Sveglia traditrice

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Jungkook's POV

In un lampo mi ritrovo sull'aereo verso Seoul, questo mese é letteralmente volato. Tra interviste, concerti, spostamenti non mi sono nemmeno accorto di aver già concluso il tour negli USA.

Le nuvole bianche spiccano sul cielo azzurro oltre la loro coltre pulita. Il suo colore così vivido ed intenso mi ricorda subito Azzurra perchè sembra un oceano in una giornata soleggiata.

Le nostre videochiamate sono diventate una piacevole abitudine e grazie a lei riesco a staccare la spina dell'ansia. Parlarle è la mia distrazione, anzi un'alienazione perchè mi catapulta in un mondo dove Jungkook dei BTS non ha mai debuttato.

Un universo parallelo.

Ovviamente si interessa sempre del mio lavoro, ma rimane comunque esclusa da tutto ciò e voglio che sia sempre così. Quasi mi pento di averla invitata al nostro concerto di Seoul, ma pare tenerci davvero. Tae mi ha raccontato della loro breve passeggiata e adesso ho capito il suo astio verso gli idol; il mio scopo è solo farle cambiare idea.

Fremo come un bambino quando l'aereo inizia l'atterraggio, non vedo l'ora di tornare a casa e soprattutto di mangiare coreano. Tocchiamo terra sani e salvi, ma sommersi da migliaia di flash accecanti come ogni volta. Ho indossato l'hanbok come alla partenza, quasi per far notare che quell'abito è davvero speciale per me. Digito un messaggio ad Azzurra non appena salgo sull'auto scura per avvertirla del nostro arrivo, poi mi preparo mentalmente alla devastazione del jet leg.

💙: Io e Tarzan ti aspettiamo dopodomani

Mi ha invitato a cena quando ho osato dire che la carbonara americana è buona. Si è davvero risentita e quasi offesa. Ancora devo capire tutto questo senso di orgoglio e patriottismo italiani in fatto di cibo.

Abbiamo deciso di aspettare che io mi sia ripreso dal jet leg e soprattutto devo assolutamente essere in agenzia domani. Infatti appena tocco il letto, dormo per dieci ore filate finchè la mia sveglia non mi ricorda che devo alzarmi per forza. Fortunatamente devo solo revisionare alcune parti vocali che non mi sono piaciute durante il tour.

Inizio da Euphoria insieme al mio vocal coach e cerco di correggere le note più difficili, ma non arrivo mai alla perfezione che voglio. Mi immergo totalmente nella melodia, dietro al grande microfono e sotto alle mie cuffie, tanto che non mi accorgo di una nuova presenza nella stanza. Quando apro gli occhi, ritrovo la mano sventolante di Jieun poco distante da me che mi sillaba muta un saluto.

Che palle.

Ogni tanto viene in agenzia, solo perchè è la figlia di una coppia di amici di PD Bang. La considero solo con un'occhiata perchè devo concludere la canzone senza commettere errori.

- Sei sempre più bravo. - si complimenta quando torno a sentire l'ambiente circostante.

- Grazie. -

E' l'unica persona che mi infastidisce con i suoi complimenti perchè conosco il loro secondo fine. Controllo l'ora sullo schermo del cellulare e sbuffo all'idea di passare ancora un paio d'ore con lei. Continuo comunque con i miei esercizi tenendo d'occhio l'orario perchè non vedo l'ora di svignarmela.

- Perchè continui a guardare l'orologio? - mi chiede spudoratamente, seduta al piccolo tavolino accanto a me.

- Ho una cena importante e non voglio arrivare in ritardo. -

- E ci vai vestito così? - mi punta l'indice verso il petto.

Forse mi sono appena scavato la fossa da solo, ma almeno sa che stasera non sono libero. Mi guardo la maglia extralarge che mi sfiora le cosce rivestite da un paio di pantaloni cargo.

Ocean🔹j.jk {CONCLUSA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora