Due settimane dopo. Dormivo da poco. Ero nel letto di Jaden ma lui non c'era. Così preoccupata mi alzai e lo trovai giù in salotto stava chiamando qualcuno.
J: cosa?!?!
X: si, Jaden. Domani nel pomeriggio
J: no io non ci vengo
X: non hai altra scelta
J: ma...
X: niente ma, prepara le valigie domani viene tuo padre
J: mamma non ci pensare io non ci vengo! È la prima volta che tro-
X: non ci provare signorino! Non mi imbambolerai con la storia degli amici e la ragazza e cose varie.
J: questo non è giusto
X: oh si tuo padre è stato licenziato e non abbiamo la pensione dei nonni quindi non puoi stare, ne in quella casa ne in quella scuola
J: posso trovarmi un lavoro
X: è esattamente quello che farai ma quei soldi li userai per mantenere la tua famiglia.
J: non ho altra scelta?
X: no, ciao jaden buona notte.
Non potevo credere a ciò che avevo appena sentito.
Corsi su in camera.
C: j?... dov'eri??
J: mi ha chiamato mia madre. Domani torno a casa.
Continuava a passarsi le mani nei capelli.
C: e tu dove abiti?
J: a New York...
C: oh...
J: non me ne frega un cazzo della scuola la mia priorità sei tu. Non posso non vederti più, capisci!
Aveva iniziato a piangere. Mi alzai dal letto e andai davanti a lui che era seduto sul letto. Presi il suo viso tra le mani. E asciugai le lacrime con i pollici
C: j, io ti amo ora come ti amerò domani come ti amerò per sempre. Come ti amo ora qua ti amerò anche a New York o in qualsiasi altra parte del mondo.
J: io lo so, però non posso stare senza guardare i tuoi bellissimi occhi, o addormentarmi senza accarezzare la tua schiena, passare i pomeriggi a toccarti i capelli....
Stava facendo piangere anche me
C: smettila però perché fai piangere anche me così!
Lo feci sorridere.
J: dico a mia madre che non ci vado.
C: no j devi andare.
J: cosa?! Perché mi spingi ad andarmene?
C: perché è la cosa più giusta...
J: ma come facciamo... io e te?!
C: ci penseremo...
J: mi stai lasciando?
C: cosa?! Certo che no! Che cazzo stai dicendo. Sto dicendo che penserò a un modo...
J: che cosa hai in mente. Di venire a trovarmi nel weekend? Con quali soldi che i tuoi ti stanno sbattendo fuori casa?
Perché diceva così?! Per la prima volta in vita mia andai nel panico
C: perché cazzo hai tirato fuori questo discorso adesso?!? Sembra che sia tu quello che cerca di lasciarmi! Cazzo. Eri gentile, premuroso con me fino a due ore fa e adesso mi rinfacci tutto ciò che mi sono fidata di dirti?!!
J: posso incazzarmi anche io sono umano! Non sono un cazzo di robot...
dopo questo prendo ed esco dalla stanza con le lacrime.
J: dove vai mezza nuda?!
Non mi girai e andai da Payton. Appena entrai si spaventò a morte.
C: mi ha lasciato!
Dico in un bagno di lacrime. Ancora appoggiata alla porta
P: ce?! Cosa?...
C: Payton, mi ha lasciato!...
Mi si stringe di nuovo lo stomaco
P: vieni qui parliamone. Ma che cazzo di ore sono?!
C: le 4
P: ma che cazzo di problemi avete voi due?!
C: io-io non...
P: shhh vieni qua.
Mi abbracciò e gli raccontai tutto.
P: oh cazzo... ma?!
C: io, non voglio che se ne vada ne voglio che mi lasci. Non può lasciarmi!
P: e tu glielo hai detto?
C: cosa?...
P: le stesse cose che stai dicendo a me
C: no... ero in panico non capivo niente.
P: vai a dirglielo.
C: non mi vorrà neanche parlare.
P: smettila! Alzati e vai da lui.
Faccio come mi dice esco dalla porta e vado davanti alla sua. Esito un attimo prima di bussare.
C: jaden hossler
J: cosa c'è
C: io, ti amo! Tu non puoi lasciarmi così! Me lo hai detto tu! NOI DOBBIAMO STARE INSIEME!
Mi avvicinai a lui ma sembrava un sasso. Non faceva niente. Guardava da un' altra parte con gli occhi lucidi.
J: non possiamo stare insieme.
Dice freddo. Sento le lacrime scendere sulle mie guance senza freno.
C: mi stai lasciando?...
J: si..
Soffocò guardando in basso
C: guardami negli occhi e dimmi che mi lasci che non vuoi più avere niente a che fare con me!
Di colpo punta i suoi occhi sui miei e la vista mi si annebbia.
J: I-io... io non voglio più avere niente a che fare con te.
Disse così e poi si richiuse in camera. Scoppiai in un pianto disperato. Rimasi davanti alla sua porta. Si aprii di colpo e lo vidi uscire di colpo e prendermi il viso. Sprofondammo in un bacio pieno di rabbia di passione. Dopo mezzo secondo eravamo sul suo letto come nello sgabuzzino. Ci immergevamo nel profondo delle nostre anime. I nostri corpi che combaciavano alla perfezione. Eravamo entrambi coscienti del fatto che quello che stavamo facendo il giorno dopo sarebbe stato un grosso grossissimo problema. Ma ce ne fregavamo. Siamo adolescenti. Siamo fatti così. Viviamo il presente senza pensare alle conseguenze. Che queste siano una giornata in punizione, vomitare ore e ore, beccarsi delle belle ramanzine o nel nostro caso riuscire a dirsi "arrivederci" dopo aver trovato la persona giusta. Questo perché siamo troppo avanti rispetto i genitori ma ancora troppo piccoli legalmente per essere indipendenti. La mattina arrivò in fretta. Io e Jaden quasi non ci parlammo.
Andai a scuola mentre invece jaden non sarebbe potuto venire. A scuola non riuscivo a concentrarmi. A volte mi scappavano alcune lacrime.
Brutto psicopatico😈 (Payton)
Oi Ce, Jaden sta per andare via. Se corri riesci a salutarlo.
Non me lo feci ripetere presi la cartella e scappai fuori dall'aula di chimica.
Corsi verso casa. Penso di non aver mai corso così tanto in vita mia. La cartella continuava cadermi dalla spalla. Appena lo vidi che stava per salire in macchina lasciai per terra la cartella e corsi da lui.
C: non andare! Stai con me!!!!
Piangevo come una fontana
J: chi cazzo la ha avvisata??
Fulminò i ragazzi specialmente Payton
C: pensavi di andartene senza salutarmi?!
J: non riesco a dirti addio... lo sai come sono fatto...
Lo abbracciai di nuovo.
C: io ti giuro, ti prometto che verrò da te.
J: ce sii realista...
C: shh! Ti ho detto che ci rivedremo. Fidati di me. E non ti dimenticare di me soprattutto.
J: come potrei dimenticarmi di te!
C: ti amerò per sempre!
J: anche io mia piccola e dolce sbabbi
Sorrise ma io proprio non ce la facevo. Lo vidi entrare in macchina e partire. Era andato via. Non lo avrei più rivisto. Il mio Jaden. Il ragazzo migliore che io abbia mai incontrato lo avevo appena perso. Entrai in casa a salii in camera mia. Tutto ciò che mi capitava in mano lo lanciavo e lo distuggevo. Ero in crisi non ci riuscivo. Il mio cuore se ne era andato con lui. La mia testa era nera. Una tempesta. Piangevo disperata. Vidi entrare Tyler. Lo guardai disperata come se mi avessero appena ucciso. Con gli occhi chiedevo aiuto, con la testa dichiaravo guerra invece con il corpo chiedevo pietà. Tyler non disse niente e uscii. Dopo poco entrò payton che venne ad abbracciarmi. Nessuno diceva niente. Avevo lo sguardo vuoto perso. I miei occhi non erano mai diventati così neri.
La sera decisi di prendere in mano la situazione non potevo rimanere lì a farmi mangiare dalla vita. Guardai il costo di un biglietto aereo per New York.
Con 100€ ero a New York. Non bastava avrei dovuto pagarmi anche un posto per dormire i taxi e i pasti. Ho fatto un veloce calcolo e con 1000 € ero tranquilla un paio di giorni. Come li guadagno 1000€ nel minor tempo possibile? Controllai concorsi d'arte... c'è ne erano un paio programmati tra due mesi🥵
Non trovai niente. Il giorno dopo andai a scuola.
Mi recai dal preside.
"Signorina Magni che piacere rivederla di cosa voleva parlarmi"
"Io volevo chiederle se ci fossero borse di studio in palio, o concorsi, o..."
"Ha bisogno di soldi?"
"Si"
"Immagino che siano per raggiungere la sua dolce metà" sorrise
"Già" non ci riuscivo proprio a sorridere. Mi mancava troppo.
"Okay allora la più vicina è settimana prossima. Una borsa di studio dal valore di 1500€ molto impegnativa però. Se la cifra non basta tra 10 giorni c'è un concorso di arte moderna; il primo premio vale 5000€"
Okay potevo farcela.
"Okay mi può iscrivere al concorso?"
"Certo!"
Così presi le mie cose e andai a casa. Per la borsa di studio avrei dovuto disegnare un cavallo. Mentre per il concorso di arte moderna beh avrei dovuto portare il mio progetto della sedia finito con anche un piccolo prototipo.
Disegnai velocemente il cavallo. Che non venne granché ma io puntavo al concorso.
