Capitolo 36

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Katsuki pov's

Mi dimeno cercando di liberarmi dalla stretta serrata delle corde.

Ho i palmi delle mani poggiati sul sedere e legati, se creo un esplosione mi faccio saltare in aria il culo.

Mia madre ha trovato divertente l'evenienza.

Oh ma me la pagherà.

Ci può scommettete quel che cazzo ha di più caro che questa gliela faccio pagare.

Non appena ho messo un piede in casa mi è saltata addosso e con l'aiuto di mio padre mi ha imbavagliato e conciato per le feste.

Che cazzo ha di sbagliato quella vecchia di merda?

Una volta finito di inveire su quella vecchiaccia maledetta mi volto verso Deku.

Sento un groppo in gola, ho veramente paura di quello che potrebbe accadere a noi due qua dentro.

Provo a parlargli ma è completamente imbambolato, in ginocchio, con lo sguardo fisso su di me.

<<Deku...?>>

<<Deku?>>

<<DEKU!>>

Nulla. Non risponde.

Prendo un grosso respiro.

<<IZUKU TORNA SULLA TERRA CAZZO!>>

Lui in tutta risposta sobbalza e, dopo aver inspirato di scatto, torna a guardarmi con uno sguardo normale.

<<... s-si Kacchan? Che c'è?>> mi chiede con gentilezza e con voce tremante.

Ok è idiota come sempre.

Sento l'irritazione salire a livelli estremi ma so che mi devo trattenere.

Non posso urlargli in faccia addosso oppure manderò a puttane tutta questa pagliacciata del cazzo che ha messo su quella pazza scatenata di mia madre.

<<... Ma secondo te che potrei mai volere?>>

La mia voce trasuda sarcasmo e soprattutto irritazione ma cerco comunque di rimanere relativamente calmo.

Lui mi fissa un attimo in silenzio e dopo aver fatto due più due si precipita a cercare un modo per sciogliere la corda.

<<Si s-scusa Kacchan, ti libero subito!>>

Si china su di me e solo adesso mi accorgo che è a petto nudo.

Cazzo... è perfetto...

Sento qualcosa dentro di me contrarsi.

No, devo mantenere la calma.

Certo, il suo odore che mi invade le narici non aiuta affatto.

Mio Dio vorrei abbracciarlo per poter affondare il naso nel suo collo e respirare il suo odore a pieno polmoni.

Lo sento come un bisogno fisico.

Sento il mio cuore accelerare quando la corda comincia ad allentarsi.

Con uno scatto mi libero e mi metto a sedere.

Lui si allontana da me e mi osserva mentre mi massaggio i polsi.

Alzo lo sguardo su di lui e sento la tensione nell'aria diventare sempre più pressante.

Mi sento a disagio.

Che cazzo dovrei dire?

Porca troia sono "venuto" fino a qui senza fermarmi a pensare qualcosa da diegli.

My lover- bakudeku omegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora