Capitolo 13

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Questa storia può sembrare che sia arrivata alla conclusione. Ma ahimè non è così.
Ci sono ancora delle cosucce da scoprire.

Malcolm fu arrestato, Tyler fu arrestato, le mie sorelle sono state portate dalla propria famiglia e altre hanno trovato lavoro.
Di Christian non ne so niente, a parte che Jenni l'ha riconosciuto, prima che la polizia la portasse in centrale assieme a tutte le altre.
Era stato lui a violentarla quella volta che Tyler l'aveva trovata.
Io invece sono riuscita ad andare a Roma. Ho lasciato Dogo, Dago e Totò in una fattoria in Italia e qualche volta li vado a salutare.
Ho preso a frequentare corsi privati per poi prendermi il diploma e qualche volta aiuto Miriam e Phil nella loro azienda.
Sono persone molto ricche e hanno una villa grande in periferia.
Sto meglio, mi sento in forma. Ho dei nuovi amici, una nuova casa, una nuova vita, insomma.
Posso essere me stessa. Ho preso ad andare anche da una psicologa. Ho esplicitamente chiesto che non fosse un uomo. Devo parlare con una donna. Ho bisogno più che mai che intorno a me ci siano figure femminili. L'unico uomo che posso vedere è proprio Phil.
Per il resto comunque va tutto alla grande.

Una sera con le mie nuove amiche siamo andate ad una festa. Si erano vestite tutte in tiro, io invece un po' di meno. Mi ero messa un paio di pantaloni eleganti e una maglietta a bretelle bianca. Ai piedi portavo un paio di stivaletti.
Eravamo andati nella villa di un ragazzo, che era l'amico di una delle mie nuove  amiche. Eravamo un gruppetto di quattro ragazze.
La casa era enorme. Quella villa non finiva più.
Questa mia amica mi aveva raccontato che aveva più di cinquanta stanze.
Però ad essere sinceri non batteva il castello di Tyler.
Avevo sentito Nikka e mi aveva raccontato che lui stava bene e che tra un po' lo avrebbero scarcerato perché non erano state  trovate prove.
Con le ragazze raggiungemmo l'amico, si chiamava Carlo. Prestava servizio militare.
Era seduto in un piccolo salotto dove c'erano altri ragazzi. 
- Simone e Filippo. - disse Carlo.
- Loro sono Marta, Clarissa e Laura. - disse la nostra amica Martina: - Dov'è l'altro? - chiese poi a Carlo.
- Ora arriva. Eccolo! - ci voltammo e...
No! No! Nooooooooo.
Mi guardò dritto negli occhi. Era solo un brutto sogno.
Non ero più in grado di respirare, il sangue non circolava più,  il cuore batteva velocemente. Non ero in grado di fermarlo.
- Lui è Christian. - disse tutta contenta Martina. Era palese che se ne fosse innamorata.
Christian si presentò a noi altre e quando mi strinse la mano una scossa mi portò a quei giorni.
Ormai era passato già un anno.
- Scusate, vado a prendere un po' d'aria. - dissi uscendo dalla stanza.
Mi diressi verso la balconata che affacciava su un grandissimo parco che ospitava una bellissima piantagione di alberi esotici e al centro c'era una grandissima fontana.
- E così anche tu qui in Italia. - mi disse qualcuno alle mie spalle appoggiando le sue forti mani sui miei fianchi.
Mi voltai di scatto.
- Cosa vuoi? -
Christian rimase impassibile continuando a puntare i suoi occhi su di me osservando minuziosamente il mio look.
- Sei davvero carina. -
- Pedofilo. - gli ringhiai contro.
Mi tirò un ceffone. Peccato che nessuno fosse lì ad assistere.
- Dovevi finirci tu in prigione. - continuai tenendo la mano sulla guancia.
- E invece è andata male. Jessica poverina ha scoperto tutto quello che ti ha fatto Malcolm. Per colpa tua. -
- Non è vero. Tu... Sapevi tutto su di lui. -
- E anche su Jeffrey e Mirko. Devi sapere una cosa Marta, Malcolm se li sceglieva in base a determinate caratteristiche gli uomini. Tutti noi abbiamo violentato delle ragazze. -
- Vi odio. Devi andarci tu in prigione al posto di Tyler! -
- Sai chi ha chiamato la polizia? -
Non ci potevo credere : - Tu. -
- Già, Marta. Volevo ucciderti con le mie stesse mani. -
- Perché? Cosa ti ho fatto? -
- Hai scoperto delle cose che non ti riguardavano. Il mio amico non mi ha davvero aiutato. L'ho ucciso perché aveva scoperto delle cose su di me. Ero io il trafficante di armi, solo che a Malcolm ho raccontato una storiella falsa  sul suo conto. Sono stato io a proporre a Mirko di violentarti promettendogli che avrebbe avuto una ricompensa, ma peccato tu l'hai ucciso. Sapevo perfettamente che stavi guardando dalla finestra mentre violentavo quella ragazzina e sai un'altra cosa? La tua amica Nikka è in grave pericolo, come tutte le altre. Tyler ed io collaboriamo. -
- Cosa?! -
Mi voltai e vidi Tyler proprio lì con Carlo, Filippo, Simone e inginocchiate, con una benda sulla bocca e ammanettate, Nikka, con le altre e le mie nuove amiche.
- Tu. - lo spinsi: - Tyler mi aveva trovata per colpa tua. -
- Marta. - si abbassò verso di me Christian : - Mi sei sempre piaciuta e il fatto che ti avesse Malcolm mi mandava fuori di testa. Volevo usarti per i miei giochetti, però ormai hai scoperto tutto e ora dovrò rapirti assieme a tutte le altre e portarvi in un posto lontano e quando vorrò, come anche gli altri, faremo ciò che vorremo con i vostri corpi. -
Detto questo ci portarono dentro un camion che misero in moto dirigendosi in un posto lontano...



Lo so che la storia non è finita nei migliori dei modi. Ma presto arriverà anche la seconda parte, abbiate pazienza.
Un bacione ❤️
Fatemi sapere se vi è piaciuta

Voglio avvisarvi che ho iniziato a scrivere la seconda parte  di Rapita Da Te. S'intitola Ancora Con Te.
Grazie comunque per il vostro supporto.

Rapita Da Te 1st  [ COMPLETA ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora