Drarry ~ Ossigeno Puro [MPREG]

Capitolo 10

Draco:

Stavo passeggiando con Harry: quel giorno aveva un disperato bisogno di confidarsi con un amico e cercare un po' di tranquillità.

Silente li aveva protetti, si era addossato tutte le colpe per far si che non finissero nei guai.

Harry era molto grato ad Albus, ma allo stesso tempo non voleva che finisse nei casini. Harry era un ragazzo troppo buono, ma soprattutto coraggioso!

"Che bastarda quella Chang!" Dissi nervoso.

"Concordo! Non me lo aspettavo da parte sua e tutto perché gli sta antipatica Hermione e non solo." Disse.

Mi bloccai di colpo. Quella cosa mi era nuova.

"Che cosa significa?!"

"Non sopportava il fatto che io abbia molti amici."

"Mi dispiace tanto!" Dissi abbracciandolo.

"Almeno ora non c'è più la Umbridge, ma non abbiamo nessuno che si occupi della cattedra di Difesa contro le arti oscure!"

"Già! Chissà che cosa accadrà. Una cosa però è certa: io come amico ti sarò sempre vicino!"

Harry sorrise.

Harry:

Le vacanze natalizie si stavano avvicinando e molti studenti tornarono dalle loro famiglie.

Anche Ron, Hermione e Ginny andarono via.

Durante il Natale Ginny sarebbe andata a casa di Seamus per conoscere i genitori di lui. Era emozionatissima, ma allo stesso tempo anche turbata di non fare una buona impressione ai signori Finnigan.

Ron ed Hermione invece andarono dritti alla Tana con Fred e George. Io invece rimasi ad Hogwarts: volevo passare le vacanze con Draco e i suoi amici.

Quel tardo pomeriggio ero nella mia stanza a rilassarmi sul mio adorato letto a baldacchino quando arrivò Edvige la mia bellissima civetta con una lettera.

L'aprì velocemente e vidi che si trattava di Draco.

Esci!

Quella frase non mi piaceva affatto.

Dovevo capire che cosa stava succedendo.

Uscì in fretta e furia quando mi ritrovai davanti a me la Parkinson, una componente dei Serpeverde che disprezzavo con tutto il cuore -e naturalmente il rancore era reciproco- che si era finta Draco per attirarmi nella sua trappola.

"Parkinson! Che cosa vuoi?" Dissi freddo.

Lei aveva uno sguardo arrogante e glaciale.

Improvvisamente tirò fuori la sua bacchetta cogliendomi impreparato.

Pansy sorrise e in un attimo mi scagliò contro un Everte Statim facendomi ruzzolare dalle scale, ritrovandomi in un secondo disteso sul pavimento quasi svenuto.

Pansy a quel punto scese di corsa le scale e mi afferrò per il colletto della camicia posizionandosi sopra di me.

"C-che cosa vuoi fare?!"

"Adesso sei amico di Draco, Theo e Blaise?! Lasciali in pace, tu sei un lurido Grifondoro e tre Serpeverde come loro non possono essere tuoi amici!"

Da quando ero diventato amico di Draco, avevo imparato a conoscere anche Zabini e Nott scoprendo che erano davvero molto simpatici.

"Pansy..."

Il cuore batteva forte per la paura.

"Non c'è niente di male in questo e poi... beh, non otterrai nulla minacciandomi."

L'ansia cresceva.

"Ah no?!" Disse urlando. "Io non direi!"

Questa era completamente fuori di se.

"Pensa a te, ti prego. Non hai paura di essere espulsa?"

"Non mi importa nulla di essere espulsa. L'importante per me è farti del male!"

Ad un certo punto Draco apparì da un corridoio del settimo piano e nel vedere tutta la scena che si stava presentando, ne rimase immobile, completamente senza parole.

"Lasciali in pace!"

"Pansy!" Gridò all'improvviso Draco e lei a quel punto nel sentire la sua voce alzò lo sguardo verso Draco che si avvicinò lentamente. "Calmati! Non fare cazzate!"

"Draco... tu, Blaise e Theo non potete essere suoi amici! È un orrore tutto ciò. Te ne rendi conto, sì?!"

Gli occhi di Draco erano completamente terrorizzati a causa della pazzia di Pansy.

Per fortuna arrivarono di corsa il professor Albus Silente e la professoressa Minerva McGranit che avevano sentito il trambusto.

"Signorina Parkinson!"

La voce ferma e dura della McGranit fece scivolare per terra la bacchetta.

"Questa è sequestrata! Subito nel mio ufficio!" Disse fuori di se dalla rabbia.

Silente si avvicinò a me aiutandomi ad alzarmi e anche Draco finalmente si mosse.

"Stai bene, Harry? Ti ha fatto del male?"

"Credo di stare bene..." Con il cuore a mille.

Silente sorrise. "E tu signorino Malfoy?" Disse con dolcezza.

"Sto bene grazie!" Con un sorriso.

"Sarebbe meglio se tu andassi in infermeria Harry, non si sa mai." Disse apprensivo e molto spaventato.

"Beh, credo che abbia ragione professore!" Dissi con un sorriso rilassato.

A quel punto Silente fece un sorriso e ci guidò dalla Chips.