Sono stata talmente impegnata che il venerdì arriva in un lampo.
Due giorni fa, uscita dal college, sono andata dal meccanico di fiducia di Boris che mi ha procurato la batteria nuova per la Corvette.
Ho passato il pomeriggio a sistemarla per bene, l'ho perfino lavata e tirata a lucido; Alex ne è rimasto molto contento ed era entusiasta di poter tornare a usarla per andare al campus.
Gertrude è tornata a scuola martedì e ha cercato di carpirmi quante più informazioni possibili su Ashley e Alex. Non l'avrei mai detto, ma è una gran pettegola.
Oggi è l'ultimo giorno di lezioni della settimana e passo la prima parte del pomeriggio in biblioteca per non rimanere indietro.
Alle quattro entro in palestra, già cambiata e pronta per l'allenamento del professor Radford.
Liam è già lì e si sta allenando con una serie di circuiti.
Non mi ha sentita arrivare, così rimango sulla soglia a osservare come si muove.
Porta un paio di pantaloncini da boxe e la sua maglietta giace abbandonata su uno degli attrezzi della palestra.
Rimango a guardare i bicipiti che si irrigidiscono ad ogni colpo al sacco, i muscoli dell'addome e del petto ben definiti. Ha le spalle larghe imperlate di sudore e le gocce cadono percorrendo tutta la schiena, fino all'elastico dei pantaloncini.
Mi si è seccata la gola, sono imbambolata. Non mi era mai successo di guardare qualcuno così, non ho idea di che cosa mi sia preso. Ho la testa in subbuglio, non riesco a formulare un pensiero coerente.
Mi schiarisco la voce, provando a tornare con i piedi per terra. Liam si gira e i suoi occhi verdi incontrano i miei, mi sorride e mi fa cenno di avvicinarmi.
Abbandono il borsone su una panca e comincio a fasciarmi i polsi mentre lo raggiungo.
Si mette in guardia e stringe gli occhi in una smorfia che dovrebbe essere minacciosa, ma gli viene talmente male che riesce solo a farmi sorridere.
<<Fatti sotto>>, mi intima.
Scoppio a ridere e accetto. Liam prova a colpirmi ma va a vuoto per ben tre volte, mi abbasso per schivare il suo gancio e, quando risalgo, lo colpisco allo stomaco con un montante. Lui però stringe gli addominali appena in tempo e riparte all'attacco.
Si piega in avanti e mi corre incontro, prendendomi per la vita e atterrandomi sul tappeto. È sopra di me ma, prima che possa colpirmi, gli afferro la testa con le gambe e stringo.
Liam cerca di liberarsi, inarco la schiena e ribalto la situazione; adesso sono io sopra di lui. Effettuo una presa che gli immobilizza le braccia e la testa: è in trappola.
<<Batti>> dico io, ridendo.
Lui fa cenno di no e mi lancia un sorriso di sfida.
<<Coraggio, Liam, batti!>> urlo.
Finalmente si arrende e batte tre volte la mano sul tappeto. Mi rialzo a fatica con il fiatone e lo guardo per vedere se sta bene.
<<Tutto okay?>> chiedo.
Annuisce e allunga un pugno davanti a sé e tendo il mio per farli scontrare.
<<Ottima prova, ragazzi.>>
Il professor Radford ci sta guardando dal centro della palestra, i ragazzi sono disposti a semicerchio dietro di lui e ci guardano con ammirazione.
Scendiamo dal tappeto e ci piazziamo davanti a loro che, nel frattempo, si sono alzati e disposti in fila uno di fianco all'altro.
Formiamo dei gruppi, in modo che si possano allenare insieme a colpire il sacco. Continuiamo con le basi iniziate la scorsa settimana mostrando loro come tirare un pugno senza farsi male e come muoversi durante il combattimento.
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Naked Feelings
Любовные романыGinevra si è da poco iscritta alla UCLA insieme ad Alex, il suo gemello. Si sono trasferiti a Los Angeles, insieme al loro padre adottivo, per cercare di iniziare una nuova vita lontana dagli orrori che hanno caratterizzato gran parte della loro ado...