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Sono sulla porta ad aspettare trepidante l'arrivo di Boris. So per certo che l'aereo è già atterrato e per telefono mi ha confidato che l'affare è andato alla grande. Sono così felice che non sto più nella pelle. Liam è dietro di me e continua a propormi delle distrazioni, ma io non gli do retta. Quando vedo il GMC nero parcheggiare di fronte alla villa, esco di corsa e Boris spalanca la portiera e scende proprio nel momento in cui gli getto le braccia al collo. Ride di gusto, una risata roca e calda, e mi stringe forte a sé. Non lo vedevo da otto giorni e mi sono parsi una vita. Sono stata in pensiero per lui e Olga ogni ora che hanno passato in quel posto e, ora che il cantiere è definitivamente venduto, spero che non dovranno mai più tornare laggiù. Anche Cathy corre fuori e si getta tra le braccia di Olga, che ride di gusto mentre la solleva in aria.

È ora di cena e io e Alex abbiamo ordinato sette pizze per tutti noi. Ci sediamo al tavolo in salotto mentre Boris ci racconta i dettagli dell'affare. Gli operai sono fortunatamente riusciti a rimediare ai danni causati dall'incendio, così il compratore ha proceduto con l'acquisto senza ulteriori intoppi.

È quasi mezzanotte quando io e Liam rimaniamo da soli. Corro in camera a prendere tutti i regali che ho comprato e li posiziono sotto all'enorme albero di Natale che padroneggia in salotto.

Quando torno di sopra, trovo Liam seduto sul bordo del letto che gioca con l'orlo della t-shirt. Gli corro incontro e mi getto sopra di lui, poi poso decisa le labbra sulle sue. Le nostre lingue cominciano a muoversi all'unisono e, poco dopo, sento Liam prendermi per i fianchi per allontanarmi leggermente. Gli rivolgo uno sguardo interrogativo e lui fa un sorriso timido, sembra a disagio.

<<Che c'è?>> chiedo, preoccupata. Non è da lui reagire così e men che meno respingermi.

<<Beh... voglio fare una cosa prima di... quello>>, mi sposta dal suo petto e si alza per raggiungere il suo borsone. Ne tira fuori un biglietto e me lo porge mentre si dondola da un piede all'altro, a disagio. Lo afferro e mi metto a gambe incrociate sul letto. Lo apro con calma e sento Liam sbuffare di impazienza; gli rivolgo uno sguardo ammonitore e lui alza gli occhi al cielo.

All'interno c'è un biglietto dello studio di tatuaggi di Luke e alzo lo sguardo per incontrare gli occhi verdi di Liam.

<<Ho pensato che... beh sempre se ti va, chiaro. Ma potremmo andare da lui e farci, non so, qualcosa insieme...>> non l'ho mai visto così a disagio e insicuro. Lo lascio soffrire ancora un po', poi mi alzo e gli circondo i fianchi con le braccia.

<<Non vedo l'ora>> ammetto mentre sorrido contro la sua spalla. Lui si separa con uno scatto e mi guarda con gli occhi sbarrati.

<<Davvero?>> è incredulo.

<<Ma certo! Pensavi che non volessi?>> scoppio a ridere, voglio davvero che si calmi.

<<Beh sì... non lo so, in realtà.>>

Lo bacio per stemperare la tensione e non smetto un attimo di sorridere. Un tatuaggio con Liam: non me lo sarei mai aspettato.

<<Dove ti piacerebbe farlo?>> gli chiedo, per vedere se ha già qualche idea.

<<Io sulla schiena, le braccia le ho già piene.>>

L'Angelo me ne occupa più di metà, quindi dovrò farmi venire in mente un altro posto; magari il braccio sinistro, o la gamba. Mi allontano da lui per estrarre un busta dal cassetto della scrivania.

Liam sorride e la apre; appena vede il contenuto, spalanca gli occhi e smette di respirare.

<<Fai sul serio?>> esclama appena ritrova la voce.

Naked FeelingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora