Skateboard

180 21 0
                                    

"Credo proprio che qui non ci metta piede nessuno da un bel po'" dissi guardandomi intorno, mentre esploravo il garage

Gaten, Finn e Caleb erano andati in giro per la città, perciò Millie prese la palla al balzo e invitò Noah a rimandare a casa, usando come scusa di voler vedere un film e disse ai ragazzi di essere troppo stanca per uscire con loro e ovviamente Noah accettò.
Quanto a me, non avevo voglia di uscire quella sera quindi rimasi a casa ma ha debita distanza tra i due, vale a dire che loro sarebbero rimasti al piano superiore mentre io facevo passare il tempo andando in giro per casa e per il giardino, così, vicino alla piscina, vidi il garage ed  incuriosita entrai.
Aprii la porta in metallo e mi addentrai.

Pieno di polvere, ragnatele e oggetti di qualsiasi tipo, ormai dimenticati.
Stranamente attirava la mia curiosità.

C'era uno specchio rotto, le biciclette che avevamo usato per raggiungere il ristorante, un monopattino, qualche scatolone con delle videocassette, vecchi fumetti e uno skateboard.
Appena lo vidi ripensai subito a tutti gli allenamenti, che avevo dovuto praticare, per entrare nel mio personaggio in "Stranger Things".
Pensai anche che era da molto tempo che non provavo ad andarci.

Soffiai sopra la superficie della tavola e così si liberò molta polvere che volò in giro nel garage, poi lo misi per terra e ci salì sopra, solo per vedere se fossi stata ancora capace

Mi diedi una leggera spinta, un po' insicura, poi un'altra ma più decisa, un'altra e un'altra ancora, facendo il giro attorno alla piscina

Sorrisi nel vedere che mi ricordavo gli allenamenti e quando pensai di provare a fare una mossa più complicata, sobbalzai, spaventata da una voce alle mie spalle.

"Allora sei ancora capace" velocemente mi girai verso questa persona e vidi Finn.

"Scusa non volevo disturbarti"

"Non ti preoccupare, mi hai solo colta di sorpresa" dissi ridendo poi continuai "ma tu che ci fai qui, pensavo che fossi con Caleb e Gaten"

"Si, sarei dovuto essere con loro, ma poi ho preferito rimanere qui" disse scrollando le spalle e poi continuò "ricambio il favore della passeggiata di oggi, sapevo che alla fine avresti passato la serata da sola"

"Ma che carino! Ti si che sei un amico leale" Dissi sorridendogli, lui ridacció, raccolse lo skate da terra e me lo porse

"Continua pure, io ti guardo"

"No no, io volevo solo vedere se fossi stata in grado di andarci ma adesso lo rimetto a posto" dissi avviandomi verso il garage, mi sentivo in imbarazzo ad aver preso un oggetto non mio senza il permesso del proprietario

"No aspetta" disse è così mi girai di scatto
"Per occupare il tempo possiamo usarlo"

"Non saprei, non mi ricordo molto a dire la verità... ma puoi andarci tu se vuoi"

"No aspetta, ti aiuto io a ricordare"
Accettai la sua offerta ed iniziammo.
All'inizio ero abbastanza insicura e rigida ma poi mi sciolsi e non andò così male

"Bene vai così!" Disse felice, vedendo che stavo riuscendo a fare delle mosse piuttosto complicate.
Dopo la mia riuscita mi avvicinai, ancora sulla tavola, a Finn

"Alla fine non sono stata un gran disastro, pensavo peggio" dissi ridendo

"Sei stata fantastica"
In un attimo il mio sguardo è quello di Finn sì incrociarono e vidi i suoi occhi che luccicavano nel buio della notte.
Gli sorrisi e lui ricambiò, ma quando lo vidi avvicinarsi sempre di più verso di me, rimasi sorpresa e, colta inaspettata, mi sbilanciai e caddi a terra.

Che imbarazzo.

Sentì d'un tratto un caldo incredibile, di sicuro ero arrossita per la figuraccia.

"Ti sei fatta male?"

"No, assolutamente no io..." dissi alzandomi velocemente, mi guardai le ginoccia e vidi che stavo sanguinando "io non mi sono fatta niente, non mi fa nemmeno male" feci un sorriso per fargli capire che stavo bene.
Finn si inginocchiò e mi guardò la ferita.

"Bisogna disinfettarla".

Inutile sottolineare quanto fossi in imbarazzo mentre il mio amico mi trascinava in casa per cercare qualcosa per soccorrermi.
Mi fece sedere sul divano in salotto mentre lui prendeva l'occorrente.

Subito arrivò in salotto e si inginocchiò aprendo il disinfettante e mettendo qualche goccia su un pezzeto di cotone.

"No no senti io non mi sono fatta male ti prego non-" venni interrotta dal bruciore al mio ginocchio sinistro "farlo" finii la frase mordendomi il labbro con una smorfia di dolore.
Lui mi guardò dicendo con una risatina odiosa "scusa", subito gli feci uno sguardo arrabbiato

"Che cosa ridi?" Sbottai e subito feci un'altra smorfia di dolore mentre Finn continuava a tamponare la ferita, la cosa più brutta era che continuava a ridere

"Scusa ma per una volta mi sembra si esser io la madre tra noi due e poi le facce che fai sono troppo belle" stavo per ribattere ma sentii, il dolore dall'altro ginocchio; aveva finito di disinfettare e mi aveva messo il cerotto nel ginocchio sinistro, ora mancava il destro.
Dopo altri minuti si sofferenza, entrambe le mie ferite erano disinfettate e munite di cerotti.

"Neanche un grazie?" Disse prima di sedersi sul divano di fianco a me

"Grazie ma vorrei farti notare che è colpa tua de sono caduta" dissi ridendo ma poi continuai "a proposito, so che è una domanda stupida ma come mai ti sei avvicinato così tanto a me?" Gli chiesi

"No niente, ho solo avuto un pensiero stupido"

"Che pensiero? Avanti dimmi"

"No, meglio no"

"Racconta!"

"Assolutamente no"

"Dai" insistetti

"No"

"Ti prego"

"E va bene!" Disse esasperato "ma promettimi che non ti arrabbierai e che lo  dimenticherai subito"

"Va bene lo prometto ma adesso dimmi" dissi non stando più nella pelle, sono una ragazza molto curiosa

"Ho pensato di baciarti"

AMICI DI CALZINI |FADIEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora