Capitolo 16

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Harry:

Appena tornammo ai Tre Manici di Scopa guardai la porta del locale e di colpo mi bloccai rimanendo pietrificato.

Draco dunque mi guardò spaesato cercando di capire che cosa poteva turbarmi tanto.

Anche se non correvo pericoli non avevo dimenticato il terrore provato: davanti a noi c'era la Parkinson che ci aveva visto e si stava avvicinando con aria triste.

"Pansy..." Dissi con un filo di voce.

Draco si indurì.

Pansy lo stava evitando accuratamente fissando soltanto me.

"Che cosa vuoi?!" Disse con distacco e freddezza.

"Vorrei parlarti Harry."

Ignorando spudoratamente la sua domanda.

"Te lo scordi!" Disse Draco sprezzante. "Dopo quello che hai combinato vuoi pure parlargli? Vattene, o mi arrabbio!" Disse guardandola male.

"Non c'è bisogno di scaldarsi tanto! Io volevo solo chiederti scusa Harry. Mi sono comportata come una stupida. Ho anche saputo che eri preoccupato per me. Pensavi che mi dessero soltanto una punizione e invece..." Sospirò abbassando poi la testa.

"Invece sei stata espulsa! Te lo meriti per Merlino! Ti conosco da una vita Parkinson, ma non credevo proprio che tu fossi così idiota!"

"Smettila!" Disse in preda alle lacrime. "Io l'ho fatto solo perché non lo credevo ammissibile!" Disse cercando di commuoverci, ma non attaccava proprio per niente!

"Veramente eri lucida!" Dissi stizzito. "Sarà stato anche inammissibile, come vuoi, ma tu eri lucida, molto lucida! Quindi non mentire!"

Draco mi guardò con un sorrisetto che non sfuggì a Pansy. "Quindi è tutto inutile?"

"Si, tutto inutile Parkinson!" Disse Draco.

"Perché per una volta non ti stai zitto e fai parlare lui? Chi sei tu, il suo bodyguard?" Disse con rabbia.

Draco scattò in avanti ed io mi misi in mezzo cercando di salvare la situazione che si stava facendo brutta.

"Ragazzi vi prego. Non c'è bisogno di arrivare alle mani. Pansy mi dispiace, ma io non ho nessuna intenzione di perdonarti. Non te lo meriti e oltretutto non posso dimenticare quello che mi hai fatto, non ce la faccio!"

A quel punto mi allontanai con Draco vicino che ancora la guardava in cagnesco e Pansy a quel punto se ne andò via.

Dopo poco arrivammo in un angolo buio e ci fermammo vicino al muro.

All'improvviso lo guardai e Draco mi abbracciò.

"Non tremare amico mio! Stai tranquillo."

"Grazie per avermi aiutato, ma non serviva, insomma so difendermi anche da solo." Con un sorriso.

"Ci sarò sempre Harry!"

Sorrisi ampiamente.

"Pansy aveva bisogno di una strigliata! Che bastarda! Solo ora dopo tutto ciò fa la pentita!"

"Già."

Draco sorrise.

Draco:

Una volta arrivati a destinazione, Weasley ci guardò.

"Quanto ci avete messo?" Ci chiese allarmato.

"Tranquillo, è tutto ok!" Dissi con un sorriso rilassato.

"Andiamo?" Si intromise Hermione. "Dobbiamo
ritornare alle carrozze dirette ad Hogwarts."

"Giusto, manca mezz'ora alla cena! Andiamo!" Disse Harry notando Ron piuttosto affamato.

Durante il viaggio Ginny e Seamus si erano messi a parlare, nel mentre noi osservavamo il paesaggio chiacchierando.

"Andrà tutto bene per tuo padre!" Le disse Seamus.
"Quando partirete tu e Ron?"

"Domani mattina. Comunque scusami per prima per aver pensato che non mi avresti capita."

Lui sorrise. "Acqua passata!"

Arrivammo in sala grande e dopo un breve saluto andammo a mangiare ognuno nel proprio tavolo.

Intanto al loro tavolo...

"Che cosa ti ha detto Sirius?"

Hermione guardava con attenzione Harry.

"Una brutta notizia: la Umbridge è tornata al ministero. Fudge nonostante tutto non l'ha sbattuta ad Azkaban e questo proprio non riesco a sopportarlo!" Disse picchiando le proprie nocche sul tavolo.

"È incredibile!" Rispose Hermione adirata. "Dopo tutte le punizioni e quelle ferite alla mano... perché non lo hai detto a Silente?!"

"Perché le avrei dato una grossa soddisfazione e invece no, non si merita niente quella!" Disse ancora più nervoso. "Poi Silente ha già troppi pensieri."

"Tu-o qu-tto è assu-uro!" Disse Ron con il cibo in bocca.

A quel punto Hermione lo guardò male.

"Prima di parlare manda giù tutta quella poltiglia! Dannazione Ronald!"

Noi tutti scoppiammo a ridere.

"Lascialo perdere Herm!" Disse Ginny, sghignazzando.
"Lo sai com'è fatto!"

"Purtroppo si!" Ridendo a crepapelle.

Anche Ron si mise a ridere con gusto.

Da lontano osservavo tutta la scena e me la ridevo anche io scherzosamente.

Drarry ~ Ossigeno Puro [MPREG]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora