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Liam sorride, un sorriso timido e appena accennato.

Poi, all'improvviso, mi bacia.

Preme piano le labbra sulle mie, sono morbide e sanno di fresco. Le schiude leggermente, come se mi stesse chiedendo il permesso e capisco che sta aspettando che io sia pronta, che mi lasci andare.

Così lo faccio. Mi rilasso, appoggio le mani sulle sue ginocchia per avvicinarmi e schiudo appena le labbra. La sua lingua mi accarezza piano provocandomi un brivido in ogni cellula del corpo. Sento qualcosa di freddo che mi sfiora lingua e ci metto un attimo a capire che si tratta di un piercing; parla talmente poco che non mi ero mai accorta che lo avesse.

I nostri respiri si mescolano e accelerano. È una sensazione bellissima, come se ci fosse qualcosa dentro di me che brucia. A differenza dell'ira, però, questo fuoco mi fa vivere anziché consumarmi. È una scarica elettrica che parte dalla base della schiena e si propaga ovunque, rendendomi viva come non mi ero mai sentita prima.

Il bacio si fa più appassionato, intreccia le dita ai miei capelli e io faccio lo stesso, le lingue danzano armoniose al ritmo dei nostri respiri.

Potrebbero essere passate anche ore quando, con mio immenso dispiacere, Liam si stacca da me.

Appoggia la fronte alla mia e fa di nuovo quel sorriso appena accennato; è sexy da morire.

Senza che io abbia il tempo di reagire, Liam si sporge verso di me e mi prende di peso, mi sistema sulle sue gambe e affonda la testa tra i miei capelli.

Com'è potuto succedere?

Non so come affrontare questa cosa, non so se posso fidarmi. È la prima volta che un ragazzo mi bacia così, la prima volta che ricevo una dichiarazione del genere.

<<A cosa pensi?>> sussurra Liam, le labbra sulla mia spalla.

<<Ho paura>> ammetto e, un attimo dopo, me ne pento.

<<Non devi, giuro che non voglio farti del male, Gin. Ti darò modo di fidarti, promesso.>>

Quelle parole sono un colpo al cuore, perché io non mi fido mai; di nessuno.

Scaccio via questi pensieri e accenno un sorriso.

<<So che ti servirà tempo, non è un problema per me.>>

<<Non sai in cosa ti stai cacciando>> dico, seria.

<<Sono pronto a correre il rischio.>>

Si protende verso di me e mi bacia di nuovo e, come mi era successo prima, perdo il controllo.

La testa mi gira vorticosamente e i pensieri si mescolano in una nube contorta e astratta, non riesco più a fare ordine. La sua vicinanza mi disorienta.

<<Ehi, voi due! Mangiate qualcosa?>> è Alex a interromperci e io faccio per saltare giù dalle gambe di Liam, ma lui mi ferma.

<<Io e Ashley ordiniamo una pizza, vi va?>>

<<Sì, va bene>> dico io, tutto pur di levarmelo di torno e salvarmi da questa situazione imbarazzante.

Alex torna in cucina e Liam lascia la presa sui miei fianchi, permettendomi di alzarmi.

Nel farlo, l'asciugamano mi scivola di dosso e mi affretto a raccoglierlo. Lui, però, è più veloce di me; lo afferra al volo e lo nasconde dietro alla schiena.

Lo fulmino e faccio per riprenderlo ma non ci riesco perché lo allontana da me in fretta.

<<Ridammelo.>>

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