaduto con Camelia Trevis che rompe le palle con le sue stupide minacce.
Guardo l'ora riflessa sul cellulare acceso nella tasca del giubbotto e si, sono quasi le cinque ed io devo essere al luogo indicato tra meno di dieci minuti. Faccio fermare un taxi, non potendolo raggiungere a piedi, indicando all'autista il luogo da dover raggiungere. Quando siamo arrivati sono le cinque in punto, per fortuna.
Scendo dalla vettura pagando come devo il cristiano che mi chiede ancora una volta - È sicuro di dover scendere qui? È un posto isolato- ed io rispondo con un semplice - non si preoccupi, grazie-
Eccolo. Mi guardo intorno scorgendo l'imponente struttura decaduta, la stessa dove ci fu la sparatoria in cui per poco non ci rimettevo la vita se non fosse stato per la ragazza che amo. Ma proprio mentre rimurgino andando a finire coi pensieri sempre verso la stessa persona, ad interromperlo sul nascere è lo stridulio di un auto che si ferma proprio dietro di me.
L'immenso campo di grano conferisce al tutto un'aria minacciosa e inquietante, ma non c'è da temere nulla. I tre uomini che aspettavo scendono, in realtà io ne aspettavo uno solo di questi tre. Difatti il bel mediterraneo dall'aspetto temerario è dinnanzi a me che si aggiusta l'arma che ha con sé nel giubbotto di pelle nero, abbozzando un sorrisone amichevole nel guardarmi.
-Caleb Stonewall! Che piacere incontrarti! - il forte accento occidentale è palese, mi porge la mano che stringo con forza per poi fare un cenno ai due armadi che lo accompagnano di farsi lontano.
Non appena si sono allontanati io sono pronto a parlare - Allora...- dico attendendo che attacchi il discorso.
Sorride, questa volta il sorriso è pieno zeppo di uno strano divertimento che non nasconde -È tutto pronto per la fuga, i miei uomini si sono infiltrato tra le guardie mesi fa e l'integrazione è andata a buon fine- asserisce guardandosi intorno, ma senza smettere di dondolare avanti e indietro con il corpo.
-Beh questa è una buona notizia, ma il resto? - chiedo nervoso.
L'uomo dall'aria sicura di sé mi si avvicina di qualche passo, fino a che non siamo così vicini da poter percepire l'uno il respiro dell'altro - Caleb io ti devo ringraziare- mi guarda dritto negli occhi - ti garantisco che il piano che abbiamo messo in atto è infallibile, abbiamo calcolato tutto nei minimi dettagli e la tua collaborazione è fondamentale- annuisco incrociando le braccia al petto.
-Ci andiamo a ricavare tutti qualcosa in questa storia- metto in chiaro calciando con il piede dei sassi per terra -io mi tolgo il debito di mio padre, voi e lui fate fuori la famiglia Trevis e i loro sporchi affari di mezzo e...- sto per terminare la frase ma ad interrompermi è una suoneria.
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Fake Bad Boy •Caleb Stonewall•
FanfictionCaleb ha un carattere duro legato al suo passato, ma se trovasse qualcuno più tosto di lui? Rosy diventerà una delle manager della nazionale giapponese, fra i due non scorre buon sangue e tutto sembra andare per il verso sbagliato nella vita di entr...