Capitolo 33

1.2K 86 127
                                    

Izuku pov's

Dopo aver visto il festival sportivo ed aver parlato un po' con mia madre decido di ritirarmi in camera mia.

Non sono esattamente stanco, però sento di aver bisogno di riposare.

Dopotutto ho passato la notte a girarmi e rigirarmi nel letto.

Ho un mal di testa assurdo.

Continuo a non ricordare quasi nulla degli ultimi due anni, adesso ricordo meglio il festival scolastico, ma nient'altro, vuoto assoluto.

Mi butto sul letto e mi strofino il viso contro i palmi delle mani.

Perché sono così confuso?

Non capisco più nulla, nemmeno me stesso.

Sento il bisogno di risentire il suo odore, di riabbracciarlo di tenerlo stretto a me, ma ogni volta che lo immagino vicino a me rivedo tutti i ricordi orribili che ho di noi e ho paura.

Sono molto fragile al livello emotivo, il mio calore è molto vicino, spero che le cose non si complichino nel frattempo.

Sento un brivido percorrere la colonna vertebrale e vado a chiudere la finestra.

Quando mi avvicino al davanzale della finestra istintivamente guardo in basso e fisso il vialetto del mio condominio e la strada che passa davanti.

Mi ritornano alla mente i ricordi di quando giocavamo agli eroi.

Puntualmente passavamo per questa strada per poi raggiungere il parco in fondo al quartiere.

Sorrido a quel ricordo dolce e lontano.

Mi fermo a fissare il vuoto, immerso nei miei pensieri finché un'ennesima folata di vento gelido non mi fa rabbrividire.

Mi riscuoto e chiudo la finestra.

Torno sul letto e faccio sprofondare il viso nel cuscino.

Inspiro e strofino la faccia contro il tessuto morbido e liscio della federa.

Che devo fare?

La domanda è: cosa vuoi fare?

Non capisco.

Non dovresti pensare a cosa dovtesti fare, ma a cosa vorresti fare.

Non lo so.

La domanda è una.

Quale.

Tu lo vuoi rivedere?

....

Non so cosa rispondere.

Ho paura.

Ho paura dei miei ricordi, ho paura che sia tutto un errore, ho paura di scoprire qualcosa che non voglio sapere.

Odio non avere il controllo su di me.

Mi sento così fragile ed indifeso, come se fossi nudo in un campo di battaglia.

Come posso pensare di rivederlo se non so nemmeno se lui vuole vedere me.

Non mi stupirebbe venire odiato a questo punto.

Ho reagito spinto dalla paura, ma non riesco a togliermi dalla testa la sua espressione piena di stupore e tristezza.

Ho paura che se dovessi rivederlo potrei non uscirne come ci sono arrivato.

Ma tu lo ami?

Ma io lo amo? Non lo so.

Di cosa hai paura?

My lover- bakudeku omegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora