My lover- bakudeku omegaverse

Capitolo 28

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Ragazzi so che mi avete odiata nello scorso "capitolo" ma vi giuro che non avevo cattive intenzioni.
Solo che quando ho saputo che era il pesce d'aprile, nella mia testa è scattato qualcosa chiamato: Sadismo.

E quindi...

Mi dispiace...

Vabbè ora vado con il capitolo vero. Vi voglio bene.

Izuku pov's

Quando mi sveglio sento la testa esplodere, una sensazione fastidiosa, un ronzio insopportabile, come se mille aghi mi stessero perforando la testa.

Mi tiro su a sedere e mi strofino le mani sugli occhi indolenziti ed appiccicosi per via del sonno e delle lacrime.

Una volta sveglio del tutto sento qualcuno muoversi accanto a me.

Ma quando abbasso le mani e vedo quegli occhi cremisi fissarmi, tutta la mia paura si risveglia.

La sento pulsare dentro di me.

In un posto accanto al cuore.

Rimbomba dentro la mia testa come se la mia scatola cranica fosse un guscio vuoto.

Mentre si sporge verso di me, il mio corpo si muove senza il mio consenso e lo spingo lontano da me.

Senza farlo apposta attivo anche il mio quirk e quello che doveva inizialmente essere una spinta abbastanza forte da farlo solamente indietreggiare, lo scaraventa dall'altra parte della stanza nel mentre gli urlo di stare lontano da me.

Lui atterra sul ripiano dove recovery girl teneva gli utensili.

In realtà non volevo spingerlo via.

Non volevi ma l'hai fatto lo stesso.

Che vuoi dire?

Voglio dire che magari dovresti prenderti del tempo per riflettere... sai per via dei ricordi...

Quando mi riaffiorano alla mente quei ricordi così freschi il mio corpo viene interamente percorso da dei brividi.

Ho paura.

Davvero, ho paura di lui.

Non avrei mai pensato di poterne avere.

Ma come siamo finiti insieme?

È cambiato?

Ma soprattutto se ne ricorda?

Troppe domande mi affollano la mente e quasi non mi accorgo del biondo che in tanto si è rialzato ed ora si sta avvicinando.

Faccio scattare la testa nella sua direzione e mi raggomitolo sul letto in una posizione difensiva.

Quando fa un altro passo verso di me, dalla mia gola esce un urlo.

La mia vice è scossa dal terrore.

Dalla più pura paura.

Dall'incertezza e dalle lacrime.

<<AIUTO!! QUALCUNO MI AIUTI! NON TI AVVICINARE A ME! NO! RECOVERY GIRL! ALL MIGHT! AIUTO!>>

Al sentire quel richiamo di soccorso disperato il ragazzo si blocca e sgrana gli occhi esibendo un'espressione stupita.

Non si muove più.

Resta immobile.

A fissarmi, con occhi vacui.