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P: come è anda-...
Cercando di evitare i suoi occhi corsi in camera mia ancora in lacrime. Dopo circa dieci minuti Payton entrò deciso in camera. Aveva gli occhi lucidi anche lui e pareva parecchio incazzato.
C: pay?! Che è successo??...
Venne a sedersi sul letto vicino a me.
P: mi ha lasciato.
C: cosa?... e perché????
P: ha detto che non sono un ragazzo maturo. Che lei ha bisogno di un uomo a fianco e non un ragazzino.
C: oh. Ma come ha potuto?...
mi avvicinai e lo abbracciai forte.
P: io, io la amavo veramente... i-
C: shhh, lo so. Si vedeva. Ma se lei non ha visto lo splendido ragazzo che sei, allora non ti merita. Io voglio bene a Sara, ma è stata una stupida.
Ci riabbracciamo e rimaniamo così per un po'.
P: come, perché piangevi quando sei tornata?
C: ahahah questa fa ridere... sai chi è il capo dell'azienda in cui lavoro?..
P: no....
C: jaden.
Sbarrò gli occhi.
P: e ora??
C: niente... cercherò di evitarlo per quanto possa. Anche se non è facile
P: immagino... se c'è qualsiasi cosa, sai dove trovarmi.
C: ah ecco, io non voglio che tu rovini la tua amicizia con lui per colpa mia...
P: me l'ha fatta troppo grossa, io lo avevo avvisato...
C: si ma non ne val-
P: certo che ne vale la pena! Che cazzo dici! Tu ne vali sempre la pena.
Mi riabbracciò di nuovo.
P: ti voglio bene ce... sei come una sorella.
C: anche io te ne voglio pay.

È stata una settimana pesante, sia al lavoro che a casa.
Sono appena tornata dopo aver fatto la spesa. Entrai e appoggiai i sacchetti sul tavolo avvisando Pay che ero tornata. Evidentemente non mi aveva sentita. Salii e sentii della musica proveniente dalla sua camera.
I just need take a step back and grow
But you deserve the world..
And now you're happy with somebody else
She said she love me but she love yourself
So is a love letter to my self...
Entrai e c'era payton con la chitarra che stava cantando quella canzone bellissima. Lo guardai comprensiva perchè sapevo a chi era rivolta. Si girò e si fermò di scatto
P: oh scusa non ti avevo sentito
C: tranquillo...
P: hai sentito?..
Disse quasi spaventato
C: si... è bellissima pay.
P: è solo ciò che penso....
C: comunque da quando suoni?!...
P: da sempre!
C: ahahah e come mai non lo sapevo??
P: forse perché non eri mai in casa.... ahahaha
C: bene ti sei castrato perché ora devi farmi sentire qualcosa!
P: nooooo....
C: oh mi dispiace mio caro ma te la sei cercata!
Passammo la serata a cantare e suonare come due cretini, finché non mi suonò il telefono.
Era la segretaria di Jaden.
S: ciao Cecilia, scusa l'ora ma mi è arrivata ora un email da uno studio di Parigi e volevo avvisarti il prima possibile.
C: si dimmi pure.
S: è uno studio importante, e vorrebbe iniziare un progetto in collaborazione con la nostra azienda e cerca due esponenti della nostra azienda per lavorare lì a Parigi per circa sei mesi, o meglio, a lavoro terminato. E avrebbero scelto te.
C: oh, wow. Bene ma quando sarebbe la partenza
S: lunedì, dopodomani.
C: oh okay...
S: quindi accetti?
C: si. Ah ma aspetta... chi è il secondo esponente...
Chiesi quasi spaventata dalla risposta perché lo ero, molto.
S: ...sarebbe, beh il signor Hossler...
Quasi lo sussurrò.
C: ah... devo, devo pensarci
S: okay... immaginavo. Ti chiedo di mandarmi notizie il prima possibile.
C: va bene, grazie. Buona serata.
E attaccai.
Payton aveva sentito tutto. Chiamai Jaden.
J: oh... che bello sentirti...
C: cosa cazzo significa?!
J: di che parli?
C: di Parigi ! Tu lo sapevi?
J: ... si...
Quasi lo sussurrò e a me salì il crimine. Avevo voglia di spaccare qualcosa
C: tu lo sapevi, e mi hai fatto chiamare dalla segretaria?! Sei un codardo! Pezzo di merda. Potevi dirmelo tu.
J: no, mi avresti attaccato subito. Poi avevo più possibilità...
C: di fare cosa?! Di convincermi a venire?... hai perso mi dispiace non ci vengo. Portati Dylan.
J: sai anche tu che sei molto più brava di Dylan
C: allora non so come aiutarti. Io a Parigi con te non ci vengo.
A un certo punto vidi uscire payton dalla camera con un cartello enorme in mano e risi.
NON PUOI PERDERTI QUESTA OPPORTUNITÀ PER UN COGLIONE!
VAI A ROMA! CHI SE NE FREGA DI LUI!
SVEGLIATI COGLIONAAAA!!!
Continuavo a ridere
J: sei ubriaca? Perché se non è così dovrei pensare che la tua bipolarità sia peggiorata.
C: ah ah ah non fai ridere. Comunque ho deciso. Ci vengo a Parigi .
J: davvero?
C: si.
J: bene, allora ci vediamo lunedì, ti passo a prendere per le 6 am
C: no mi porta payton.
Appena dissi così vidi la disperazione negli occhi di Payton consapevole del fatto che si sarebbe dovuto svegliare presto
J: o-okay. Allora ci vediamo all'aeroporto.
C: si, buona serata.
E attaccai.
C: ma come faccio a lasciarti solo a casa!!!
P: oh vedrai che resisterò!
Fece una faccia che non mi tranquillizzava per niente
C: ahahahah giuro che sei il migliore amico che io abbia mai avuto
P: si lo so che sono fantastico.
C: va bene, va bene vanitoso di uno! Andiamo a ordinare una pizza che festeggiamo la tua stupidità ahahaha
P: cogliona
Dopo cena ci addormentammo insieme abbracciati sul divano. Se qualcuno ci avesse visto da fuori saremmo passati per due fidanzatini carini e coccolosi ma eravamo solo buoni amici. I migliori.
Due giorni dopo mi accompagnò all'aeroporto dove dopo qualche lacrima riuscii a salire sull'aereo.
In viaggio ignorai Jaden e dopo tantissimo arrivammo a Parigi.❤️

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