"Di nuovo! La vuoi piantare!" Sbuffò Finn, seccato, lanciando in aria le carte.
Avevamo fatto cinque partite e le avevo vinte tutte io, grazie alla mia bravura e ad una buona dose di fortuna.
Ovviamente gli rinfacciai le mie vittorie"Mi sa che più di un asso sei un due di picche" dissi ridendo "per fortuna non giochiamo a soldi, altrimenti avresti già ipotecato la tua casa!" E continuai a dire frasi di questo genere per farlo arrabbiare.
"Come sei divertente, sto soffocando dalle risate" disse sarcasticamente Finn con una falsa risata "adesso che facciamo?"
"Un'altra partita?" Continuai a incalzarlo con un'altra risata
"No basta, io non giocherò mai più a carte con te." Mi rispose severo "e poi è ovvio che hai vinto, io sono abituato a giocare con dei professionisti e tu sei solo una principiante... in poche parole, ti ho lasciata vincere." Finì la frase con un tono da superiore.
Io lo guardai male, affarai il cuscino, che si trovava dietro di me, e lo tirai, con tutta la forza che avevo, in faccia al ragazzo davanti a me."Mi spiace signor professionista, mi è scappato" la sua faccia da superiore di era trasformata in un'espressione dolorante
"Non ti devi arrabbiare se dico la verità, signorina principiante" mi rispose, strappandomi il cuscino dalle mani lanciandomelo addosso.
Stavo per rispondere con un altro soffice colpo ma mi fermò."Ferma!" Disse mettendo le mani davanti alla sua faccia per proteggersi "adesso siamo pari"
"Okay va bene" gli dissi adagiando sul letto il cuscino.
"Facciamo qualcosa di divertente che non sia giocare a carte o colpirci?"
"Che cosa vuoi fare, in piena notte, senza disturbare nessuno? se vuoi possiamo guardare il telefono" Gli dissi scrollando le spalle e continuai "non possiamo correre giù per le scale e andare a tuffarci in mare" dissi sorridendo per la cosa assurda che avevo detto e cercai di prendere tutte le carte, per ritirarle nel mazzo.
"Si, hai ragione, non possiamo andare in spiaggia adesso" disse passandomi delle carte "ma possiamo tuffarci in piscina!" Mentre disse quella frase i nostri sguardi, che fino ad ora erano rimasti concentrati sulle carte, si incrociarono e riuscì a vedere la differenza di essi.
Lui aveva un sorriso furbo.
Io avevo assunto un'espressione contraria mentre scuotevo la testa in segno di negazione"Stai scherzando vero? Non puoi parlare sul serio. Questa non è casa nostra, non possiamo fare quello che vogliamo, quando vogliamo"
"Lasciati andare, divertiamoci!" Disse alzandosi di scatto e mettendo il mazzo di carte sulla mia scrivania, poi mi prese la mano e mi trascinò fuori dal letto.
In pochi secondi stavamo correndo, sulle scale, per raggiungere il piano inferiore e uscire dalla porta principale.
Non potevo neanche dirgli di fermarsi perché i nostri amici stavano dormendo e non volevo svegliarli.Così Finn e io ci ritrovammo davanti alla piscina, lui fissava l'acqua desideroso di tuffarsi, io lo guardavo male, chiedendomi che cosa ci fosse di sbagliato in quel ragazzo.
"Torniamo su?" Chiesi speranzosa
"No adesso ci buttiamo!" Esclamò, mentre era nell'intento di togliersi la maglietta, ma fu inutile, perché io la avevo afferrata e la tiravo verso il basso, in modo tale che non fosse riuscito a toglierla
"Tu sei completamente impazzito"
"Io ti avviso, il bagno lo faccio anche con i vesti... anzi lo facciamo con i vestiti" rise mentre mi avvolse le braccia intorno al mio corpo, così strette che non riuscii a liberarmi
"Lasciami!" Gli dissi, dimenandomi
"Pronta?"
"No no non possiamo" ovviamente non mi ascoltò perché in pochi secondi Finn si era sbilanciato in avanti e ci ritrovammo immersi sotto acqua.
Una volta risaliti in superficie lo vidi ridere fragorosamente.
All'inizio cercai di formulare una frase che esprimesse quanto fossi adirata ma poi mi misi a ridere anche io"Non ci posso credere" dissi con le lacrime agli occhi per le risate "tu hai qualcosa che non va!"
"Vorrei farti notare che tu mi hai seguito"
"Ovvio, mi hai trascinata prendendomi per mano" dissi afferrandogli la mano e facendola combaciare con la mia "in questo modo!"
Subito mi maledii per questa mia azione, c'era proprio bisogno di sottolinearla?
Grazie a questo, magicamente, finimmo di ridere e calò il silenzio.
Velocemente ritirai la mia mano dalla sua e feci un sorriso forzato."Scusa"
"Ma scherzi? Non ti preoccupare, è piacevole il tuo contatto" sembrò quasi che si accorto, in quel momento, di quello che aveva detto, sgranò gli occhi e riprese a parlare "cioè no! Mi è uscita male scusa"
Continuai a pensare che a lui piace il mio contatto, e riflettendo, anche a me piaceva il suo.
Infatti avevo trovato a dir poco gradevole il nostro bacio.
Mi sarebbe piaciuto baciarlo di nuovo.E se... potevo baciarlo un'altra volta?
Ripensai a quello che mi aveva detto poco prima
Lasciati andare.
Va bene, lo avrei fattoVelocemente chiusi gli occhi e mi avvicinai alla sua faccia e lo baciai... anzi non proprio.
In quel momento capii che non ero entrata in contatto con le sue labbra ma con il suo naso.
Io stavo baciando il suo nasoVolevo sprofondare
Mi staccai velocemente e vidi che lui era abbastanza spaventato, mentre cercavo di formulare delle parole per scusare questo mio strano gesto, lui mi sorrise e chiese "Ti piace il mio naso?"
"No! Ma che dici... io stavo provando a"
Mi fermai non potevo dirgli che stavo provando a baciarlo.
Mentre continuavo a pensare, sentii le mie labbra essersi scontrate con altre, Finn mi stava baciando e lo sentì sorridere durante.
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AMICI DI CALZINI |FADIE
Fanfiction"Ti prego non dirmi che fai sul serio" "Certo che si! Pensa a quando i nostri amici troveranno le regole della nostra relazione, di sicuro non darebbero molta importanza a questo retro del cartone delle patatine fritte e con un titolo simile" "Va be...