CAPITOLO 15

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Una volta arrivati al cantiere, Skip e Franco li salutarono sorridendo: "Buon pomeriggio signor Louie." "Bentornate Inky e Singer." "Salve. Come procedono i lavori?" Chiese Singer sorridendo. Skip rispose: "Non male. Io e la squadra siamo di ritorno dalla pausa-pranzo, come potete vedere il primo piano è stato demolito con successo. Mancano il piano terra e le fondamenta, se continua ad esserci il bel sole di oggi, entro una settimana sarà completamente demolito." Il costruttore si rivolse a James. "Ragazzo, avremo bisogno di te per installare il sistema idrico." "Sissignore." Rispose il giovane idraulico. "Molto bene. Forza ragazzi, torniamo al lavoro!" Ordinò Skip al resto della squadra.

"Volete visitare il fiume che da il nome alla città?" Chiese Fernanda alle future ristoratrici. Inky annuì: "Ci piacerebbe." "Bene, seguiteci allora. Anche voi ragazzi." Rispose la donna invitando anche gli altri ristoratori. "In effetti sono piuttosto curiosa." Rispose Cecilia. "Sì, questa è praticamente la nostra prima "gita" a Jelly Creek." Aggiunse Timm sistemandosi meglio gli occhiali da sole.

"...E il centauro dice "Non è la metà a cui mi riferivo."" Concluse Singer. Marty, Alberto, Doan e Koilee risero alla battuta, mentre Willow scosse la testa: "Cliché." "I gusti son gusti Will." Rispose Singer a tono. "Bene, siamo arrivati." Annunciò Fernanda ai ragazzi. La comitiva si fermò davanti ad un prato con alcuni alberi e tanti fiori, riva del fiume. "Grandino questo fiume." Commentò Inky, Fernanda spiegò: "Ai tempi di Jeremiah Jellyman era un fiumiciattolo." "Ricreazione!" Gridarono all'unisono Scooter e Peggy, gli altri ristoratori si dividevano tra chi si sdraiava all'ombra di un albero a riposare, chi invece sul prato a guardare le nuvole in cielo, e chi a turno correva sullo skateboard di Scooter.

"Quella nuvola sembra una papera." Disse Penny indicando il cielo. Alberto ribatté: "Assomiglia più ad un drago." "Quella è assolutamente una torta." Rispose Singer. "Sì, con panna e ciliegine." Aggiunse Inky. Penny chiese loro: "Ma voi vedete cibo in ogni dove?" "Le nuvole prendono la forma dei nostri pensieri e talvolta pure desideri." Spiegò velocemente l'occhialuta. Penny sospirò e disse: "Allora mi piacerebbe davvero che un agglomerato di nuvole prendesse la forma di tutti coloro che mi hanno derisa per l'apparecchio negli ultimi 11 anni." "11 anni? Così a lungo?" Chiese Singer sgranando gli occhi e puntando lo sguardo verso la mora, la quale rispose: "Proprio così: dai 6 ai 10 anni ho portato il baffo per raddrizzare la mandibola, poi dalle medie alle superiori solo quello fisso." "Oh povera." Commentò Inky intristita. Penny però sorrise e rispose: "Non preoccuparti Inky, l'anno prossimo compio 18 anni, e finalmente potrò togliermelo." "Ottimo." Rispose Singer, Alberto aggiunse: "Con o senza apparecchio, resterai la ragazza più carina che conosco." "Gentilissimo Al." "Però, una cosa soltanto.... ti facevano soffrire molto a scuola?" Chiese Inky sistemandosi meglio gli occhiali. Penny rispose: "Sì, ma io sono cambiata: prima piangevo e mi isolavo? Dalle superiori rispondevo a tono, e gli parlavo vicino senza ingoiare la saliva." La mora rise "Dovevate esserci ragazze, erano più bagnati i loro vestiti di una covata di pulcini appena nati." "Brava sorella, reagisci ai tuoi aggressori." La lodò Singer, Inky: "Ma senza esagerare."

Presto arrivarono le sei, e il sole cominciò a calare, dipingendo il cielo di un arancione brillante. "Penso sia il momento di tornare a casa." Disse Fernanda richiamando tutti gli altri. "Vi ospitiamo noi?" Chiese Scarlett prendendo le chiavi della macchina dalla tasca. "Fino a quando il locale non sarà finito potete stare a Toastwood." Aggiunse Rudy. Singer rispose: "Volentieri, siete degli angeli." "Non c'è di che." Rispose Scarlett sorridendo. La comitiva si mosse per tornare nella città, poi, ognuno tornò alla propria abitazione.

Papa's straubeneriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora