Chi mi capisce è bravo

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Jungkook's POV

Non mi sono nemmeno voltato per rispondere ad Azzurra perché sapevo che non avrei retto il suo sguardo. Yoongi ha dato voce alle mie paure quel giorno, ai dubbi  che già si annidavano dentro di me. Temo che Azzurra possa diventare troppo importante, questa è la verità.

Dopo averla "salutata", Tae e Jimin capitano nel mio studio e li sento rovistare in una busta, tanto che mi volto incuriosito.

- C'è una teglia qui dentro. - dice Taehyung infilando la faccia tra la plastica.

Jimin tira fuori un bigliettino e legge ad alta voce: Spero ti piaccia e lasciane un po' ai ragazzi. Così scartano frettolosamente l'involucro, allora mi avvicino per capire: un tiramisù. Rimango incantato sulla spolverata di cacao ricordando quella sera che Azzurra l'ha preparato solo per me.

Mi sento una merda.

- Che c'è? Ti fa così tanto schifo? - mi domanda Jimin con la fronte increspata.

- Avete visto Azzurra per caso? -

- Sí, è andata via poco fa. - risponde Tae.. - E stava piangendo. - aggiunge infine con il timbro più basso del solito.

- Non l'avete fermata? -

- Ha detto che doveva andare a casa per Tarzan ed è corsa via prima che potessimo fermarla. -

- È successo qualcosa? - chiede l'altro mentre infila un cucchiaio nel dolce senza permesso.

Non ho raccontato loro della mia decisione, perché so cosa mi direbbero: goditi il momento e non rifletterci su. Invece non faccio altro che pensare al futuro, a come potremmo soffrire entrambi per colpa della mia vita incasinata.

- No... - mento. - Semplicemente non siamo compatibili. -

Jimin lancia un'occhiata a Tae trattenendo a stento un sorriso. - Da quel che avevi detto, a letto lo eravate eccome. -

- Non c'è solo quello... -

- C'è la tua codardia, Jungkook. E nient'altro. -

Quella frase mi fa scattare come una molla. Raccatto le chiavi della mia auto e i documenti, poi mi precipito verso casa di Azzurra. Purtroppo durante il tragitto, le parole di Yoongi hanno il sopravvento e alla fine succede ciò avevo già in mente: tagliare la cosa sul nascere. Sono convinto che troncando il nostro rapporto, quando ancora non é iniziato, sia la soluzione migliore per entrambi.

Soffrire adesso per non soffrire il doppio più avanti.

Quando torno al dormitorio, però, Euphoria mi riecheggia nella mente come un'eco ammonitore, ricordandomi perché l'ho dedicata a lei. Infatti i giorni successivi non riesco a risollevare il mio umore e i membri iniziano a chiedermi insistentemente perché Azzurra non mi chiami più. Accadeva spesso che ricevessi le sue telefonate durante le prove o la sera a cena. Quasi mi manca sentire il cellulare squillare. Invece quelli di Jimin e Tae sono più attivi del solito, però Azzurra non capita più in agenzia.

E così Jimin mi trascina ad una festa privata nel weekend. Siamo in loft enorme, all'ultimo piano di un palazzo, con una terrazza che si affaccia sulla città illuminata dalle prime luci della sera. Vediamo diversi idol e personaggi famosi, anzi quasi tutti sono volti conosciuti. Jimin sembra sempre timido ed introverso, ma quando si tratta di salutare ragazze si trasforma. Diventa subito loquace e fisico: sfiora tutto e tutti con disinvoltura con quelle manine diaboliche. Poi lo sento esclamare: - Guarda chi c'è! -

Mi giro per seguire lui in mezzo alla gente finché non mi ritrovo davanti Azzurra. Ha una giacca lunga bianca che le sfiora le cosce a mo' di vestito e un paio di tacchi fucsia, sta benissimo. Sorride a Jimin, poi torna subito seria quando mi nota.

Ocean🔹j.jk {CONCLUSA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora